Testa al campo. Non quello della discordia delle ultime settimane, ma quello in cui il Messina dovrà dimostrare di meritarsi una vittoria. Brindisi avversario da rispettare, perché le squadre in difficoltà sono le più temibili in un girone dove pare possibile vincere e perdere contro chiunque.
OLTRE LE POLEMICHE – Il tema dei campi di allenamento torna attuale, anche dopo il tentativo della società giallorossa di spegnere sul nascere la possibile diatriba con un’amministrazione comunale da tenere a proprio fianco. Giacomo Modica, però, non cercava alcuna polemica ma solo una soluzione. Per farlo, certe volte, occorre agitare un po’ le acque. Qualcosa pare muoversi, così il punto sembra poterlo conquistare un Modica che, poi, decide di accettare di digerire un comunicato spigoloso (e più che probabilmente evitabile) della sua società. Lo dice in una conferenza che chiude con “… mi allineo: io faccio l’allenatore e loro la società”, e parola fine – per il momento – sulla questione. L’attenzione massima, il tecnico, vuole puntarla sul Brindisi e sui punti che la sua squadra deve trovare. Pugliesi che si sono complicati la vita nelle ultime settimane, con la piazza che ha mal digerito un paio di cadute di troppo e un tecnico – Danucci – che sembra legare il proprio futuro alla sfida del San Filippo. Messina che arriva al match dopo il buon punto arrivato da Picerno, in una sfida che è stata talmente tattica da finire per produrre fin troppe sfaccettature di non semplici comprensioni. Al netto, però, resta un pareggio importante e tante indicazioni, anche tattiche. Come un 4-2-3-1 che puntava a specchiarsi con quello lucano, ma che diventa reale alternativa sul piatto di un tecnico che può godere di una rosa duttile e in grado di sopportare più vesti tattiche. Ripartire dal Curcio non è impossibile. Da comprendere, oltre al modulo, anche le scelte vista l’assenza di Lia e l’obbligo di dover gestire un calendario fittissimo: domenica c’è il Crotone, mercoledì recupero col Taranto e poi Benevento. Un crescendo di difficoltà che, però, Modica pare affrontare con la serenità di una squadra sempre più vicina a essere quella da lui immaginata già al momento della sua costruzione.
DUBBI TECNICI E TATTICI – “Sicuramente saremo in 11”, altra battuta che il tecnico tira fuori per stemperare e magari sviare sulle possibili scelte della formazione titolare. L’assenza sarà quella di Lia, mentre Firenze torna tra i convocati. Diffidato Manetta, così il solito ballottaggio in mezzo alla difesa si allarga anche a lui con Ferrara e Pacciardi pronti. A destra Salvo parte un passo avanti rispetto a Polito. Centrocampo ricco di soluzioni con Frisenna e Franco più titolari di altri, terza maglia che Giunta si gioca con Scafetta. Certezze in attacco? Plescia, poi Emmausso mentre Cavallo potrebbe essere sfruttato per un inizio gara che potrebbe essere più chiuso e asfissiante. Ragusa in corsa come contro la Casertana potrebbe diventare arma utile. Non facile individuare i titolari in una fase così serrata, con Modica che pensa partita dopo partita ma che deve gestire una rosa chiamata a tante partite e pochi allenamenti. E resta viva la possibilità – come detto – di ripartire dal 4-2-3-1 visto a Picerno. Poi, c’è l’avversario: una squadra che ama cercare la profondità ma che deve ritrovare solidità. Partita difensiva per ripartire? Perché no, ma non aspettiamoci velocità dopo il recupero palla, punto e basta. No, attenzione massima sulla volontà di ingannare il Messina con qualche pallone a cercare di scavalcare la linea difensiva. Giallorossi che non si snatureranno, ma servirà un’applicazione che rasenti la perfezione per non rischiare come nella seconda metà di gara contro il Giugliano. Una partita che, insomma, va inserita – di diritto – nella casella delle classiche prove di maturità.
MESSINA (4-3-3) Fumagalli; Salvo, Manetta, Pacciardi, Ortisi; Frisenna, Franco, Giunta; Cavallo, Plescia, Emmausso. All. Modica
BRINDISI (4-4-2) Saio; Valenti, Gorzelewski, Bizzotto, Monti; Albertini, Ceesay, Malaccari, Nicolao; Ganz, Bunino. All. Danucci
*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya