Un punto di vista che prova a essere diverso, non semplici voti ma il tentativo di un’analisi più approfondita sulle prestazioni dei giallorossi nell’ultima partita del Messina. Questa settimana i protagonisti sono: Fumagalli e Modica.
MENO PEGGIO – Difficile dopo una prestazione corale del genere tirare fuori dal cilindro una nota positiva. Provando a salvare qualcuno, però, la prestazione di Ermanno Fumagalli fornisce un qualcosa in più rispetto ai suoi compagni di squadra. Sui due gol può fare poco, soprattutto sul primo. Sulla rete del raddoppio se ne può parlare: il tiro di Bifulco è sul primo palo ma da posizione ravvicinata e con una deviazione di Michele Ferrara. Per il resto della partita, l’ex Viterbese rimane sugli scudi ed evita un passivo decisamente maggiore. Da un punto di vista emotivo, prova quantomeno a farsi sentire con delle sgridate generali.
PRIMO RESPONSABILE – Sul banco degli imputati stavolta ci va mister Giacomo Modica. Il tecnico giallorosso, sbaglia totalmente il piano gara e si consegna a un Taranto discreto ma diligente e spietato. Basta poco ad Eziolino Capuano per incartare Modica e trasformare i primi venti minuti in un vero e proprio incubo. La scelta del cambio modulo non paga ma anzi espone i peloritani a figuracce in fase difensiva: Polito fa fatica a coprire tutta quella porzione di campo e in difesa, Ferrara, Pacciardi e Manetta vengono lasciati costantemente uno contro uno con gli attaccanti dei padroni di casa. Da un allenatore bravo come Giacomo Modica non ci si aspettano questi scivoloni tattici. La sensazione è che le vicende extracampo abbiano potuto intaccare la lucidità del tecnico di Mazara del Vallo, costretto nelle ultime settimane a dover spendere energie mentali per questioni non inerenti puramente al rettangolo verde.
*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya