Messina, ancora un passaggio a vuoto: il Benevento vince di misura

Pubblicato il 5 Novembre 2023 in Primo Piano

Vivace e distratto. Il Messina cade ancora, basta il colpo di testa di un Improta perso nel cuore dell’area a un Benevento che mostra il suo solito cinismo. Giallorossi che si spengono quando Ragusa si divora la palla del pari e per la squadra di Modica è la terza sconfitta nelle ultime quattro.

TATTICISMI E LEGNO – Marcature a uomo in mezzo al campo, letture preventive, grande densità centrale e così il primo tempo scorre via senza grosse occasioni da rete e molto tatticismo. Modica mescola le carte con Polito preferito a Pacciardi per un posto accanto a Manetta, mentre in mediana Giunta e Scafetta vengono preferiti a Firenze e Franco. Nel gioco degli incastri under tocca a Cavallo completare il tridente con Plescia ed Emmausso. Proprio il numero 27 deve aiutare in fase di non possesso in zona centrale sulla scalata di Scafetta che va a uomo su Agazzi. Insomma, un Messina che lavora sull’evitare rischi nella fase passiva e che cerca di innescare Emmausso una volta entrato in controllo del pallone. Il movimento del numero 10 mostra una vivacità diversa rispetto alle ultime uscite, manca solo quel pizzico di concretezza necessaria. Bravo quando su un lancio di Giunta legge l’inserimento di Scafetta e sceglie la sponda area: esterno destro di prima e pallone sul fondo. Primo squillo, secondo se si considera il destro masticato di Cavallo da buona posizione. Nel conteggio delle occasioni, allora, meglio i giallorossi che, però, soffrono quando il Benevento avvolge e punta il fondo. Fumagalli non deve mai intervenire e viene impegnato solo quando si eccede in un possesso basso forzato. Match aperto, quindi, col Messina vivace e bravo nel pressare in avanti e ripartire. Benevento, forse, un po’ troppo pigro negli ultimi venti metri per poter far male, davvero, a Manetta e compagni. Quando i campani si accendono, infatti, il Messina trema: pallone recuperato e subito in verticale, poi servizio per Ferrante che – al limite dell’area – controlla e aggira Polito prima di calciare forte col sinistro e farsi fermare dall’incrocio dei pali. Vera, grande e ultima chance di un primo tempo che ha mostrato, comunque, un Messina tornato reattivo dopo il blackout dello Iacovone.

LE SOSTITUZIONI CAMBIANO TUTTO – Doppio cambio per Andreoletti a inizio ripresa con Marotta e Bolsius per dare nuova vivacità all’attacco. Fuori Talia e Ferrante. Ritmo offensivo dei campani che cambia e Marotta che prima si scalda con un destro dal limite – dopo un gran controllo -, poi impegna seriamente Fumagalli con un tentativo dal cuore dell’area su servizio di Bolsius. Prove generali, perché dal corner che ne segue il Benevento passa: Ciano mette sul primo palo, Improta brucia la marcatura di Giunta e incorna battendo Fumagalli. Pressione vincente della squadra di Andreoletti che mostra tutto il cinismo che la critica gli sta riconoscendo giornata dopo giornata. Zero reti subite in trasferta dopo la rovinosa caduta del primo turno sul campo della Turris, statistica che rivela quale sia l’anima che muove i sanniti. Modica pesca Buffa e Ragusa per la reazione, out Cavallo e Franco. Il copione non cambia col Messina che si appoggia alla fisicità di Plescia per prendere campo e punizioni. Emmausso ci prova proprio da fermo, ma il suo destro è alto. Benevento entrato in modalità controllo e gestione: squadra più quadrata e che torna a coprire la mediana con Kubica per Ciano. Quello che Andreoletti vorrebbe, però, non si vede in campo dove la sua squadra diventa inspiegabilmente molle e regala varchi ai giallorossi. Giro palla prima di servire Emmausso che balla tra le linee e imbuca splendidamente per Ragusa: controllo all’altezza del dischetto, dribbling a rientrare sul sinistro, porta che si spalanca ma tiro a lato. Clamoroso errore del capitano giallorosso. Che sveglia il Benevento che torna ad accelerare sbattendo, però, su Fumagalli. Prima Marotta su assist di Bolsius, poi Kubica – sul corner seguente – con ancora Fumagalli reattivo. La sensazione, ora, è che il Benevento abbia preso il controllo anche mentale della sfida. Ogni discesa si trasforma in un brivido, mentre ripartire sembra diventato un miraggio. Masciangelo brucia Lia per servire un Marotta fermato in extremis da Manetta; cambio di fronte con Lia che prova a rifarsi servendo Emmausso sul secondo palo: sinistro al volo sbucciato, complicato fare meglio. Modica lancia prima Firenze, poi Luciani e Zammit per l’all-in finale. Che, però, è solo un bluff perché il Messina non punge e per Paleari non ci sono pericoli. C’è il tempo solo per il secondo giallo a Ortisi che salterà il Latina. Finisce così, per la squadra di Modica è la seconda sconfitta consecutiva (seconda anche in casa dopo quella col Brindisi), terza nelle ultime quattro gare.

MESSINA – BENEVENTO 0-1

MARCATORE Improta al 6′ s.t.

MESSINA (4-3-3) Fumagalli; Lia, Polito, Manetta, Ortisi; Scafetta (dal 36′ s.t. Luciani), Franco (dal 14′ s.t. Buffa), Giunta (dal 30′ s.t. Firenze); Cavallo (dal 14′ s.t. Ragusa), Plescia, Emmausso (dal 36′ s.t. Zammit). (De Matteis, Di Bella, Darini, Pacciardi, Tropea, Salvo, Frisenna, Zunno). All. Modica

BENEVENTO (3-4-2-1) Paleari; El Kaouakibi, Pastina, Berra (dal 37′ s.t. Benedetti); Improta (dal 32′ s.t. Capellini), Talia (dal 1′ s.t. Bolsius), Agazzi, Masciangelo; Ciano (dal 17′ s.t. Kubica), Karic; Ferrante (dal 1′ s.t. Marotta). (Manfredini, Nunziante, Alfieri, Pinato, Tello, Rillo, Viscardi, Masella, Carfora, Ciciretti). All. Andreoletti

ARBITRO Frascaro di Firenze

NOTE Spettatori 3500 circa. Espulso al 45′ s.t. Ortisi per doppia ammonizione. Ammoniti Talia, Ortisi, El Kaouakibi, Berra, Karic e Agazzi. Corner 5-6. Recupero 0′ e 4′.

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