Tracollo casalingo dei giallorossi che preoccupa soprattutto per le modalità in cui è avvenuto. Squadra totalmente in balia dell’avversario che lascia presagire dei problemi a monte che vanno oltre le semplici questioni di campo. Ecco 5 considerazioni per analizzare al meglio il match.
FRISENNA, CHE INGENUITÀ – La nostra analisi deve innanzitutto partire dal campo anche se, come accennato, i problemi tattici per il Messina, al momento, sono forse l’ultimo dei problemi. La partita che i giallorossi stanno disputando fino alla fine del primo tempo non è certo delle migliori, anzi, ma lascia aperto uno spiraglio per una ripresa diversa. A chiudere questo sottilissimo spiraglio è la doppia ingenuità di Giulio Frisenna, fino a quel momento uno dei più positivi dei giallorossi, ma che con due falli nel giro di 8 minuti spegne ogni speranza di affrontare un secondo tempo che potesse ribaltare la partita. Due falli superflui, assolutamente evitabili, che mandano Frisenna sotto la doccia anzitempo e consegnano la partita al Latina. Un’ingenuità figlia di un atteggiamento distratto del centrocampista giallorosso e in generale della squadra che già dopo la prime rete dei laziali sembra demoralizzarsi. Il classe 2002 è uno dei migliori di questo avvio di stagione e la giovane età può portare ed episodi di questo tipo con la speranza che siano di insegnamento, senza precipitarci in giudizi eccessivi e drastici.
DIFESA INADATTA – La casella delle reti segnate dal Latina recita 3 e molte di più potevano essere. È chiaro che più di qualcosa ieri non abbia funzionato in difesa con gli attaccanti nerazzurri sempre liberi di giocare il pallone in libertà per poi pescare in profondità gli inserimenti dei compagni, costantemente liberi. Un tentativo quasi ossessivo di applicare la trappola del fuorigioco con risultati per nulla soddisfacenti. I difensori giallorossi riescono a mandare 9 volte gli avversari in offside, tuttavia il problema sono tutte le altre volte in cui poi Fella e compagni si sono trovati soli davanti a Fumagalli, pronti a battere a rete. L’assenza di Ortisi costringe Manetta sulla fascia e la coppia centrale Polito-Pacciardi è un colabrodo. Ma ciò che sorprende di più è la volontà di non cambiare sistema tattico e continuare in questa direzione nonostante le tantissime occasioni concesse. Jallow e Paganini scappano alla difesa innumerevoli volti trovando entrambi la rete. C’è. troppa distanza tra difesa e centrocampo tale da concedere troppo spazio ai centrocampisti avversari bravi poi a pescare i compagni. Troppe volte ci si è lamentati di una difesa poco adatta a questo tipo di gioco, adesso è tempo di capire in che direzione proseguire.
FUMAGALLI MIRACOLOSO – Unico faro in mezzo ad un mare di confusione e incertezza. L’unico che nonostante tutto riesce sempre a fare il suo dovere. Come detto prima i 3 gol realizzati dal Latina potevano essere molti di più. Fumagalli tiene in piedi, più che la partita del Messina – già chiaramente finita all’espulsione di Frisenna –, la sua faccia, evitando una goleada imbarazzante di fronte ad un pubblico rispettoso per tutti i 90 minuti. Lo abbiamo ribadito tante volte, l’età è solo un numero per Ermanno, e siamo sicuri che, al momento, a lui importi poco o nulla di aver fatto una bella prestazione come al solito. La veste di leader che il portiere giallorosso ha da sempre ricoperto lo costringe ad assumere un ruolo di primo piano in questa crisi che deve necessariamente tramutarsi in rinascita. Le stoccate in conferenza a fine gara testimoniano un clima teso e rigido nello spogliatoio che deve essere risolto per poter proseguire.
MODICA OUT? – Tema del giorno, come è inevitabile che sia. Le quattro sconfitte in 5 gare sono lo specchio di un momento di crisi che va superato, la domanda che tutti si pongono è se ciò vada fatto con o senza Modica. Il tecnico di Mazara del Vallo era riuscito a dare subito una chiara identità al suo Messina, portando anche un certo entusiasmo nella piazza. È evidente che questa identità al momento sia stata smarrita e non più ritrovata. Lui stesso in conferenza parla di come i giocatori non lo seguano, dichiarazione che preoccupa non poco, visto che l’unico modo per tornare a fare risultati è remare tutti dalla stessa parte. Le prossime partite saranno decisive – Foggia e Juve Stabia – non tanto per i risultati che arriveranno ma per l’atteggiamento che la squadra metterà in campo e questo dipenderà in buona parte da Modica.
USCIRNE UNITI – Un proposito naturale quello di uscire da questa situazione uniti verso un’unica direzione e senza perdite di tempo. È impresso nella mente dei molti la situazione quasi kafkiana che era in atto all’interno della società giallorossa con Gaetano Auteri per nulla intenzionato a dimettersi e la società che non voleva esonerarlo. La squadra nel frattempo scendeva in campo senza cuore ne anima, accettando passivamente il proprio destino. Tutto questo per ricordare quello che non deve accadere, le decisioni vadano prese con convinzione e senza ripensamenti in modo tale da proseguire questa stagione nel miglior modo possibile. Il gruppo squadra ha la necessità di chiarire in primis tra loro stessi per ritrovare un clima sereno fondamentale per affrontare ogni tipo di impegno. Che la figuraccia di ieri sia da stimolo ad affrontare la situazione di petto per trovare una soluzione insieme.
*foto profilo Facebook ufficiale ACR Messina – ph F.Saya