Non c’è due… senza continuità. Prima il Monterosi, poi il Catania, ora il Messina deve proseguire sul cammino intrapreso per chiudere il 2023 con un sorriso di buona speranza. Più punti possibili tra Potenza e Monopoli per andare alla sosta con la maggior serenità possibile.
CAMPO AMICO – Non parla più Giacomo Modica, assente dal confronto con stampa e tifoseria dal pre partita contro la Juve Stabia. Ultimo ballo mediatico prima di un’interruzione frutto di una libera scelta. E così sia. Messina che si è scrollato di dosso la vittoria sul Catania con annessa soddisfazione, troppo importante resettare viste le difficoltà in arrivo. Settimana di allenamenti intervallati da un paio di comparsate per consolidare il rapporto con l’amministrazione comunale, in una poco ordinaria commistione tra calcio e politica. Sorrisi e frasi fatte, ma i protagonisti – sul tema calcio cittadino – dovrebbero interessarsi della risoluzione definitiva dei problemi riguardanti il manto erboso del San Filippo. Pioggia incessante negli ultimi giorni e contro il Monopoli sarà tempo di incrociare le dita, ma già nella sfida col Catania si è visto il pallone “inciampare” sul terreno sconnesso. Calciatori – una volta terminato il ruolo da testimonial involontari delle partecipate comunali – pronti al doppio confronto che dirà tanto sul futuro giallorosso. Potenza e Monopoli, per due scontri che devono tornare utili per abbandonare la zona playout. Difficile, ma la doppia chance è ghiotta dato che si vanno ad affrontare due formazioni che sopravanzano i giallorossi in classifica di uno e due punti. Potenza avvolto nel silenzio – se non quello colorato del presidente Macchia -, con alla guida il giovane Pietro De Giorgio dopo l’esonero di Lerda e le rescissioni di Raffaele e Colombo, e non senza polemiche. Avversario dal valore teorico alto, ma la classifica dice 19 punti. Di questi, 17 sono arrivati al Viviani per chiarire come il vero limite sia di personalità. Avversario tosto, ma lo storico del Messina di Sciotto versione Serie C dice che in Lucania si vince sempre. Scongiuri fatti, ma vi provochiamo ancora dicendo che contro il Potenza – negli ultimi due campionati – il Messina è imbattuto e ha ottenuto il maggior numero di punti per singolo avversario (10 su 12). Numeri, che lasciano il tempo che trovano ma che spiegano, anche, come le partite vadano giocate e non stimate solo sulla carta. L’incrocio col Potenza è sempre visto – anche giustamente – come ostacolo complicato, lo storico però dice altro.
CONFERMARE – Squalifica scontata per Polito, il suo impiego resta nella casella dei “forse” vista la buona prova di Salvo. Non solo per merito – evidente quello del 2003 nei confronti dell’ex di turno -, ma anche per questioni di minutaggio. L’equilibrio trovato in mezzo al campo con Firenze in regia, Franco dirottato da interno e Frisenna nel ruolo di box to box non può essere scalfito, lasciando a difesa e attacco il compito di ospitare almeno due under. Minutaggio mai messo in discussione, così uno tra Polito e probabilmente Ragusa dovrà farsi da parte. Con Salvo in campo si andrà verso la formazione che ha iniziato il derby contro il Catania, in caso contrario toccherà a Zunno nel trio offensivo. Forse Ragusa a fargli spazio, ma non impossibile possa essere Plescia a fare un giro in panchina. Difficile, però, rinunciare alla fisicità e la capacità di lotta del numero 28. Polveri bagnate nell’ultimo periodo, per un attaccante che resta, però, importante nello sviluppo del gioco e nel tenere i centrali avversari impegnati. A proposito, non certamente calciatori di primo pelo dato che Sbraga è cliente scomodo per ogni centravanti. Centrale della difesa a tre che De Giorgio riproporrà dopo la muraglia alzata allo Zaccheria. Un dubbio a destra dove Gyamfi si gioca una maglia con Hadziosmanovic e in attacco dove – squalificato Caturano – sembrano tutti opzioni possibili. Asencio e Di Grazia, ma anche Rossetti e Gagliano. Il potenziale c’è.
POTENZA (3-5-2) Alastra; Armini, Sbraga, Maddaloni; Gyamfi, Saporiti, Schiattarella, Candellori, Volpe; Asencio, Di Grazia. All. De Giorgio
MESSINA (4-3-3) Fumagalli; Salvo, Manetta, Pacciardi, Ortisi; Frisenna, Firenze, Franco; Ragusa, Plescia, Emmausso. All. Modica
*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya