Messina, un pari di sostanza: a Potenza finisce senza reti
Pubblicato il 16 Dicembre 2023 in Primo Piano
Poca qualità, pochissimo gioco e tanta quantità. Il Messina lascia Potenza con un punto che fa morale e classifica. Settimo nelle ultime tre: a conferma di quanto il grafico giallorosso sia in risalita. Al Viviani la gara resta bloccata anche per volontà di una squadra di Modica che non sembrava aver alcuna voglia di perdere.
MURO CONTRO MURO – Due lampi firmati Saporiti e Volpe a cui Fumagalli risponde con reattività e senso della posizione. Poi, tanto tatticismo e pochissimo gioco. Il primo tempo del Viviani è tutto qui, nulla da aggiungere sul tema occasioni ma tanto per quanto riguarda gli aspetti tattici. Modica conferma l’undici visti contro il Catania, dall’altra parte De Giorgio non stravolge i suoi dopo il pari strappato a Foggia. Lucani compatti in un 3-5-2 che punta sulle capacità di inserimento delle mezzali e la velocità degli esterni. Infatti, Saporiti calcia dal limite e Volpe lascia sul posto Salvo. Come detto, Fumagalli c’è e il Messina cresce. Perché l’avvio arrembante del Potenza è figlio della voglia di reagire a un momento di difficoltà. Problemi che tornano, così i padroni di casa si allungano e la squadra di Modica gestisce senza patemi. Messina cortissimo, più basso e che si compatta quando serve. Anche troppo, perché Ragusa ed Emmausso sono troppo lontani da un Plescia sempre isolato e messo in mezzo dai tre centrali di De Giorgio. Schiattarella vorrebbe dirigere l’orchestra, ma i compagni scappano via senza mai dargli soluzioni di passaggio reali. Di Grazia resta fuori dal gioco e Asencio si fa notare per una rincorsa che gli costa il giallo. Messina che vuol passare da Firenze, ma che finisce con l’affidarsi al regista occulto: Franco. Meno pressato e più libero, anche se le sue giocate sono poco illuminanti. Come sempre. La luce, quella vera, prova ad accenderla Firenze che da fermo imbecca un Manetta che non ci crede abbastanza. La palla sfila e il Potenza trema e sospira. Allungare il brodo non è facile, perché al Viviani si viaggia sulle ali delle marcature a uomo in mezzo al campo – con Franco e Frisenna che non vogliono far respirare Saporiti e Candellori -, nota di interesse tattico a cui è impossibile aggiungere altro. Annullata una rete a Franco, ma in realtà il fischio era arrivato ben prima del tiro in porta. Fuorigioco segnalato e si va avanti. Come? Con palloni lunghi per cercare Asencio da una parte e Plescia dall’altra, senza che questa diventi una soluzione vincente. Intervallo.
TUTTO BLOCCATO – Nessun cambio a inizio ripresa, e non avrebbe potuto essere altrimenti. La prima frazione è andata in archivio senza carenze, ma spinta via dalla mini partita a scacchi messa in atto dai due tecnici. Non una novità per la categoria, dove si fa fatica a sparigliare di pura tecnica. Quella che avrebbe Emmausso, ma il numero 10 è in una di quelle giornate più grigie e spreca le sue energie per raccogliere un cartellino giallo tanto inutile quanto sciocco: diffidato, salterà il Monopoli. Calciatori che vanno presi così, anche se resta poco accettabile doversi sempre assoggettare alle spigolature del carattere. Certo, dal punto di vista calcistico, Emmausso, è coinvolto col contagocce e spesso ignorato come quando Frisenna – nel primo tempo – preferisce tentare lo sfondamento centrale invece che servirlo. Chi ci prova è Franco, in quella che sarebbe una ripartenza più che golosa: la sua apertura di destro è sconclusionata. Quanto manca la qualità in questa squadra, uno degli ingredienti principali da ricercare nel mercato di gennaio. Modica, intanto, la ricerca in panchina da dove pesca Scafetta, Zunno e Cavallo per Franco, Plescia e Ragusa. Non indimenticabili le loro prove. Di tre cambi in tre cambi, con De Giorgio che risponde immediatamente modificando tutto l’attacco con l’inserimento di Gagliano e dell’ex Rossetti, più Pace per Volpe. Pedine nuove, ma assetti intatti. Modifiche che, in casa Messina, devono servire da sveglia visto un atteggiamento fin troppo remissivo in questa ripresa. Potenza più pressante e che aveva sfiorato il vantaggio col cross di Steffè che Candellori non insacca dopo aver scelto la leziosa opzione del colpo di tacco. Parità che non sembra poter essere modificata, perché il Messina è leggerissimo in attacco mentre il Potenza è troppo fumo e zero concretezza. Meglio i padroni di casa, comunque, che sulla corsia destra trovano vivacità e Hadziosmanovic diventa l’arma per innescare Candellori: destro piazzato, Manetta in corner. Lampo, l’ennesimo in una partita dai ritmi soporiferi e dai picchi limitati. Messina che insiste nel voler difendere abbassando, ancora di più, il suo baricentro. Tutti sotto la linea del pallone per iniettare densità nella manovra dei lucani. Al tridente leggero il compito, difficile, di sfruttare qualche pallone recuperato per ripartire. De Giorgio finisce i suoi cambi con Laaribi per Schiatterella, mentre Modica rimette peso al suo attacco con Luciani per lo spento Emmausso. Ultime mosse per provare a scuotere in una partita che non vuol sentirne di cambiare. Infatti, non cambia. Il tempo sul cronometro vola via senza che nulla accada. Finisce 0-0: il secondo consecutivo per il Potenza, primo stagionale per il Messina. Risultato che conferma il trend: quando i giallorossi non subiscono reti arrivano i punti. Quelli nelle ultime tre partite sono 7 e pesano parecchio dopo il novembre nero.
POTENZA – MESSINA 0-0
POTENZA (3-5-2) Alastra; Armini, Sbraga, Maddaloni; Hadziosmanovic, Saporiti (dal 14′ s.t. Steffè), Schiattarella (dal 31′ s.t. Laaribi), Candellori, Volpe (dal 27′ s.t. Pace); Asencio (dal 27′ s.t. Gagliano), Di Grazia (dal 28′ s.t. Rossetti). (Gasparini, Iacovino, Gyamfi, Monaco, Prezioso, Verrengia, Pisapia, Hristov). All. De Giorgio
MESSINA (4-3-3) Fumagalli; Salvo, Manetta, Pacciardi, Ortisi; Franco (dal 26′ s.t. Cavallo), Firenze (dal 47′ s.t. Giunta), Frisenna; Ragusa (dal 25′ s.t. Zunno), Plescia (dal 25′ s.t. Scafetta), Emmausso (dal 39′ s.t. Luciani). (De Matteis, Ferrara, Darini, Polito, Zammit). All. Modica
ARBITRO Angelillo di Nola
NOTE Spettatori 1792. Ammoniti Asencio, Maddaloni, Emmausso e Schiattarella. Corner 5-2. Recupero 2′ e 6′.
*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya