Cosa ci ha insegnato Potenza-Messina

Pubblicato il 19 Dicembre 2023 in Primo Piano

Pareggio che non dispiace al Messina di Giacomo Modica che esce dal Viviani di Potenza consapevole che qualcosa è veramente cambiato all’interno della squadra. Ecco 5 considerazioni sul match tra i giallorossi e i lucani.

SOLIDITÀ E COMPATTEZZA – L’analisi di quanto è stato a Potenza non può che partire dalla fase difensiva priva di sbavature della retroguardia giallorossa. Le offensive del Potenza non sembrano rappresentare un pensiero per la porta di Fumagalli che vive una partita tranquilla senza doversi impegnare nei suoi soliti interventi salva partita. Pacciardi da bocciato in toto passa ad essere una discreta certezza al fianco di Manetta. In mezzo all’area è bravo a mettere i palloni fuori e questa volta il posizionamento della linea è efficace tanto da mandare svariate volte gli attaccanti lucani in fuorigioco. Un Messina solido e compatto che non subisce gol da tre partite e che adesso punta al bottino pieno contro il Monopoli.

LA VOCE DI MODICA – Motivo di lamentela della piazza che vorrebbe che il suo mister si facesse avanti per parlare di quanto è cambiato in queste settimane. È chiaro che manca la voce di chi questi ragazzi li segue ogni giorno e di chi, probabilmente, è il principale artefice di un tale cambio di rotta. Si parla di rispetto che Modica non avrebbe nei confronti di addetti ai lavori e ambiente in generale. La differenza, però, con un classico e insensato silenzio stampa sta nel fatto che il mister di Mazara del Vallo manda ai microfoni i propri giocatori, convinto del fatto che la voce principale deve essere di chi la partita la gioca. Se è vero che Modica non parla più in conferenza è altrettanto vero che a parlare è il campo con prestazioni e risultati.

SALVO, AVANTI TUTTA – Il timore che il tecnico giallorosso tornasse a dare fiducia a Polito al posto di Salvo è stato scacciato da un’altra buonissima prestazione del giovane classe 2003. Damiano Lia manca come l’aria, ma a dare un po’ di ossigeno ci sta pensando il terzino, chiamato a inizio stagione a dover fare la riserva. Alla partita di spunti e idee con il Catania segue una gara attenta e composta con il Potenza a cui si aggiunge la solita spinta offensiva. Il ragazzo ha gamba e sopratutto voglia di fare, di cercare la giocata vincente. Per un giocatore che a metà girone andata era totalmente finito fuori dalle gerarchie si potrebbe prospettare un 2024 ricco di soddisfazioni con l’augurio che anche l’ultima del 2023 sia un tassello in più verso un rendimento perfetto.

ZEMANIANO MA NON TROPPO – È sotto gli occhi di tutti che Modica abbia rinunciato alle sue idee di gioco per un sistema più adatto alle caratteristiche della rosa a disposizione. Non parliamo di rinnegare perché è possibile che con degli innesti giusti il mister possa decidere di ritornare a perseguire le sue idee, ma al momento quello spirito zemaniano si è leggermente fatto da parte per dare spazio ad una filosofia di gioco incentrata sul concedere il meno possibile e cercare la vittoria con giocate individuali. Non si vuole certo dire che il Messina abbia totalmente rinunciato a fare la partita, ma partite come la trasferta di Potenza testimoniano come alle volte è necessario approcciarsi alla partita in modo diverso con l’obiettivo di portare a casa quanti più punti possibili.

UN REGALO SOTTO L’ALBERO – Ultima gara sotto Natale che può rappresentare un regalo per tutto l’ambiente giallorosso dopo un mese di novembre all’insegna della delusione e dello sconforto. Fare punti con tutti è diventato necessario a questo punto ma vincere sul Monopoli venerdì rappresenta qualcosa di più non solo dal punto di vista della classifica. I tre punti porterebbero con ogni probabilità il Messina fuori dalla zona play out in vista della sosta. Il campionato è lunghissimo ma chiudere questo periodo lontani dall’incubo in cui era finita la squadra di Modica sarebbe fondamentale dal punto di vista mentale per affrontare la seconda parte di campionato in modo diverso. Nessuna soluzione definitiva, un mercato di livello serve, ma senza la pressione che ci sarebbe stata in un’altra posizione di classifica.

*foto copertina: Potenza Calcio – Facebook ufficiale

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