La partita da non sbagliare. Il Messina, dopo tre risultati utili consecutivi, incrocia il suo cammino con un Monopoli in crisi nera e avversario diretto vista la parità in classifica. Una vittoria regalerebbe il primo Natale fuori dalla zona playout e nuove prospettive in vista del mercato in arrivo.
VINCERE – Non si parla di campo nell’incontro tra stampa e staff tecnico nel giorno della vigilia della sfida contro i pugliesi. Auguri di buone feste, confronto col presidente Sciotto che lancia e rilancia per finire con chiacchierate a microfoni spenti. Clima vivace e attento, perché il peso dello scontro col Monopoli è chiaro per tutti. In primis, per lo stesso Sciotto che confessa che per lui la partita valga tre volte tanto la sua importanza. Vero, fin a essere evidente. La classifica dice che le due squadre hanno un cammino identico, così la gara del San Filippo è un vero e proprio spareggio per passare la sosta fuori dalla zona playout. Vincere diventa l’unica cosa che conta, anche per chiudere il cerchio di un dicembre quasi perfetto. Monterosi, Catania e Potenza hanno fatto tornare il sorriso e ridato slancio alla corsa salvezza dei giallorossi. Chiaro, un passo falso non distruggerebbe nulla tanto quanto una vittoria non farebbe partire alcun carosello. Partita che, però, serve per la testa: vincere e toccare quota 21 punti rappresenterebbe un traguardo più che inaspettato dopo il buio pesto di novembre. Le motivazioni del crollo sono state sviscerate, sminuzzate e digerite. Dagli accorgimenti tattici, alla crescita di qualche singolo che ha compreso la propria importanza all’interno del gruppo più la forza di Modica e squadra di andare oltre a certi impedimenti di carattere logistico. Che esistono, che sono vecchi di decenni ma che – prima o poi – qualcuno dovrà pensare di risolvere. Al sindaco Basile e al suo assessore allo sport – più appassionato di concerti che di calcio – fischieranno le orecchie, ma l’applicazione vista per riscrivere la storia della viabilità cittadina dovrà essere replicata in tema impiantistica sportiva. Necessario per una città che vuol svilupparsi in verticale, che vuole ambire ad altre categorie in ogni sport. Parentesi chiusa, intanto si pensa al campo – e proprio quel terreno rivedibile del San Filippo – che dovrà essere il teatro dell’ultima recita del 2023. Monopoli squadra stranissima: inizio pessimo con qualche pari a intervallare sconfitte che lo relegavano all’ultimo posto, poi scatto con quattro vittorie in sei partite per, infine, tornare a crollare con le quattro sconfitte consecutive che sono costate la panchina a Tomei. Il suo vice, Luigi Anaclerio, farà da traghettatore in attesa che Calabro o altro tecnico sciolgano le riserve. Per favorire il lavoro del prossimo mister, però, i pugliesi vorranno approcciarsi alle vacanze fermando l’emorragia di sconfitte.
CHI IN ATTACCO? – Il Messina dovrà trovare tutte le energie del caso per vincere, ma dovrà farlo facendo a meno di Plescia ed Emmausso. Frattura al medio della mano sinistra per il primo, squalifica per il secondo. Fuori entrambi, così Modica deve riscrivere il suo attacco. Convocati non pervenuti nel momento in cui scriviamo, ma dovrebbe tornare a disposizione Damiano Lia dopo quasi 40 giorni di stop per un problema alla caviglia più grave di una semplice distorsione. Torna, ma per il ruolo di terzino il favorito resta Salvo. Più avanti il classe 2003 rispetto a Polito e non per questioni di minutaggio dato che di under in campo ce ne saranno parecchi. No, Salvo ha meritato di giocare ma il ballottaggio resta aperto. In mezzo alla difesa non ci sono alternative a Manetta e Pacciardi, mentre Ortisi sarà il terzino sinistro. Centrocampo che funziona e che non si cambia: Firenze in regia, Franco e Frisenna ad accompagnarlo. Poi, c’è l’attacco: Ragusa sicuro di una maglia, per gli altri due posti Luciani e Zunno partono favoriti su Cavallo. Meno probabile che possa toccare a Zammit o Scafetta. La condizione ultima di Zunno suggerisce che una maglia per lui ci sarà, anche se sull’esterno nonostante abbia dato il meglio di sé nel ruolo di centravanti. Rinunciare a Luciani, però, non sembra consigliabile dato che il terzetto difensivo del Monopoli presenta una buona fisicità. Se, invece, non si vorranno dare punti di riferimento potrebbe toccare a Zunno centrale con Scafetta più di Cavallo sulla corsia. Nel Monopoli si dovrebbe ripartire dalla difesa a tre vista nelle ultime sfide col ballottaggio tra Cristallo e Cargnelutti per affiancare Fazio e l’ex Ferrini. Centrocampo quasi obbligato visti i disponibili, mentre in attacco Spalluto e Starita sembrano quelli più sicuri di una maglia da titolare.
MESSINA (4-3-3) Fumagalli; Salvo, Manetta, Pacciardi, Ortisi; Franco, Firenze, Frisenna; Ragusa, Luciani, Zunno. All. Modica
MONOPOLI (3-4-2-1) Perina; Cargnelutti, Fazio, Ferrini; Viteritti, Vassallo, Iaccarino, De Santis; Borello, Starita; Spalluto. All. Anaclerio
*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya