Messina-Cerignola, Modica: «Dobbiamo intervenire sul mercato, ma io penso ad allenare»

Pubblicato il 6 Gennaio 2024 in Sala Stampa

Torna a parlare Giacomo Modica, l’occasione è quella della vigilia del ritorno in campo del suo Messina. Avversario di turno il pericoloso Cerignola di Tisci, ma è il tema mercato a diventare centrale.

IO ALLENO – Girone C grande protagonista di questo mercato invernale, già tantissime le operazioni concluse e sono tante le rose quasi stravolte. Un campionato dal volto nuovo e che rischia di presentare nuovi equilibri: «Intanto, diamo il benvenuto a Rosafio. Cercheremo di mettere a punto la squadra con ulteriori tasselli e spero che saremo anche noi all’altezza delle altre squadre. Si sono mosse tutte parecchio, il tempo passa veloce e qualcosa dovremo pur fare». Messaggio chiaro quello di Modica, che dal mercato si aspetta innesti rapidi e precisi viste le carenze evidente – numericamente – che la rosa presenta: «In questo momento siamo in 16, cercheremo di fare bene con chi abbiamo. Sul mercato: o fai l’aziendalista e lavori con quello che ti danno oppure provi a dare il tuo contributo indicando almeno le caratteristiche. Io faccio l’allenatore, stop. Ho già sentito troppo sull’argomento dopo il mercato estivo. Ci sono le trattative, chi lo vuole fare lo faccio, io penso ad allenare». Puntini sulle i per chiarire che ogni priorità deve avere i propri protagonisti, a Modica resta la parte legata al campo mentre al mercato dovranno pensarci dirigenti e proprietà. La stessa che, giova ricordarlo, culla il sogno playoff. Tra il dire e il fare c’è di mezzo il campo, quello che conduce alla sfida contro un Cerignola con qualche assenza ma con tanta qualità: «Avranno delle defezioni, ma vale anche per noi solo che io non mi sono mai lamentato durante la stagione. Sono una buona squadra con una società importante alle spalle nonostante sia un piccolo centro. Hanno strutture e possibilità per ottenere risultati importanti. Lo scorso anno il cammino playoff è stato di gran livello. In queste tre stagioni hanno ottenuto tantissimo. Dobbiamo lavorare per essere all’altezza di questo tipo di avversari». Si passa alle possibili scelte, su tutte quella legata alla presenza di Rosafio: «Abbiamo lavorato in maniera frazionata, con una prima parte legata alla corsa per poi tornare sul campo. Le verifiche arriveranno dalla sfida col Cerignola, siamo tutti sotto esame per capire a che punto siamo. Ripartiamo dal buon fine anno, ma ma ci manca un portiere, un terzino sinistro e un difensore centrale. Dobbiamo puntellare ogni reparto. Se vogliamo fare discretamente dobbiamo intervenire, ma lo sanno tutti. Ripeto, siamo in 16 tra addii e qualche problema, vediamo chi recupereremo. Rosafio? L’abbiamo preso per giocare, ma dobbiamo verificare la sua condizione e capire che durata può avere nei 90′. Se lo abbiamo scelto significa che crediamo in lui, ma non gli dobbiamo mettere addosso l’etichetta di “salvatore della patria”. Lui è venuto con grande voglia, ma dobbiamo capire quanti minuti abbia nelle gambe».

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