Messina, il rosso pesa: il Cerignola passa con D’Andrea

Pubblicato il 7 Gennaio 2024 in Primo Piano

Inferiorità che si paga. Il rosso che Ortisi si becca poco prima della mezz’ora del primo tempo influenza la prestazione di un Messina che, comunque, riesce a rispondere al vantaggio del Cerignola grazie al tocco di Zunno. La beffa è firmata D’Andrea e la squadra di Modica cade dopo quattro risultati utili.

NOIA E ROSSO – La possibile svolta? Verso la mezz’ora, quando un rivedibile schema su palla inattiva di Firenze e Frisenna apre al contropiede solitario di D’Ausilio. Fuga verso Fumagalli interrotta dal fallo di Ortisi che costa il cartellino rosso al terzino sinistro di Modica. Fino a quel momento si era visto poco, anzi pochissimo. L’unico “brivido” era stato il problemino occorso a Fumagalli che avrebbe potuto spalancare la porta al classe 2006 Di Bella. Campanello d’allarme che suona in casa del direttore sportivo Roma. Due note a margine che diventano, però, il nucleo del racconto di un primo tempo che non dice nulla. C’è l’esordio di Rosafio – preferito a un Emmausso sempre in odor di addio -, che fa vedere anche qualcosa di interessante quando entra in possesso. Cerignola non entusiasmante, neanche in superiorità numerica e col Messina che schiera Ragusa nel ruolo di terzino in attesa dell’intervallo. Fatta eccezione per un tentativo di Leonetti che solletica il palo. Pausa che arriva per aiutare Modica a ridisegnare i suoi e anche per calmare una squadra a rischio nervosismo dopo il rosso a Ortisi.

ZUNNO ILLUDE – Fuori Plescia e Ragusa, in campo Polito e Zunno. Ripresa che comincia così, col doppio cambio tattico per ricomporre una linea difensiva di ruolo e per lanciare l’attacco leggero buono per provare a colpire in contropiede. Non positiva, comunque, la prestazione di Plescia. Atteggiamento del Messina propositivo, ma gli errori in fase di palleggio sono troppi. Scelte sbagliate e troppi palloni regalati, il tutto intriso di un nervosismo che non aiuta. Cerignola che non ruba mai l’occhio e che un Messina attento potrebbe contenere. Appunto, attento. Invece, i giallorossi si lasciano andare a sbavature evitabili. La più grave è di Pacciardi, un vero e proprio errore di grammatica tattica quando rompe la linea su un pallone che il Cerignola sviluppa in verticale. Tutti in ritardo più il buco lasciato dal centrale, palleggio veloce con D’Ausilio che appoggia per Malcore che insacca in diagonale. Rete beffarda, perché – al netto dei difetti mostrati dal Messina – la squadra di Modica non meritava di essere sotto. Anche per i demeriti del Cerignola. E il vantaggio, infatti, dura poco: azione manovrata sulla sinistra con Frisenna che imbuca per Polito, cross sporcato da Coccia che favorisce Zunno che apre il piattone e buca Krapikas. Pari giusto e che regala energie ai giallorossi. Le ultime di Rosafio servono all’ex Spal per sfondare a sinistra e mettere una gran palla nel cuore dell’area piccola dove, però, non arriva nessun compagno. Fuori Rosafio, dentro Emmausso. Campo anche per Scafetta al posto di Franco. Cambia anche Tisci che lancia Sainz-Maza e Tentardini. Proprio l’ex Catanzaro scalda le mani a Fumagalli per recapitare il messaggio che il Cerignola ci crede. Anche giustamente, perché diventa evidente il calo dei giallorossi. Energie fisiche e mentali che si abbassano, così un pizzico di lucidità in più aiuta la squadra di Tisci a passare nuovamente: sviluppi di un corner, Tascone attira a sé la difesa e poi apre splendidamente per D’Ausilio che col piattone crossa al volo trovando solo una schiera di compagni di fronte a Fumagalli. Il più cattivo è D’Andrea che di testa mette in rete. Schiaffone a cui è difficile reagire, anche se uno spunto di Emmausso mette sotto pressione la difesa pugliese con Gonnelli che salva alla disperata evitando il tap-in di Scafetta. Ultimo lampo, poi solo recupero e gestione di un Cerignola che porta a casa una vittoria favorita, indubbiamente, dalla superiorità numerica. Messina che si ferma dopo quattro risultati utili consecutivi.

MESSINA – CERIGNOLA 1-2

MARCATORI Malcore (C) al 17′, Zunno (M) al 22′, D’Andrea (C) al 39′ s.t.

MESSINA (4-3-3) Fumagalli; Salvo, Manetta, Pacciardi, Ortisi; Franco (dal 26′ s.t. Scafetta), Firenze, Frisenna (dal 40′ s.t. Giunta); Rosafio (dal 26′ s.t. Emmausso), Plescia (dal 1′ s.t. Polito), Ragusa (dal 1′ s.t. Zunno). (Di Bella, Cavallo, Luciani). All. Modica

CERIGNOLA (4-3-3) Krapikas; Coccia (dal 27′ s.t. Tentardini), Capomaggio, Gonnelli, Russo; Ruggiero (dal 36′ s.t. Sosa), Tascone, D’Ausilio (dal 44′ s.t. Bezzon); D’Andrea, Malcore, Leonetti (dal 28′ s.t. Sainz-Maza). (Fares, Trezza, Allegrini, Vitale, De Luca). All. Tisci

ARBITRO Di Cicco di Lanciano

NOTE Spettatori 1500 circa. Espulso al 28′ p.t. Ortisi per fallo in chiara occasione da rete. Ammoniti D’Ausilio, Firenze, Modica, Emmausso e Scafetta. Corner 5-3. Recupero 3′ e 5′.

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