Casertana-Messina, c’è sempre una strada giusta e una sbagliata
Pubblicato il 14 Gennaio 2024 in Primo Piano
Crocevia. Per la classifica e per il futuro, perché mai come in questa circostanza il Messina pare trovarsi di fronte a un bivio che dirà molto sul suo domani. Fare risultato per lavorare con maggiore serenità sul mercato, bucare l’appuntamento e riflettere su eventuali modifiche radicali.
CLIMA COMPLICATO – Nessuna parola ad accompagnare la vigilia dei giallorossi, solo una lista di convocati che presenta i due nuovi arrivi – il terzino Zona e il portiere Piana – e due ragazzi della Primavera come Quattrocchi e Jacopo Fumagalli, figlio di Ermanno. Per uno dei casi più curiosi che il calcio possa presentare. Storie di padri e figli, magari in campo insieme, ma non sarebbe una prima volta per il calcio dato che, per esempio, Rivaldo e il figlio segnarono nella stessa partita di B brasiliana ed Eidur Gudjohnsen sostituì il padre in una partita della nazionale islandese. Due esempi tra tanti, ma la presenza di Jacopo Fumagalli descrive anche il momento di difficoltà della squadra giallorossa. Convocazioni ridotte al limite, anche a causa delle squalifiche di Ortisi e Scafetta, più la costola fuori posto di Frisenna. Il mercato, come detto, ha aggiunto un vice come Piana e un terzino da 14′ in stagione come Zona. L’ex Arezzo, però, pare giocatore più pronto e formato di un Tropea ai margini e pronto al rientro all’Empoli. Due innesti che fanno da contorno, perché al Messina serve ben altro. Portiere e terzino dovevano essere aggiunti, ma le carenze dei giallorossi riguardano ben altri settori: quelli dei titolari. Un difensore centrale, un centrocampista per mettere peso a una linea leggerissima più il capitolo attacco dove, però, c’è ancora fin troppo traffico per pensare a ulteriori innesti oltre al noto Rosafio. Mercato argomento spinoso, anche per le modalità con cui continua a restare in impasse. La Vardera è andato a Monopoli dopo non aver digerito l’offerta totale del Messina, il piano B è stato rappresentato, quindi, da Samuele Zona: terzino della scuderia Gio’Sport, agenzia che ha mantenuto il filo diretto con il presidente Sciotto. Opzione che il patron giallorosso tiene in considerazione tanto da, forse, non sottoporla all’opinione della dirigenza. Il ds Roma resta in sella – ed è stato lui a chiudere in prima persona l’operazione Piana -, ma quando le voci si moltiplicano (ed entrano nei dettagli) non significa che siano vere, ma difficilmente possono essere archiviate come del tutto inventate o non giunte da fonti affidabili. Modalità discutibili. Professionalmente e umanamente parlando. Insomma, il clima meno ideale per presentarsi alla difficile sfida del Pinto di Caserta. La squadra di Cangelosi mantiene un posto sul podio ed è in serie utile da 12 partite. Osso durissimo per un club che sembra non aspettare altro che uno scossone per darsi una ristrutturata. Tutti a rischio, compreso Sciotto che – naturalmente – rimarrà in sella, ma che dovrà schivare il fuoco di fila figlio delle sue scelte e non scelte.
RISCHIO OFFENSIVO – Fuori Buffa – un altro di quelli che potrebbero salutare -, più Frisenna, Ortisi, Scafetta e Cavallo che si ferma nella serata di sabato per un attacco influenzale non smaltito. Centrocampo che presenta Firenze, Franco, Giunta più Quattrocchi. Tre uomini per tre posti, allora non è impossibile credere che Modica possa fare una scelta tatticamente diversa. Anche spregiudicata, anche provocatoria. Come si dovrebbe fare in alcuni momenti della vita. La provocazione, forse, sarà di chi scrive ma pensare a un Messina col 4-2-3-1 non è ipotesi così scellerata. Fumagalli in porta è una certezza, come Salvo a destra più Manetta e Pacciardi in mezzo. A sinistra? Samuele Zona, perché il minutaggio resta un fondamento di questa stagione e senza il terzino classe 2002 si dovrebbe rimpinzare l’attacco di giovani. Meglio puntare su Zona, anche perché in mediana i disponibili sono tutti over eccezion fatta per Quattrocchi. In attacco Zunno, quindi, diventa certo di una maglia e nettamente favorito su Luciani per prendere il posto di Plescia. Già, l’ex Avellino è il candidato numero uno per finire in panchina. Nessun gol dal 15 ottobre più un evidente calo nelle prestazioni generali. Rosafio a destra, mentre Ragusa dovrebbe restare a sinistra con Emmausso trequartista. Se, invece, si dovesse restare sul 4-3-3 toccherebbe a Giunta con Emmausso in panchina. Nella Casertana fuori Celiento, mentre Tavernelli ha recuperato in extremis. Ballottaggio in difesa tra Soprano e Sciacca, in attacco tornerà Montalto.
CASERTANA (4-3-3) Venturi; Calapai, Sciacca, Bacchetti, Anastasio; Damian, Proietti, Toscano; Carretta, Montalto, Curcio. All. Cangelosi
MESSINA (4-2-3-1) Fumagalli; Salvo, Manetta, Pacciardi, Zona; Franco, Firenze; Rosafio, Emmausso, Ragusa; Zunno. All. Modica
*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya