Un punto di vista che prova a essere diverso, non semplici voti ma il tentativo di un’analisi più approfondita sulle prestazioni dei giallorossi nell’ultima partita del Messina. Questa settimana i protagonisti sono: Rosafio e Ragusa.
ESTERNO VERO – Ci mette solo 2 partite per strappare la prima presenza in questa speciale rubrica: Marco Rosafio è senza dubbio una delle note positive di Casertana – Messina. Ottima la prestazione del giocatore arrivato in prestito dalla Spal. Il numero 70 giallorosso alterna estro e concretezza, rendendosi protagonista soprattutto nel primo tempo di diverse giocate offensive. In occasione del primo gol di Emmausso, l’esterno destro mette una palla complicatissima da leggere per qualsiasi portiere, causando la smanacciata di Venturi con conseguente zuccata del trequartista campano. Colpisce anche l’attitudine difensiva, diversi sono infatti i raddoppi con Salvo su Alessio Curcio. Aiuto decisivo del classe 1994 nel neutralizzare facilmente le offensive rossoblù. Sono bastati 148 minuti per capire la differenza tra l’avere e il non avere un esterno d’attacco di questo livello.
IMPATTO NEGATIVO – Difficile in queste tipo di partite trovare delle note negative. In questo caso invece è stato abbastanza semplice: Antonino Ragusa. Entra in campo al settantasettesimo ma sbaglia di tutto: passaggi, tiri, stop e movimenti. Scorcio di partita decisamente insufficiente per il capitano giallorosso. Troppo netta per essere vera la differenza con il suo alter ego Marco Rosafio. L’ex Sassuolo entra in campo per sostituire l’italo svizzero ma lo fa decisamente male. Tredici minuti effettivamente non possono bastare per valutare un giocatore. Le 34 presenze con la maglia biancoscudata invece possono fornire delle riflessioni. La sensazione è che la prestazione del Pinto sia un po’ lo specchio della sua esperienza in riva allo stretto, con l’unica eccezione (e che eccezione) rappresentata da quella gioia datata 13 maggio 2023.
*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya