Messina-Monterosi, Modica: «Amo città e tifoseria, ma c’è un ambiente tetro»

Pubblicato il 7 Aprile 2024 in Sala Stampa

Vittoria pesantissima del Messina che supera il Monterosi grazie alle reti di Rosafio e Plescia a fine primo tempo. Successo che allontana la zona playout e rilancia i giallorossi nella corsa a quella playoff. Analizzano la sfida il tecnico Giacomo Modica e gli attaccanti Marco Rosafio e Vincenzo Plescia.

CAMBIARE MENTALITÀ – «Non è ancora salvezza, ma devo elogiare questa squadra perché dopo Castellammare eravamo anche giustamente criticata. Hanno fatto una grande prova, poteva finire 7-1 ma abbiamo sprecato troppo. Abbiamo fatto un capolavoro, lo dico oggi che non siamo ancora salvi. Siamo stanchi di tanti errori subiti e anche dall’affetto che non ci è stato concesso. Non è un caso che in questi anni in tanti hanno toppato, rifletteteci tutti. Amo la tifoseria che ci spinge ovunque, ma c’è un ambiente tetro. Ci sono sempre critiche anche fuori luogo. Messina non è più quella di quando giocavo. Ci sono situazioni che non fanno parte di una piazza del genere. Nutro grande rispetto per chi viene la domenica allo stadio, in casa e fuori, ma non so perché ci sono sempre critiche e non va mai bene niente. La squadra va bastonata quando lo merita e andava esaltata in tanti altri casi perché da anni non c’era un gruppo con questi valori. Oggi senza l’intervento del team manager ci sarebbe stata ancora l’acqua fredda. Abbiamo fatto una stagione da nomadi alla ricerca di un campo. C’è amarezza perché tante gocce riempiono il recipiente. Tornando al campo, abbiamo reagito dopo Castellammare che rappresenta una caduta che può starci perché loro strameritano la vittoria del campionato. Mi tengo stretto questo gruppo sotto l’aspetto umano e per quello che abbiamo vissuto. Mancano tre partite e quello che accadrà dopo non lo so, è stato comunque bellissimo. Devo dire grazie a Pacciardi e altri per come stanno giocando, anche imbottiti di antidolorifici. Io li alleno e so cosa possono darmi. Sono molte di più le cose belle. Ora parlo io, abbiamo fatto anche rifiniture nell’anti-stadio. Ringrazio chi mi ha dato l’opportunità di allenare un’altra volta il Messina. Questo ambiente ha fatto saltare sei allenatori in sei anni, non mi toccano le parole di chi dice che ci vuole l’allenatore da Serie C e che non sono io. Non chiudo le porte e non elemosiniamo contratti, vogliamo fare il bene del Messina. Non so se succederà, se non succederà è stato bello. Qualcosa deve cambiare, a cominciare dall’amministrazione. Ci serve un campo. Siamo una componente importante. Non posso sempre sopportare di non essere una priorità: prima i concerti, la manutenzione seria arrivata a metà anno, poi non ci possiamo allenare. Serve altro per far tornare Messina in alto. Catania? Importante per la tifoseria, i derby mi affascinano. Cercheremo di fare una grande prestazione per la nostra gente».

ROSAFIO – «Serviva una prestazione migliore rispetto alle ultime settimane, dovevo dare un contributo diverso. Il gol mi rende felice, ma la cosa importante è la vittoria. Manca ancora l’aritmetica ma abbiamo fatto un passo decisivo. Oggi avevo voglia di dimostrare, ho subito qualche critica e volevo far vedere di poter essere utile. Ho lavorato sulla testa e credo di aver dato il mio contributo. Sono contento anche per il gol di Plescia, ha fatto un eurogol. Sono contento per tutta la squadra, però, perché siamo tornati quelli delle settimane scorse e abbiamo giocato sempre per il compagno. In questo modo possiamo fare bene».

PLESCIA – «È il gol più bello della mia carriera, poi sotto la curva del Messina è ancora meglio. In questi casi non ci pensi, vedi arrivare la palla e ti lasci guidare dall’istinto. Sapevo di poter stoppare e calciare forte, è venuto fuori un capolavoro. Qualche gol in più sarebbe stato importante per me, quello di oggi è stato liberatorio. Una stagione complicata, anche con qualche infortunio con cui ho convissuto. Questo gol è un passo importante. Rosafio mi ha fatto un grande assist, abbiamo un gran rapporto e sono contento anche per la sua rete. Nel finale potevamo fare meglio, il gioco c’è stato e non ci siamo mai tirati indietro. Abbiamo subito un gol rocambolesco, ci possiamo rimproverare di aver fallito il tris troppe volte. Poi, magari un rigore potrebbero anche darcelo. Il Catania? Dobbiamo prepararci bene, purtroppo credo che non ci sarà la nostra gente e mi dispiace tantissimo. Spero in una vittoria di squadra, per il nostro cammino è importante per chiudere il discorso salvezza e guardare in alto».

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