Messina, difesa distratta e finale amaro: il Picerno passa due volte
Pubblicato il 30 Settembre 2024 in Primo Piano
Troppo facile far gol al Messina. La squadra di Modica cade a Picerno, una sconfitta dal sapore amaro visto quanto bene era stato tenuto il campo in una partita, sostanzialmente, bloccata. Nel finale, però, la qualità dei singoli dei lucani fa la differenza contro la superficialità della difesa giallorossa.
FUORIGIOCO – Tanta noia, poco calcio. No, la sfida del Curcio non è una di quelle partite per gli amanti più estremi della tattica. Semplicemente, si tratta di un match bloccato e interpretato non benissimo da entrambe le squadre. Certo, Tomei ci mette del suo con un ampio turnover che azzoppa l’attacco e spegne la manovra lucana. Curtosi, comunque, due interventi deve tirarli fuori quando Graziani e Santarcangelo lo chiamano in causa. Nulla di speciale, un po’ come il Messina che torna al suo classico 4-3-3 con Anatriello dirottato in corsia. Proprio l’ex Alessandria si vede annullare una rete quando devia un tiro-cross di Frisenna, ma il suo offside pare esserci. Un primo tempo senza emozioni reali, forse escluso il tentativo di autorete di Gilli – su cross di Lia – che Merelli smanaccia in corner. Davvero poca roba, con Modica che sgola nel chiedere a Luciani di dare profondità e agli esterni bassi di regalare ampiezza. Tutto in teoria, perché in campo si vedono solo due squadre ben attente a non concedere molto e leggermente leziose quando c’è da pungere. Messina che con Anzelmo in regia trova più equilibrio e ordine, ma meno creatività rispetto a Petrucci. E ne servirebbe, anche per intraprendere una via diversa rispetto a quanto preparato.
BUCATI – L’inizio ripresa non è molto diverso nel suo racconto. Potremmo fare un semplice copia e incolla, ma andrebbero aggiunte le sostituzioni con cui i tecnici provano a incidere. Per primo Tomei che pesca Petito e Maiorino per aumentare il peso specifico di un attacco immobile. Modica risponde con Petrungaro per Garofalo così da liberare Pedicillo, troppo legato e bloccato nel ruolo di punta esterna. Picerno che, però, continua a non pungere e trovare attenzione nel muro difensivo giallorosso. Messina che si ferma sulla trequarti, anche per colpa di un trio offensivo che fatica parecchio nel trovare spazi. Modica si gioca la carta Mamona per Luciani, ma è il solito Pedicillo a firmare l’occasione migliore: incursione palla al piede, mira presa e destro a giro. Miracolo di Merelli che si alza e tocca sopra la traversa. Il match – a onor del vero – non è di quelli memorabili, nonostante una ripresa meno opaca. Per sbloccarlo, pare ovvio, servirebbe una fiammata mista a una sbavatura. Il quadro esatto che racconta il vantaggio del Picerno: sviluppo lento sulla sinistra, traversone di Maiorino – con Frisenna molle in chiusura -, pallone che sfila via dalla zona di Petito e Manetta e finisce sul piede di Cardoni che brucia Ortisi e supera Curtosi. Tutto sbagliato: da Frisenna che lascia crossare con estrema facilità, a Manetta e Rizzo che fanno sfilare un pallone che andava aggredito, fino a Ortisi che palesa la sua scarsa attitudine nel tenere l’uomo. Abbastanza beffardo, perché nessuna delle due squadre meritava di vincere. Il Messina, però, ricade ancora nel suo difetto di fabbrica e subisce una rete a difesa schierata. Modica si gioca i cambi della staffa con Cominetti e Di Palma, ma proprio quest’ultimo commette un fallo al limite dell’area che apre al raddoppio lucano: punizione forte di Maiorino, respinta dritta di Curtosi – anche stasera rivedibile – e Petito insacca. Game, set e match. Terza sconfitta in quattro uscite lontano da casa per il Messina, squadra fin troppo leggera in difesa per reggere contro avversari di questo valore.
PICERNO – MESSINA 2-0
MARCATORI Cardoni al 31′, Petito al 40′ s.t.
PICERNO (4-2-3-1) Merelli; Pagliai, Gilli (dal 28′ s.t. Seck), Santi, Guerra; De Ciancio, Franco; Vitali (dal 24′ s.t. Esposito), Graziani (dal 12′ s.t. Petito), Cardoni; Santarcangelo (dal 12′ s.t. Maiorino). (Summa, Pitarresi, Ragone, Allegretto, Cecere, Volpicelli). All. Tomei
MESSINA (4-3-3) Curtosi; Lia, Manetta, Rizzo, Ortisi; Frisenna (dal 36′ s.t. Di Palma), Anzelmo (dal 23′ s.t. Petrucci), Garofalo (dal 12′ s.t. Petrungaro); Pedicillo (dal 36′ s.t. Cominetti), Luciani (dal 23′ s.t. Mamona), Anatriello. (Krapikas, Ndir, Marino, Re, Morleo, Adragna). All. Modica
ARBITRO Manzo di Torre Annunziata
NOTE Spettatori 1500 circa. Ammoniti Vitali, Petrucci ed Esposito. Corner 4-2. Recupero 0′ e 6′.
*foto copertina: AZ Picerno – Facebook ufficiale