Servono i punti. Le belle prestazioni – con pareggi annessi – contro Benevento e Trapani non possono più bastare a un Messina sempre più in basso in classifica. Monopoli esperto di vittorie in trasferta, ma la squadra di Modica deve aggiungere concentrazione a qualità e ritrovare il successo.
SENZA PAROLE – Non si svolge la classica conferenza stampa della vigilia, col tecnico giallorosso che affida qualche battuta all’ufficio comunicazione del club. Nulla di trascendentale, se non una leggera soddisfazione per il possibile utilizzo dello stadio San Filippo per qualche allenamento una volta ratificato l’accordo di convenzione. Certo, nel documento si legge un rabbrividente “usando la diligenza del buon padre di famiglia”, che tradotto significa non più di una seduta a settimana. Ma resta stupefacente come un’amministrazione comunale possa estendere un documento ufficiale con una dicitura tanto colloquiale quanto fuori luogo. Parentesi a parte, la cosa più importante legata al campo resta la partita contro il Monopoli. La squadra di Colombo ha scoperto una certa vena nel far male a domicilio – quattro vittorie stagionali lontane dal Veneziani -, andando a prendersi le zone alte della classifica dopo una passata stagione salvata solo ai playout. Rosa migliorata e non totalmente stravolta, anche se a Messina arriverà una squadra senza l’intero reparto difensivo. Fuori per infortunio Fazio, Miceli, Bizzotto, Angileri e Ferrini. Ma non si inganni nessuno, perché i pugliesi hanno intensità e qualità in mezzo al campo per mettere in difficoltà chiunque. Certo, al Messina deve interessare il giusto visto che la squadra di Modica deve vincere. Un solo successo in stagione – il 4-1 al Taranto – e qualche complimento. Non basta, col rischio alto di finire nello stesso vortice dello scorso anno quando si apprezzano spezzoni e primi tempi per poi tornare a casa senza punti. Ma c’era sempre un arbitro a cui dare la colpa, anche se spesso con cognizione di causa. Peccato, però, che alla classifica interessi poco di complimenti e recriminazioni. Nessuno tocchi le prestazioni, nel senso che quelle restano la base cui il Messina deve fondare la sua risalita. Serve altro, però, perché serve concentrazione nei momenti cruciali. Potenza e Taranto sono due vittorie cestinate a pochi attimi dalla fine: sempre su palla inattiva, sempre con dormite evidenti di tutti. Tanto evidenti da far sorgere il dubbio che la paura abbia dominato. Sì, la paura di sbagliare che congela e fa sbagliare davvero. Ecco, il Messina deve spogliarsi di questi timori e tenere botta dal fischio iniziale a quello finale. Se così non sarà, infatti, i punti non arriveranno. Perché – e ci scuseranno – non si posseggono le qualità tecniche per supplire alle mancanze di attenzione.
REGIA VUOTA – La squalifica di Anzelmo e la condizione non ottimale di Petrucci aprono ai provini per il ruolo di regista. A Trapani – dopo il rosso ad Anzelmo – sono stati Frisenna e Pedicillo a dividersi le responsabilità, ma con un assetto iniziale da scrivere occorre un minimo di ordine. Se Petrucci non dovesse farcela – ma resta il più papabile per una maglia da titolare -, allora, diventa probabile una riproposizione dell’interscambio con Frisenna, inizialmente, più centrale. Nessuna novità, invece, in difesa dove davanti a Krapikas ci saranno Manetta e Rizzo con Lia e Morleo – preferito al pessimo Ortisi del momento – sulle fasce. In avanti, poi, altra questione da dirimere: non convocati Luciani e Cominetti, con Anatriello che, quindi, rimarrà nel ruolo di prima punta. Sicuro del posto Petrungaro, mentre per la terza maglia resta favorito Pedicillo – chiaramente con Petrucci in campo -, se l’ex Spezia dovesse, invece, traslocare a centrocampo possibilità, allora, per Mamona. Nel Monopoli, mister Colombo, deve inventarsi l’intero reparto difensivo e potrebbe chiedere al rientrante De Risio il sacrificio di guidare il terzetto di centrali. Un dubbio anche in attacco, dove Vazquez non sta benissimo e potrebbe lasciare spazio e Yeboah in coppia con Bruschi.
MESSINA (4-3-3) Krapikas; Lia, Manetta, Rizzo, Morleo; Frisenna, Petrucci, Garofalo; Petrungaro, Anatriello, Pedicillo. All. Modica
MONOPOLI (3-5-2) Vitale; Viteritti, De Risio, Cristallo; Valenti, Battocchio, Bulevardi, Scipioni, Pace; Bruschi, Vazquez. All. Colombo
*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya