Juve NG-Messina, non resta che il campo

Pubblicato il 14 Dicembre 2024 in Primo Piano

Testa solo al campo. Alla scadenza del 13 dicembre non ci sono novità sul fronte societario, così in casa Messina torna protagonista la classifica. Scontro diretto in casa della Juve NG per la squadra di Modica, una trasferta complicata dall’impatto positivo di Brambilla sulla panchina bianconera.

MALEDUCAZIONE – Settimana di silenzi totali. Giallorossi che perdono ufficialmente il ds Pavone – passato al Trapani – e che non paiono trovare buone notizie in merito alla trattativa tra Sciotto e l’AAD Invest Group. Il preliminare del 22 novembre non ha trovato seguito: saltato il primo step del 5 dicembre, bucata anche la data del 13 dicembre che faceva da traguardo di un documento in scadenza nel fine settimana. Se qualcosa accadrà arriveranno comunicazioni, ma pare evidente che il maxi progetto dell’ambizioso e visionario Cissè sia vicino a saltare. A tempo debito ci saranno da dare spiegazioni, anche se è possibile che si persegua nell’idea di far finta di nulla. Sciotto fa sempre e solo finta che nulla stia accadendo, tanto troverà qualcuno che avrà il coraggio di farlo passare come vittima degli eventi anche in questo caso. Peccato, per lui, che la trattativa con Cissè e Chateaux sia stata coccolata e portata avanti per 6 mesi. Saltata? Colpa anche di chi non è stato capace di pesare i propri interlocutori. Tutto sulla pelle dei tifosi del Messina, tutto impregnato di una maleducazione indecente come se ricoprire il ruolo di presidente o di acquirente ponga in posizione di superiorità. Macché, non c’è alcun rispetto dovuto per cariche o ruoli. Sono i comportamenti a fare la differenza e questi protagonisti non sono altro che banali maleducati. Incapaci di metterci la faccia per spiegare a città e tifoseria quale sia lo stato delle cose. Il 16 dicembre, poi, Sciotto dovrà adempiere alla scadenze federali e ci mancherebbe pure che non lo facesse. Anche in questo caso, tra l’altro, si è creata una narrazione per la quale pagare quanto dovuto sia un merito. Solo in questo calcio mediocre, gravemente malato e marcio nella sua essenza si può pensare che sia virtuoso chi paga stipendi e tasse. Il presidente Marani e il vice Zola dovrebbero riflettere profondamente sulla lega che amministrano; dovrebbero sedersi a un tavolo coi vertici federali e ammettere di star compiendo un pessimo lavoro. I casi di Turris e Taranto sono l’evidenza, ma anche il comportamento del Messina in tema “settore giovanile” racconta di come questa Serie C difficilmente faccia rima con professionismo. Servono parametri stringenti, reali e che tagliano teste già in estate. Se Turris e Taranto dovessero saltare – anche solo una di essa – verrà falsato l’intero Girone C e non sarà possibile far finta di niente.

CON CARATTERE – Il quadro generale è di una tristezza epocale e il campo non potrebbe andare lontano da questa realtà. La decadenza del Messina è figlia anche e soprattutto delle vicende societarie; cosa che, però, non toglie responsabilità a tecnico e squadra. Modica non parla e onestamente si spera non lo faccia più. Sarebbe davvero ridicolo tornare a dibattere come se nulla fosse accaduto, anche in questo caso. Meglio proseguire sulle proprie posizioni, in tutta franchezza le parole di questo o quell’allenatore non fanno alcuna differenza. Manifestano, al massimo, una certa scelta di stile. Fuori dai convocati Pedicillo e Re, con il rebus formazione che resta al centro del dibattito. Difesa a tre o a quattro? Se anche contro il Foggia si è preferito giocare all’alchimista è, allora, probabile che difficilmente ci si pieghi alla realtà adesso. Possibile, quindi, una via di mezzo che magari somiglierà a quanto visto a Catania. Un 4-5-1 abbottonato con Lia più alto per sperare di ripartire e soprattutto aiutare. Poco importa, perché indipendentemente da tutto servirà far punti. La Juve NG era squadra disperata un mese fa – al netto di aver la possibilità per ricostruire l’intera rosa -, ma è tornata in auge con il ritorno di Brambilla dopo l’esonero del pessimo Montero. Avversario non tostissimo, ma con grandi capacità tecniche e comunque scarico di responsabilità simili a quelle di un Messina o altra squadra in ballo per non retrocedere. Squadra tecnica, con un paio di protagonisti di alta prospettiva ma fattore campo inesistente e capacità di reggere la pressione ridotta. Insomma, una classica squadra B con tutti i pro e i contro del caso. Servirà un Messina perfetto per far venire a galla i difetti e non i pregi. Possibile? Difficile, perché la squadra di Modica non ha mai funzionato con continuità. Tra Biella e Potenza, però, serviranno due prestazioni di livello per approcciarsi al nuovo anno con una classifica difficile ma meno drammatica. Poi, si apriranno altri temi come quello del calciomercato. Chissà a chi toccherà farlo o confessare di non poter intervenire.

JUVE NG (4-2-3-1) Daffara; Mulazzi, Scaglia, Citi, Puczka; Macca, Faticanti; Comenencia, Guerra, Cudrig; Semedo. All. Brambilla

MESSINA (4-5-1) Krapikas; Salvo, Manetta, Marino, Rizzo; Lia, Frisenna, Petrucci, Garofalo, Petrungaro; Anatriello. All. Modica

*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya

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