Messina a metà: Petrungaro non basta, il Potenza ribalta tutto e vince

Pubblicato il 22 Dicembre 2024 in Primo Piano

Altro giro, altro spreco. Il Messina butta via un primo tempo ben giocato in attacco e nel quale il Potenza spreca tanto. Nella ripresa i giallorossi provano a gestire, ma i lucani spingono e trovano il pari di Rosafio e la rete della vittoria di Castorani. Il 2024 si chiude con la decima sconfitta in campionato.

BRILLANTI MA SVAGATI – Illusione pura, perché il primo tempo del Viviani mostra uno dei migliori Messina della stagione, almeno in attacco. Sottolineatura importante, questa, perché la squadra di Modica brilla per intensità, capacità di creare e qualità. La parte negativa – che diventerà fatale nella ripresa -, però, resta una fase difensiva che viene assolta solo per insufficienza di precisione da parte del Potenza: Felippe spara a salve, Castorani alto mentre Caturano è in vena di regali quando buca l’appoggio a porta vuota che avrebbe regalato il vantaggio. Nulla di fatto, così sul ribaltamento passano i giallorossi. Prima, però, va descritto un quadro tattico che stupisce: si torna al 4-3-3 e c’è Ndir a fare coppia con Manetta, in regia torna Anzelmo ma Petrucci non è l’escluso e si accomoda nel ruolo di mezzala sinistra. In attacco Cominetti convince Modica e parte largo a destra. Un sistema che funziona in fase di possesso, tanto che il Messina bussa presto quando Petrungaro illumina col tacco e Frisenna può calciare col sinistro da corta distanza: Alastra è reattivo e firma un mezzo miracolo. Le occasioni dei lucani le abbiamo citate, sono intervallate da quelle giallorosse: prima Rizzo va lungo su Cominetti che controlla in corsa e calcia di sinistra trovando ancora Alastra; poi la rete del vantaggio che nasce da una rimessa laterale di Lia verso Frisenna che dai venti metri mette al volo serve Petrungaro in area, controllo per saltare Sciacca e diagonale destro che si insacca vicino al palo. Vantaggio meritato per quanto creato, poi un leggero abbassamento della linea che non aiuta perché il Potenza prende campo e il Messina va un po’ in confusione. La squadra reattiva e corta della prima mezz’ora finisce per allungarsi visto che l’attacco resta troppo alto rispetto alla linea difensiva più schiacciata. Risultato: un mare di possessi sprecati. Potenza che non trova incisività, che sbaglia ancora con Castorani di testa su azione d’angolo e che va al riposo sotto di una rete. Anche per l’incapacità di sfruttare proprio le palle inattive, dato che sull’ultima del tempo Verrengia non trova l’appoggio in rete dopo l’uscita a vuoto di Krapikas. Giallorossi brillanti in avanti e che si registrano pian piano in difesa nonostante i ritmi più alti imposti dal Potenza nel finale. La sensazione resta quella di una partita sempre in bilico.

CADUTA ROVINOSA – La ripresa ha un quadro tattico diverso, perché diventa palese che il Messina voglia speculare sul vantaggio per colpire in contropiede. Potenza che non fa molto di più rispetto alla prima frazione, non che sia poco ma non basta visto che la squadra di De Giorgio si divora di tutto. Crea tanto, poi negli ultimi dieci metri è imprecisa. Messina che punge quando Cominetti lavora un gran pallone per Petrungaro, il numero 11 scappa via e calcia forte ma Alastra respinge. Giallorossi meno incisivi, Potenza che prende campo e colleziona corner. Prima del quarto d’ora i primi cambi, quello del Messina lascia qualche dubbio perché viene tirato fuori Petrungaro – migliore in assoluto – per inserire Pedicillo. Ovviamente, si perde velocità e profondità. Il pari, in tutta onestà è nell’aria e ci sta anche. Arriva, in un’azione che lascia strascichi perché Modica protesta e viene espulso. Perché? Non c’entra l’azione del gol che è pulita, ma quella precedente dove i giallorossi lamentano un fallo di mano. Peccato, però, che dal presunto tocco al pari di Rosafio ci sia di mezzo di tutto: respinta della difesa, rimessa laterale del Potenza con Erradi che viene abbandonato da marcatura, con Lia fermo a pensare a una botta subita. Una libertà che gli consente di servire Rosafio – appostato al limite – che calcia e trova la deviazione di Manetta che spiazza Krapikas. Proteste accese, come detto, e rosso a Modica. Sbandata del Messina, che nella ripresa – come raccontavamo – ha la pecca di aver provato a gestire fin troppo. Il Potenza non meritava la sconfitta e ora cerca la vittoria: super giocata di Schimmenti, cross di esterno ed Erradi si divora il vantaggio. Che arriva poco dopo, con ancora Schimmenti imprendibile che semina panico, Manetta e assist per Castorani. Il numero 8 calcia da dieci metri e fulmina Krapikas. Uno-due micidiale, a coronamento di una ripresa in cui i giallorossi si lasciano travolgere fin troppo da una squadra che ha buona qualità, come rivela il terzo posto in classifica. Modica – dalla panchina guida ora Miranda – si gioca Mamona e Ortisi per Cominetti e Rizzo, ma la botta da assorbire è forte. Finisce così, col Messina che spreca le buonissime cose fatte vedere nel primo e che non riesce ad arginare i pericoli. Potenza che spreca tanto, forse lasciando ai giallorossi l’illusione di star facendo bene in difesa. No, perché non appena la precisione è tornata di casa al Viviani, ecco che il Messina è caduto.

POTENZA – MESSINA 2-1

MARCATORI Petrungaro (M) al 14′ p.t.; Rosafio (P) al 21′, Castorani (P) al 31′ s.t.

POTENZA (4-3-3) Alastra; Novella (dal 38′ s.t. Galletta), Sciacca (dal 10′ s.t. Milesi), Verrengia, Rillo (dal 28′ s.t. Burgio); Castorani, Felippe, Erradi; Rosafio (dal 28′ s.t. Selleri), Caturano, Schimmenti. (Cucchietti, Galiano, Ferro, Firenze, Rossetti, Mazzeo, Mazzocchi, Ragone, Petti, Landi). All. De Giorgio

MESSINA (4-3-3) Krapikas; Lia (dal 23′ s.t. Salvo), Ndir, Manetta, Rizzo (dal 33′ s.t. Ortisi); Frisenna (dal 13′ s.t. Garofalo), Anzelmo, Petrucci; Cominetti (dal 33′ s.t. Mamona), Anatriello, Petrungaro (dal 13′ s.t. Pedicillo). (Curtosi, Marino, Luciani, Morleo, Adragna, Mameli, Di Palma). All. Modica

ARBITRO Ubaldi di Roma 1

NOTE Spettatori 2500 circa. Espulso al 22′ s.t. Modica (all. Messina) per proteste. Ammoniti Frisenna, Erradi e Petrucci. Corner 7-6. Recupero 1′ e 6′.

*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya

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