Messina, il giorno di Roma: «Ambiente da ricostruire, c’è tanto lavoro»

Pubblicato il 16 Gennaio 2025 in Primo Piano

Domenico Roma è nuovamente il direttore sportivo del Messina, conferenza stampa al fianco del presidente Alaimo per spiegare le modalità del suo ingaggio e quali siano i piani a breve e lunga scadenza per ridare credibilità a un club visto da fuori come “poco appetibile”.

ALAIMO: «ROMA UNICA SCELTA» – Il ghiaccio viene rotto dal neo presidente Stefano Alaimo, lui la persona ad aver insistito maggiormente per il ritorno di Domenico Roma in riva allo Stretto. Prima e unica scelta, tanto che i contatti col dirigente calabrese sono vecchi di parecchi mesi. «Perché Roma? Ama la piazza e ha sposato il nostro progetto. È un grande conoscitore del mercato e lo stiamo ammirando in questi giorni in cui si è dimostrato già operativo». Non ci sono dubbi nelle parole di Alaimo, convinto che il passaggio prioritario fosse quello di natura sportivo con l’ingaggio di un ds che potesse rivoluzionare la rosa nel mercato di gennaio. La parentesi dedicata ad Alaimo, però, non può concludersi così. C’è da spiegare, infatti, tutta la questione relativa alla proprietà: «Cissè sarà a breve in città, questione di giorni e si presenterà alla piazza. Il progetto doveva partire dalla questione sportiva e personalmente era importante ingaggiare Roma che era la nostra prima scelta. Ci sono state alcune difficoltà burocratiche, il potere di firma è arrivato solo da pochi giorni e ci manca ancora il conto bancario. Dobbiamo utilizzare quello che utilizzava il presidente Sciotto legato al club, su quel conto abbiamo trasferito i soldi del fondo per i pagamenti fatti in queste settimane. Quindi, quando risolveremo queste questioni burocratiche le cose andranno in maniera ancora più spedita». Ultimo passaggio sulla tifoseria e il desiderio di riportarli in massa allo stadio: «Felice di averli visti col Cerignola, abbiamo fatto una riduzione dei prezzi e agevolazioni per le scuole. Stiamo cercando di fare in modo che il tifo torni numeroso, dobbiamo lavorare per questo».

ROMA: «DOBBIAMO FAR TORNARE MESSINA ATTRATTIVA» – Il protagonista della giornata, però, è Domenico Roma. Il direttore sportivo è tornato, la sua breve parentesi a Foggia non è andata per il verso giusto nonostante il suo lavoro sia stato di alto profili visti tanti dei protagonisti in maglia rossonera. Ora, però, il ritorno a Messina: «Felice di essere qui, la situazione è difficile e l’unica medicina che conosco per risolverla è il lavoro. Dobbiamo dare tutti qualcosa in più, c’è un bene superiore come la salvezza del Messina. In futuro penseremo a qualcosa di più per questa piazza. Trovo un ambiente depresso per la classifica e le vicissitudini degli ultimi mesi, non sarà semplice perché una cosa è costruire in estate, un’altra migliorare a gennaio. Il problema, lo dico con sincerità, è che Messina è poco appetibile. Soprattutto, gli ultimi 6 mesi sono stati particolari visti da fuori. Chi decide di venire qui, però, conosce quale sia la condizione e cosa occorre fare». Schietto e diretto, il quadro appare chiaro e le parole a contorno non sembrano di circostanza, anche dal punto di vista personale: «È vero che la settimana scorsa ci siamo incontrati col presidente Alaimo, e abbiamo deciso di prenderci del tempo per decidere. Poi, sono arrivati dei gesti concreti e palesi che mi hanno fatto sciogliere alcune riserve. Ogni malumore può essere fugato solo dalla certezze, dalla società mi sono arrivate. Sono sicuro che la proprietà non deluderà le mie aspettative e quelle di tutti». Spenta, così, qualsiasi insicurezza e testa al mercato: «Non andremo a prendere svincolati, se non qualche caso specifico. Prenderemo calciatori con ritmo partita. Qualcuno è già arrivato, altri a stretto giro. Dumbravanu è qui, manca la firma della Lucchese perché c’è stato un cambio di proprietà e speriamo che lunedì possa essere a disposizione dal punto di vista federale. Anatriello? Non faccio percentuali, la situazione è chiara: il calciatore è del Bologna in prestito al Messina e siamo noi a decidere. È un bravissimo ragazzo, ha fatto tanto e chiaramente c’è interesse da parte di tante squadre e ci sono offerte. Finché è qui deve dare tutto per il Messina e credo ci siano i margini per riconfermarlo, anche se la volontà del ragazzo farà la differenza. Per noi, in generale e non nel caso specifico, è chiara una cosa: chi non vuole rimanere non verrà trattenuto». Nessun nome, ma idee chiare e consapevolezza delle difficoltà da affrontare: «Siamo terzultimi ma siamo il Messina. Non posso dire quanti calciatori arriveranno, ma spero di avere una squadra adatta per la sfida col Crotone che è la più in forma del campionato. Andrà integrato il reparto difensivo, anche in avanti siamo pochini. Servono un paio di esterni mancini, per favorire il gioco del mister. Cerchiamo profili che conoscono la categoria, il mercato di gennaio è diverso rispetto a quello estivo. Sul mercato mi aiuterà Francesco Ramondino – ex Vibonese e Acireale, ndr -, una persona di cui mi fido ciecamente. Modica si è sentito abbandonato in una fase della stagione, in quel momento c’era confusione e non è giusto dare più colpe di quelle che un tecnico possa avere. Il suo punto di vista è importante per capire su chi continuare a puntare». Chiusura sul legame con la piazza e il desiderio di rivedere tanto supporto presente allo stadio: «Sono tornato consapevole di avere tanto da perdere, ma è un’arma che posso utilizzare per convincere i calciatori perché Messina ti entra nella pelle e io lo so bene. Purtroppo, è diventata una piazza poco appetibile per colpa di anni di lavoro a distruggere, ma al contempo è un piazza che può darti tanto e lo scorso anno lo abbiamo toccato con mano con numeri importanti nel momento caldo della stagione. Messina ama la maglia, si sacrifica e macina chilometri per supportare la squadra. A noi tocca fare i fatti per accendere tutte le fiammelle dell’entusiasmo. Come la gente ha dato credito lo scorso anno, spero lo faccia in questo. La squadra è dei tifosi. Sono sicuro che se faremo le cose fatte bene ci sarà un seguito diverso molto presto».

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