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Una partita che vale più di un Manchester City-Real Madrid, perché sia la squadra di Guardiola che quella di Ancelotti saprebbero reagire all’eventuale eliminazione dal playoff di Champions. Il Messina, invece, non può permettersi di correre il rischio di una mancata vittoria contro il Latina.
FOCUS SUL CAMPO – Difficile spostare l’attenzione solo sul campo, perché l’anti-vigilia della sfida contro i laziali è stata palcoscenico della presentazione di Doudou Cissè alla città di Messina. Il socio unico di AAD Invest non si è negato alle tante domande della stampa, in un Salone delle Bandiere in cui erano presenti tanti tifosi appassionati. Risposte serie, dettagliate e nessun passo indietro di fronte agli argomenti più spinosi. Grande capacità di affabulare, con una narrazione che non si perde in retorica spicciola o promesse per grattare la pancia del tifo. Pianificazione, strutturazione, lunga scadenza e soprattutto salvezza. Sì, perché la consapevolezza di una classifica deficitaria fa presto capolino. Se le parole di Cissè diventeranno realtà lo dirà il futuro, il presente racconta di un attenzione massima verso le questioni di campo. Il Latina è avversario tosto, di una qualità che diventa ossimoro con una classifica complicata. Tanto povera che quella del San Filippo è davvero come una finale: il Messina deve vincere per andare a -3 dai laziali e invitarli al ballo salvezza, di contro la squadra di Boscaglia cerca il jackpot per allontanare in maniera (quasi) definitiva i giallorossi. Non ci sono mezze misure, anche perché il Latina ha già incrociato – consecutivamente – Turris e Taranto, trovando 6 punti comodi che hanno rimpolpato la classifica. Insomma, nessuna delle due squadre può sbagliare. La presentazione e la presenza allo stadio di Cissè non deve far calare la preoccupazione, perché le visioni di futuro sono sempre rosee ma il presente si affaccia con ben altre prospettive. Vincere per continuare a sperare nella salvezza.
COSTANTINO – Ufficializzati gli arrivi di Vicario, Chiarella, Tordini e Rocco Costantino. Il centravanti rappresenta il boost al mercato del ds Roma, con l’ex Monterosi che cerca riscatto dopo le esperienze grigie con Catania e Lucchese. Motivato, già leader e pronto a giocare. Lo farà? Non è possibile esserne sicuri, perché Banchieri lo ha avuto a disposizione per un solo allenamento e potrebbe centellinarlo almeno in questa prima. Andiamo con ordine: in porta ci sarà Krapikas, che continua a farsi corteggiare dal Trapani ma che valuta anche l’offerta di rinnovo del Messina. Roma, comunque, lavora per un altro portiere e nello specifico va citata la trattativa – anticipata da Emanuele Rigano su Gazzetta del Sud – che riguarda il possibile arrivo di Barosi in giallorosso con Curtosi pronto al ritorno al Sant’Agata. Domenica sarà il giorno decisivo. Intanto, il lituano sarà in porta e davanti a lui dovrebbe esserci la stessa linea vista al Pinto con Lia e Ingrosso laterali più Marino e Dumbravanu coppia centrale. A proposito, nulla da fare per Benedetti dell’Avellino che vorrebbe avvicinarsi a casa (nato a Torino), ma trattative in corso con almeno altri due profili. In mediana Buchel sarà il regista, Crimi e Petrucci dovrebbero affiancarlo; col capitano che lascerebbe così la trequarti a Tordini. L’ex Lecco è uno dei desiderata di Banchieri, su di lui ricadono parecchie aspettative da parte del tecnico. In questo caso, finirebbe in panchina Garofalo. Coppia d’attacco… il dubbio c’è. De Sena è sicuro del posto, poi ci sono Luciani e Costantino. Il primo si è allenato tutta la settimana ed è stato provato sempre in coppia con De Sena; l’ex Lucchese però è l’uomo della provvidenza designato. E in una finale di Champions si può rinunciare a un giocatore del genere?
MESSINA (4-3-1-2) Krapikas; Lia, Marino, Dumbravanu, Ingrosso; Petrucci, Buchel, Crimi; Tordini; De Sena, Costantino. All. Banchieri
LATINA (4-2-3-1) Zacchi; Ercolano, Vona, Marenco, Crescenzi; Petermann, Gatto; Ciciretti, Ndoj, Bocic; Ekuban. All. Boscaglia
*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya