Messina-Trapani, conta solo la maglia

Pubblicato il 24 Febbraio 2025 in Primo Piano

L’obiettivo? Il campo. La città? Compatta. Il resto? Spazzatura. La settimana del Messina è stata scandita dal tradimento delle due parti della proprietà, dalla consapevolezza di una penalizzazione di punti e dall’emotiva e travolgente reazione di un’intera città. E contro il Trapani serve vincere.

I FONDI – Di quanto accaduto il 17 febbraio abbiamo detto e scritto. Il mancato pagamento dei contributi condanna i giallorossi ad alcuni punti di penalizzazione. Se queste scadenze federali verranno saldate entro poche ore si potrebbe dimezzare la punizione, ma poco cambierà dal punto di vista etico. A saldare la cifra, infatti, potrebbe essere la città di Messina. I messinesi. Donazioni di privati, di società di altri sport – Akademia Sant’Anna e Messina Volley -, persino di quel Fabrizio Mannino respinto da Sciotto lo scorso anno. Una reazione emotiva, popolare, spinta anche dalla politica con il sindaco Basile e il leader De Luca che hanno voluto mettere i puntini al posto giusto; anche se sono loro quelli che fanno meno fatica a mettersi in contatto con la famiglia Sciotto. Le foto della convention di “Sud chiama Nord” parlano chiaro. Comunque, resta importante il passo avanti e soprattutto il messaggio che se il Messina tornasse nelle mani di Sciotto, sarebbero pronte le strade per condurre ad alternative credibili. Si vedrà, perché l’ex presidente ha deciso di non riscattare l’80% dopo il mancato pagamento della rata del 20 febbraio e pare più avvezzo a strappare, in qualche modo, la cifra pattuita che altro. Ma come? Perché se AAD non è stata capace di pagare 134 mila euro di contributi, come potrebbe dare 2 milioni e mezzo di euro a lui? Boh. Pare tutto un grande disegno (del destino) per spegnere il calcio a Messina. Doudou Cissè chissà dove sia, come Stefano Alaimo che ha saltato una conferenza da lui convocata ed è diventato non rintracciabile. Un segnale è arrivato nella tarda mattina di domenica, puntualmente intercettato da Antonio Sangiorgi per Rtp, con il piccolo rumors che i fondi siano stati sbloccati. Ma che storia è? AAD vorrebbe far passare il messaggio che il mancato pagamento sia stato frutto di un blocco del conto bancario da parte del Tribunale di Gand per motivazioni legate al caso Deinze. Di grazia, quando ha saputo della cosa AAD Invest? Il 17 febbraio pomeriggio? Eh sì, scherziamo un po’, ma è una domanda lecita. Dato che AAD dovrebbe liquidare Sciotto con 2,5 milioni, sarebbe bastato aggiungere le cifre della scadenza di febbraio e confessare a Sciotto che quella tagliola non avrebbero potuto evitarla da soli. Insomma, in una parola: chiarezza. “I conti sono bloccati, a febbraio paga tu e alziamo la cifra di acquisto”, una frase del genere e non ci sarebbero stati problemi. Almeno di facciata, di comunicazione. Poi, sarebbero stati fatti loro, ma il Messina sarebbe uscito candido. Non è successo, forse non sarebbe potuto succedere e ci diranno che è una cosa complicata, e blablabla.

IL CAMPO – Comunque, i soldi sta provando a metterli la città. Cercare di edulcorare la penalizzazione diventa fondamentale, anche perché sarà un finale di stagione particolare: Turris e Taranto sono vicinissime dall’essere estromesse, per il Messina significa perdere 9 punti. Per il Latina 7, la Casertana 10 e così via a seconda dei punti fatti contro le due estromesse. Ma sarà una classifica diversa, quindi i giallorossi dovranno inseguire con una strada ancora più lunga. Certo, ormai è credibile che il Messina per salvarsi dovrà passare dai playout. Meglio essere realisti, ma la priorità è fare punti. A cominciare dal Trapani, un avversario difficile ma discontinuo. Poco importa, perché la squadra di Banchieri deve farne più possibili e poi fare la conta alla fine. L’avversario pesa il giusto, non c’è tempo e spazio per fare calcoli. La squadra di Torrente arriva a Messina per restare attaccato al treno dei playoff da fare in buona posizione, ha grande qualità ma è stata capace di strafalcioni incredibili. Banchieri non recupera Chiarella e perde anche Lia, così la formazione titolare non nasce da molti dubbi o ballottaggi. A sinistra Ingrosso è favorito su Haveri, in avanti Vicario sembra aver superato Tordini per supportare Costantino e De Sena. Vincere diventa, più che mai, l’unica cosa che conta: per sé stessi, per la classifica, per una città che non vuole morire in silenzio.

MESSINA (4-3-1-2) Krapikas; Gyamfi, Gelli, Dumbravanu, Ingrosso; Garofalo, Buchel, Crimi; Vicario; De Sena, Costantino. All. Banchieri

TRAPANI (4-3-3) Barosi; Zappella, Silvestri, Celiento, Liotti; Toscano, Segberg, Verna; Ciuferri, Ongaro, Piovanello. All. Torrente

*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya

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