Messina, Tordini e Luciani stendono la Juve NG: playout contro il Foggia

Pubblicato il 27 Aprile 2025 in Primo Piano

Rosso a Gil, poi il gran gol di Tordini e la zuccata del solito Luciani. Primo tempo decisivo per il Messina che piega la Juve NG – che chiude in 9 – e strappa un posto ai playout dove incontrerà il Foggia, fermato sul pari a Picerno.

ROSSO E DOMINIO – La svolta del match? Il rosso a Gil. Il difensore bianconero tocca corto verso Garofani, capisce tutto Petrucci che prende tempo e palla costringendo alla trattenuta il centrale di Brambilla. Espulsione che capovolge la trama di una partita che fino a quel momento era stata equilibrata. Anzi, la Juve NG aveva anche punzecchiato la difesa giallorossa con Pietrelli e Guerra. Una dichiarazione di intenti che viene presto ritirata, con le linee più serrate e basse e il Messina a prendere campo. Gatto sceglie di confermare l’11 di Foggia e anche le trame sono simili: Garofalo è una spina nel fianco, mentre dall’altra Tordini cerca spazio per calciare. L’inferiorità spegne i bianconeri che devono anche riorganizzarsi e ritrovare le misure per coprirsi al meglio. Il vantaggio è nell’aria, nonostante sia evidente che i giallorossi non vogliano forzare le giocate. Ci pensa Tordini a rasserenare e poi esaltare l’intero San Filippo: palla lunga verso Luciani che viene respinta verso il limite, dove Tordini controlla di interno e calcia a seguire trovando l’incrocio vincente a fil di palo. Partita sbloccata e umore a mille per i giallorossi, che ora possono accelerare per chiudere i conti. Sulla scena ancora Garofalo – dopo la grande prova dello Zaccheria -, il numero 4 fa il solco sulla corsia destra e colleziona cross pericolosi. Un paio sono leggermente imprecisi, poi arriva quello col contagiri sulla testa di Luciani – bravissimo a liberarsi di Turco – che buca ancora Garofani. Dominio e tris che potrebbe arrivare ancora dai piedi ispirati di Garofalo che pesca Crimi in mezzo all’area: mezza sforbiciata che non trova potenza. Attenzione, però, perché i giovani bianconeri hanno comunque qualità e vanno rispettati. Non come quando Lia si attarda a rientrare aprendo lo spazio ad Amaradio, il destro di Anghelé – susseguente – gira ma non troppo. Finale di gestione, ma sempre con in testa l’idea di andare in gol. Luciani troverebbe anche il tris, ma parte prima ed è offside. Stessa sorte, poco dopo, per Garofalo. La Casertana sta vincendo a Trapani, il Foggia pareggiando a Picerno. Ai conti ci penseremo alla fine. Riposo.

PAURA – Fuori Anghelè, dentro Comenencia per un Brambilla alla ricerca di un nuovo equilibrio dopo il rosso a Gil e l’assolo giallorosso della prima frazione. Una mossa che pare funzionare, perché il Messina approccia con meno intensità e i bianconeri accorciano: tiro da fuori di Puczka, respinta di Krapikas e pallone a Guerra – da valutare la sua posizione -, cross per Amaradio che insacca di testa da zero metri. Proteste per un paio di posizioni dubbie ma per Andreano e il collaboratore è tutto buono. Sveglia che suona in casa Messina, così sull’asse Petrucci-Garofalo arriva l’occasione per allungare ma Garofani è attento. Schema ormai classico quello del binario destro, stavolta è la sovrapposizione di Lia a tornare utile per servire Luciani che, però, non trova una conclusione pulita. Due lampi, ma l’atteggiamento generale del Messina è mutato in negativo perché la Juve NG ha preso campo e fiducia mentre i giallorossi sembrano voler gestire. Anche se la linea mediana pare fin troppo bassa. Serve scuotersi. La Juve NG, però, non può tenere ritmi troppi elevati vista l’inferiorità; così il Messina può tornare a prendere campo e tenta anche di fare tris: grande imbucata di Buchel per Gyamfi che calcia forte trovando Garofani, sulla respinta Garofalo calcia debolmente. Azione che diventa campo minato perché si fermano sia Gyamfi che Lia: al loro posto Haveri – che si adatta a destra – e Marino con Dumbravanu che va a sinistra. Match che pare spegnersi, dagli altri campi la notizia resta quella che il Foggia pareggia a Picerno e pare la candidata per i playout. Fuori Luciani e Tordini, campo per Costantino e De Sena. Scala nel ruolo di terzino Garofalo, passa a sinistra Haveri e si chiude con la difesa a cinque. Brutto questo secondo, occorre essere onesti; cattiva gestione emotiva della rete subita e partita che resta in bilico fino alla fine. Una boccata d’aria arriva quando Costantino scappa via a Citi e viene steso tra il limite e l’interno dell’area: per Andreano è fuori e rosso per il difensore. Juve NG che chiude in 9 e partita che sostanzialmente non ha più nulla da raccontare. La Casertana sbanca Trapani ed è salva, il Foggia chiude 0-0 a Picerno e sarà l’avversario del Messina ai playout. I giallorossi chiudono a 25, i rossoneri a 31. Andata sabato 10 maggio al San Filippo, ritorno sabato 17 maggio allo Zaccheria. In caso di parità al termine delle due sfide sarebbe salvo il Foggia per il miglior piazzamento.

MESSINA – JUVE NG 2-1

MARCATORI Tordini (M) al 22′, Luciani (M) al 27′ p.t.; Amaradio (J) al 4′ s.t.

MESSINA (4-3-3) Krapikas; Lia (dal 30′ s.t. Haveri), Gelli, Dumbravanu, Gyamfi (dal 30′ s.t. Marino); Petrucci (dal 25′ s.t. Pedicillo), Buchel, Crimi; Garofalo, Luciani (dal 39′ s.t. Costantino), Tordini (dal 39′ s.t. De Sena). (Curtosi, Chiarella, Mameli, Vicario, Anzelmo, Morichelli, Dell’Aquila). All. Gatto

JUVE NG (3-4-2-1) Garofani; Turco, Citi, Gil; Pietrelli (dal 28′ s.t. Cudrig), Faticanti, Owusu (dal 40′ s.t. Papadopoulos), Puczka; Amaradio (dal 18′ s.t. Deme), Anghelè (dal 1′ s.t. Comenencia); Guerra (dal 18′ s.t. Mancini). (Scaglia, Daffara, Macca, Villa, Deme, Quattrocchi, Semedo). All. Brambilla

ARBITRO Andreano di Prato

NOTE Spettatori 6900. Espulsi al 13′ p.t. Gil per fallo in chiara occasione da rete, al 44′ s.t. Citi per fallo in chiara occasione da rete. Ammonito Lia. Corner 7-3. Recupero 2′ e 7′.

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