Ce ne ricorderemo di questa gara, parafrasando Villiers de L’Isle-Adam. Pietra tombale per mille voci discordanti, felice conclusione del periodo più opaco dell’intero campionato del Messina. Contro il Foggia un coro unanime, dai guantoni di Berardi alle diagonali di Tavares passando per gli assist di Giorgione: i gol di difensori e centrocampisti in questo senso sono un semplice dettaglio, la determinazione messa in campo ha esaltato un gruppo compatto in tutte le sue componenti. A Rieti contavano solo i tre punti, contro i pugliesi Raffaele Di Napoli (voto 7) ha dimostrato come dalla sofferenza possa nascere un gioco per lunghi tratti spettacolare: ordine e dinamismo possono coincidere rendendo vincente ogni sacrificio. Le motivazioni prima di tutto, nessun contraccolpo nel gruppo per il doloroso passaggio di consegne in panchina.
Berardi 7,5: strepitoso su Iemmello e Arcidiacono, trasmette sicurezza all’intera retroguardia riassestandosi sugli standard di rendimento di inizio stagione. Le sue parate, forse ancor più dei gol realizzati dai compagni, esaltano il pubblico per un ritrovato e generalizzato entusiasmo.
Ionut 7: rivelazione assoluta, il terzino rumeno bissa la prodezza realizzata a Rieti con un bolide che non lascia scampo all’incolpevole Micale. Non esita ad usare le maniere forti in difesa per fermare le articolate (e spesso stucchevoli) avanzate degli esterni pugliesi. (dal 39′ s.t. Mileto sv)
Martinelli 6,5: un errore evidente in occasione del provvisorio pari di Iemmello prima del riscatto con la firma del primo gol in giallorosso. Sicuro in marcatura, guida con saggezza la difesa nei momenti di maggiore difficoltà.
De Vito 6,5: nessuna sbavatura per l’ex avellinese, sempre rapido di pensiero quando è il momento di far ripartire l’azione.
Zanini 6: la sua duttilità tattica lo rende un jolly irrinunciabile nello scacchiere del tecnico. Prestazione di lotta senza acuti particolari.
Giorgione 7,5: monumentale. Due assist, corsa, sacrificio e l’impressione di essere un leader in ogni frangente, dal riscaldamento alla sala stampa. Solo di passaggio in Lega Pro.
Baccolo 6,5: aperture interessanti e tanti palloni smistati con inconsueta rapidità nella migliore prova del suo campionato.
Fornito 7: elogio della saggezza. Collabora silenziosamente alla manovra ritagliandosi un ruolo da protagonista con lo splendido gol finale. Vale il discorso fatto per Giorgione: destinato ad una lunga carriera nelle categorie superiori.
Gustavo 6: prima a destra, poi falso nueve, tra le linee e in mediana. L’applicazione tattica pretesa dal tecnico limita la sua possibilità di colpire, il colpo di genio, tuttavia, è spendibile per il brasiliano in ogni zona del campo. (dal 32′ s.t. Barilaro sv)
Scardina 6: sufficienza di stima per il grande lavoro svolto in solitaria contro l’intera difesa pugliese. Imperdonabili alcuni evidenti errori sottoporta. (dal 41′ s.t. Gi. Russo sv)
Tavares 7,5: il pubblico del San Filippo scopre nel portoghese un difensore arcigno e determinato a non cedere un millimetro sulle folate di Angelo. Riduttivo parlare solamente di sacrificio: la voglia messa in campo fino al 90′ dimostra come l’ex anconetano sia pronto a programmare in riva allo Stretto progetti più ambiziosi della semplice salvezza.
* foto di Giovanni Mazzullo