Non serve scomodare il sogno di una notte di mezza estate di scespiriana memoria per raccontare l’esordio ufficiale in Tim Cup di un Messina assoluto padrone del campo al Franchi di Siena: Pozzebon e Ciccone risolvono la pratica già a metà della prima frazione, il resto è accademia per accendere le fantasie dei tifosi nella settimana che condurrà alla sfida con la SPAL.
UNA PURA FORMALITÀ – Bertotto squalificato, in panchina va il secondo Bazeu: Messina schierato con il consueto 4-3-3 con Ionut spostato a sinistra e De Vito nel ruolo di play difensivo; Baldassin unica novità rispetto alla passata stagione sulla linea mediana. In avanti spazio al rinnovato tridente composto dalle ali Ciccone e Milinkovic in supporto della boa Pozzebon. Il Siena di Colella ha poco da chiedere alla gara se non una prestazione onorevole: primo scambio di sguardi per molti, tecnico appena insediato, mercato aperto fino a qualche ora prima della gara. Pozzebon sblocca il match dopo poco meno di un quarto d’ora: palombella maligna dalla lunga distanza che mette fuori causa l’inesperto Biagiotti, il Messina traduce sul tabellino la netta superiorità mostrata sul rettangolo verde. Reazione toscana con Firenze (ottimo Russo in respinta), poi il raddoppio giallorosso firmato da Ciccone con un preciso diagonale sul palo più lontano. Il Siena prova a dimezzare le distanze con Gentile, ma Russo con la complicità del palo sventa la minaccia a pochi giri di lancette dal duplice fischio di Paolini.
ESERCIZI DI STILE – Il Messina mostra gioco ed idee: possesso palla elegante, brillanti incursioni a firma Giorgione e Baldassin, ripartenze rapide ed efficaci. Contro un Siena ancora sperimentale, l’occasione per mettere in pratica gli schemi provati nelle lunghe giornate di ritiro offre spunti leggermente più interessanti delle solite trite considerazioni sul calcio d’agosto. L’esempio è il tris siglato da Ciccone, con un contropiede che parte da un corner senese e si conclude con l’assist a porta vuota di Milinkovic all’ex Cremonese: in mezzo una serpentina ubriacante per il serbo che supera in velocità l’inerme difesa toscana con il cinismo dei giorni migliori. Giorgione giganteggia in mezzo, Bazeu prova anche Musacci e Ferri: testa alla SPAL, la pratica Siena è già archiviata.
SIENA 0
MESSINA 3
MARCATORI Pozzebon al 12′, Ciccone al 29′ p.t.; Ciccone al 12′ s.t.
SIENA (3-5-2) Biagiotti; Bordi, Ghinassi, Panariello; Grillo (dal 15′ s.t. Rondanini), Guerri, Gentile, Castiglia, Masullo (dal 36′ s.t. D’Ambrosio); Mendicino, Firenze (dal 25′ s.t. Ventre). (Sanfilippo, Venuto, Silvestri, Saric, Opiela, Romagnoli, Guglielmi, Dinelli, De Feo) All. Colella
MESSINA (4-3-3) Russo; Mileto, Burzigotti, De Vito, Ionut; Baldassin, Bramati (dal 25′ s.t. Musacci), Giorgione; Ciccone (dal 31′ s.t. Ferri), Pozzebon (dal 40′ s.t. Ricozzi), Milinkovic. (Dini, Fiumara, Bossa, Longo, Brunelli) All. Claudio Bazeu (Bertotto squalificato)
ARBITRO Paolini di Ascoli Piceno
NOTE Ammoniti Pozzebon, Panariello (S), Gentile (S), Rondanini (S). Corner 3-2. Recupero 0′ e 4′