Lecce, aggancio in vetta. Matera beffato da una zampata di Mazzeo

Pubblicato il 2 Ottobre 2016 in Punto C

Settimo turno del Girone C della Lega Pro che regala forti emozioni. La capolista Foggia viene agganciata dal Lecce che passa col risultato minimo sulla Reggina. I rossoneri impattano sul difficile campo del Matera con un gol nel finale di Mazzeo. Ottima prestazione della Juve Stabia: stesa con un secco 3-0 la Vibonese. Tiene la scia il Cosenza che vince in pieno recupero sul Francavilla, con finale infuocato. Senza reti ben tre sfide, delude ancora il Catania di Pino Rigoli. Pesantissima vittoria della Paganese sul campo del Messina.

AKRAGAS – CATANZARO 0-0

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Doveva fermare l’emorragia di sconfitte la squadra di Mario Somma, ad Agrigento il suo Catanzaro non va oltre uno scialbo pareggio. I padroni di casa faticano a costruire, lasciando quasi subito il pallino del gioco agli avversari. Le occasioni latitano, e quando Giovinco spreca una doppia chance a metà ripresa ecco nascere il grande rammarico dei giallorossi.

MELFI – SIRACUSA 2-2

De Vena al 20′ p.t e al 29′ s.t.

Catania al 12′ s.t.

Dezai al 43′ s.t.

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Finale drammatico per il Melfi del neo tecnico Bitetto, quando sembra arrivare una vittoria meritata ecco il pari firmato Dezai. Vantaggio lucano nel primo con De Vena, bravo l’ex Aversa Normanna ad anticipare tutti su cross di Esposito. Il Melfi prova a chiudere la partita, il Siracusa resiste e trova il pari: Turati fa la torre per Catania che batte Gragnaniello. Lucani che non vogliono accontentarsi, ancora De Vena diventa imprendibile per la difesa siciliana e Santurro è battuto ancora. Nel finale il Melfi prova ad alzare il muro, il Siracusa cerca la palla della disperazione, che arriva: Scardina spizza per Dezai, tocco ravvicinato facile e partita chiusa.

MESSINA – PAGANESE 0-2

Deli al 27′ p.t.

Longo al 38′ s.t.

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Pessima prestazione degli uomini di Marra che crollano in casa contro una buona Paganese. Apre le danze Deli dopo uno scambio ravvicinato con Reginaldo. La reazione del Messina è inesistente, nel finale raddoppia Longo in contropiede. (Messina, nessuna idea: resiste il tabù Paganese).

MATERA – FOGGIA 1-1

Armellino (M) al 42′ p.t.

Mazzeo (F) al 42′ s.t.

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Beffato il Matera, un gol di Mazzeo a pochi minuti dalla fine salva un Foggia meno brillante del solito. Primo tempo di marca lucana, coronato dalla rete di Armellino bravo a farsi trovare pronto dopo la sponda di Iannini. Nella ripresa Stroppa prova a rivoluzionare i suoi, Padovan e Letizia cercano di mettere linfa nuova nel gioco rossonero. Il Matera contiene e riparte, Auteri perde già nel primo tempo Mattera e bomber Infantino e prova a portare a casa la vittoria che riaprirebbe il discorso promozione diretta per i suoi. Nel finale la beffa: Agnelli calcia da fuori, Bifulco respinge malissimo e per Mazzeo è facile mettere tutto in parità. Primo del triplice fischio espulso Loiacono per doppia ammonizione.

MONOPOLI – FONDI 1-0

Montini al 35′ p.t.

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Un tocco ravvicinato di Montini su cross di Pinto decide la gara tra i pugliesi ed il Fondi, regalando al Monopoli la prima vittoria interna stagionale. Dominio degli uomini di Zanin che sono gli unici a rendersi pericolosi: Genchi nella prima frazione e Balestrero nella seconda sono i grandi protagonisti; il Fondi non crea praticamente nulla e non può recriminare. Nel finale espulso Bombagi per doppia ammonizione.

CASERTANA – FIDELIS ANDRIA

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Zero gol e zero emozioni al Pinto di Caserta dove i padroni di casa non impensieriscono quasi mai la Fidelis Andria. Pugliesi che ci provano col solo Piccinni, ma Ginestra è bravissimo nel fermare le conclusioni dalla distanza del centrocampista di Favarin. Per la Casertana tanta fatica e pochissime occasioni, il pareggio è il risultato naturale.

COSENZA – FRANCAVILLA 1-0

Gambino al 47′ s.t.

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Finale folle al Marulla di Cosenza dove i padroni di casa trovano una vittoria pesantissima. Decide un colpo di testa di Gambino ad inizio recupero, poi è il caos: il signor Detta concede un calcio di rigore per il Francavilla dopo un fallo in mischia. Viene anche cacciato Corsi, nel frattempo il primo assistente richiama l’attenzione dell’arbitro. Si torna indietro, un fuorigioco annulla l’azione e tutto viene cancellato. Corsi rientra e si riparte con una punizione per i calabresi, il tecnico dei pugliesi Calabro protesta vivacemente per la farsa andata in scena, espulso. Si gioca oltre il novantottesimo, la squadra di Roselli porta a casa tre punti pesantissimi.

JUVE STABIA – VIBONESE 3-0

Ripa al 19′ p.t., al 41′ s.t. e al 49′ s.t. su calcio di rigore

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C’è un solo grande protagonista nella vittoria della Juve Stabia sulla Vibonese. Con un tripletta Ripa stende i calabresi e lancia la squadra di Fontana a ridosso delle primissime. Due colpi di testa e un calcio di rigore per mettere la firma su una gara che la Juve Stabia domina agevolmente. La Vibonese prova a contenere ma senza successo, quando Sandomenico pesca Ripa il muro crolla. Nella ripresa ancora una zuccata su assist di Liviero, nel finale Kanoute conquista un rigore e il numero 29 fa tripletta.

LECCE – REGGINA 1-0

Caturano al 3′ s.t.

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La Reggina gioca e il Lecce vince. Buonissima prestazione degli uomini di Zeman che al Via del Mare meriterebbero di più anche di un pari, i salentini sono sorpresi dall’atteggiamento propositivo dei calabresi e non riescono a imporre il proprio gioco. Quello che manca agli amaranto è la fase di finalizzazione, tanta creazione ma poche conclusioni. Più cinico il Lecce, ad inizio ripresa Caturano ribadisce in rete una punizione di Lepore respinta non perfettamente da Sala. Dopo lo svantaggio la Reggina perde di brio, ci prova il solo Coralli ma senza successo.

TARANTO – CATANIA 0-0

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Non decolla il Catania di Pino Rigoli, a Taranto poco gioco e qualche occasione più frutto del caso che altro. La più ghiotta arriva in pieno recupero: Biagianti lavora da torre, Russotto si ritrova solo davanti a Maurantonio ma mette a lato. In precedenza ci prova Di Grazia in paio di circostanze, il Taranto regge. I pugliesi non ci provano praticamente mai, il Catania non sfonda e torna a casa con un deludente pari.

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