Tattica
Messina-Akragas, l’autista del pullman
Il migliore in campo di Messina-Akragas? Lello Di Napoli. Studio attento dell’avversario, preparazione meticolosa della sfida e sfruttamento massimo delle armi a disposizione.
Il migliore in campo di Messina-Akragas? Lello Di Napoli. Studio attento dell’avversario, preparazione meticolosa della sfida e sfruttamento massimo delle armi a disposizione.
“A calcio si gioca in due”. A cinque mesi di distanza, dopo mille traversie, un cambio societario, marce pacifiche e finestre di mercato, il refrain dell’incrocio tra Messina e Akragas non cambia di una virgola
“Un punto che fa classifica, sono contento solo per il risultato”. Ex della partita, il tecnico agrigentino Raffaele Di Napoli è soddisfatto a metà dalla prova della sua squadra: dura legge degli scontri diretti, il risultato prima di tutto.
Esseneto amaro per Pino Rigoli: il suo ritorno ad Agrigento è bagnato dalla seconda sconfitta stagionale contro la sua ex squadra. Il vantaggio di Mazzarani è un’illusione che non incanta, l’Akragas si dimostra una squadra vera pur imbottita di giovani e rincalzi.
Cristiano Lucarelli si siede sulla panchina del Messina a poche ore da un esordio in Coppa Italia che non scalda i cuori, a farlo è immediatamente il suo approccio a squadra e pubblico. Arriva una vittoria che verrà replicata nella sfida, ben più importante contro la Casertana.
“Avrei preferito vendere l’anima al diavolo pur di riuscire a segnare sotto il settore dei nostri tifosi e vincere la partita. Questa gente se lo merita”.
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