
Primo Piano
Messina-Francavilla, la Torre di Babele
La lunga transizione dalle scelte estive alla rivoluzione di fine agosto offre tutti i suoi frutti acerbi
La lunga transizione dalle scelte estive alla rivoluzione di fine agosto offre tutti i suoi frutti acerbi
“Abbiamo concesso poco o nulla ad una squadra forte, ordinata ed esperta in ogni reparto: il Francavilla è una matricola solo nominalmente, sapevamo di andare incontro ad una gara così dura”.
“Non abbiamo saputo gestire l’euforia”, così Sasà Marra si prende le responsabilità per la sconfitta nel derby contro la Reggina. La sbornia post Siracusa ha dato alla testa ad un gruppo giovane e, probabilmente, ancora poco maturo per impegni così importanti.
Nel presentare questa sfida avevamo fatto una premessa importante: non conteranno nulla tecnica, tattica e valore. Quello che farà vincere il derby sarà l’approccio mentale.
Revival anni ’70 in un derby mutilato dall’assenza dei tifosi ospiti: agonismo esasperato, marcature strette, errori individuali, pressione ambientale, schermaglie dialettiche; elenco lungo per una gara povera di veri contenuti tecnico-tattici, a sfidasi due compagini imperfette, esaltate o annichilite unicamente da un’estenuante battaglia di nervi che nulla regala allo spettacolo.
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