Uno dei leader dello spogliatoio di Cristiano Lucarelli, a Messina per il secondo anno consecutivo e tra i migliori dell’intera stagione. Andrea De Vito, terzino sinistro che abbina classe e sostanza: la sua assenza contro il Melfi è pesata in maniera decisiva sopratutto alla luce dell’ottima prova fornita nella vittoria del Via del Mare di Lecce. Tre punti, quelli conquistati in Salento, che hanno rasserenato un ambiente abbattuto dalla sconfitta contro il Melfi. Domenica al Franco Scoglio arriva un Cosenza già qualificato ai prossimi playoff, avversario che il Messina non può correre il rischio di sottovalutare o credere poco motivato: “Una squadra piena di entusiasmo che vorrà migliorare il piazzamento in classifica. Non esistono partite facili in questo girone. Contro il Melfi era facile pensare che sarebbe arrivata una vittoria e che Lecce sarebbe stata ostica, il calcio è così e non si può considerare scontata nessuna partita”. Una vittoria contro i calabresi, incrociata con risultati negativi di Akragas e Monopoli potrebbe dare al Messina l’aritmetica salvezza: “Inutile fare calcoli al momento, sappiamo bene che la salvezza dipende solo da noi, daremo il massimo e alla fine della partita guarderemo cosa avranno fatto le nostre avversarie. In questo finale di stagione la quota salvezza si è alzata, una cosa che mi aspettavo perché a parte Foggia, Lecce e Matera tutte le squadre sono sullo stesso livello ed una volta venute meno le motivazioni di alcune formazioni di metà classifica è stato fisiologico per loro perdere qualche punto”. A Lecce è tornato tra i titolari in maniera decisiva Valerio Anastasi, un’assenza pesantissima nelle partite precedenti: “Un calciatore come lui è sempre importante. Non c’è solo il gol nelle sue partite. Aiuta in maniera importantissima in fase difensiva ed è un punto di riferimento quando dobbiamo ripartire. È mancato in match delicati, inutile guardare indietro però, pensiamo solo alle prossime due sfide”.
PASSATO E FUTURO – Una classifica, quella giallorossa, che rischia di rimanere in bilico fino all’ultimo minuto della stagione regolare. Un passaggio di proprietà rallentato rischia di condizionare il finale di stagione a causa dei punti di penalizzazione in arrivo, un passato che ha lasciato strascichi non solo burocratici ma anche sul campo: “Inutile pensare a cosa sarebbe potuto essere, anche se ammetto che anche io penso spesso a che tipo di campionato avremmo potuto fare senza tutti i problemi passati. La nuova proprietà ha portato un modo nuovo di fare calcio, quello giusto. Adesso dobbiamo solo pensare a lavorare e preparare al meglio la partita, da giocatore devo guardare la realtà con la consapevolezza che andiamo a giocarci il futuro”. Il destino sportivo del Messina dipenderà dalle prossime due giornate di campionato, quello di Andrea De Vito invece non è ancora al centro dei suoi pensieri: “Non mi sono incontrato con il direttore per parlare di contratti o altro. Penso solo alla salvezza del Messina, per me è questa la cosa più importante. Una volta terminata la stagione ci sederemo per un confronto”. Infine un passaggio sul futuro del calcio di Lega Pro e la proposta di diminuzione del numero di over: “Non chiedono mai un parere a noi calciatori, io sono contrario sopratutto per piazze ambiziose come Messina. Nella vita deve prevalere la meritocrazia, se in Serie A ci sono ragazzi del ’94 o del ’95 significa che lo meritano e sono più bravi di me. Allo stesso modo credo che debba essere in Lega Pro, nessuno deve giocare per una questione anagrafica”.