Primo Piano
Messina, la verità sta nel mezzo
Tre nomi: Giorgione, Baccolo e Fornito. Nessuno di questi è un autentico fuoriclasse; difficile, tuttavia, poter parlare di semplici mestieranti di categoria.
Tre nomi: Giorgione, Baccolo e Fornito. Nessuno di questi è un autentico fuoriclasse; difficile, tuttavia, poter parlare di semplici mestieranti di categoria.
Un tempo da vittima sacrificale, poi una timida reazione: è più utile salvare la dignità, gli obiettivi possono sempre cambiare in corso d’opera. Singolare, tuttavia, una considerazione del genere per una squadra che punta dichiaratamente al quarto posto.
Non ingannino le assenze di Rea e Palumbo. Berardi tra i pali, Mileto e De Vito sulle corsie esterne, Musacci in cabina di regia, Mancini tra le linee, Pozzebon e Milinkovic in avanti: questa la formazione tipo del Messina partorita sotto le varie indicazioni di Bertotto, Tosto, Leonardo e Stracuzzi.
Nessun commento sulla precedente alla guida del Messina: Gianluca Grassadonia pensa esclusivamente al cammino della sua Paganese, in ripresa dopo le vicissitudini di inizio campionato.
“Un inizio incoraggiante, poi ci si siamo smarriti tradendo tutto quello che avevamo studiato durante la settimana”. Mantiene il suo consueto aplomb il tecnico del Messina Sasà Marra: la Paganese passa con merito al San Filippo, inutile accampare alibi pretestuosi.
Ancora una volta il Messina si scontra sul muro della Paganese: solita storia, la vittoria contro gli azzurrostellati resta un tabù.
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