Nessuna partita non può essere vinta. Il Messina che viaggia alla volta di Avellino arriva forte di quattro risultati utili e una classifica più corta verso l’alto che verso il basso. Sullo sfondo Sorrento e Giugliano, prima un Avellino che pare ostacolo difficile da superare, ma nessuna partita è persa in partenza.
PROVARCI SEMPRE – E, allora, quella del Partenio pare la classica sfida jolly. Il tipico incrocio il cui esito potrà essere accettato qualunque esso sia. Solo sulla carta però, perché nel calcio non esistono finali scontati. La squadra di Modica arriva con il morale a mille e una ritrovata verve tecnica. Le vittorie contro Casertana, Taranto e Virtus Francavilla sono state di sostanza e qualità. Come il pari di Torre del Greco. Tutti sintomi di una squadra solida e capace di affrontare senza timore ogni avversario. L’Avellino è tra quelli più difficili e la tentazione di puntare il mirino con maggiore convinzione su sfide come quelle con Sorrento e Giugliano potrebbe esistere. Anche per classifica, dato che le due campane sono rivali dirette per la zona playoff. Parola sempre stata tabù per due anni e mezzo, ma diventata meno opaca nelle ultime settimane. Certo, basta un attimo per farsi risucchiare dalla zona bassa ma più che il quintultimo posto va guardata la distanza dal penultimo. Ampia. Allora, per un paio di settimane sarebbe meglio farsi spingere dalla voglia di sognare. Per farlo, però, occorre trattare quella contro l’Avellino come una partita in cui poter fare risultato. La squadra di Pazienza è tra le migliori del girone, nonostante un cammino rimasto altalenante al netto della forza di una rosa migliorata nel mercato di gennaio. Cammino interno deludente, però, dato che gli irpini non vincono al Partenio dal 25 ottobre. Notizia che diventa buona o cattiva a seconda dei punti di vista. Cambia poco. Il Messina arriva con maggiore leggerezza, meno responsabilità di classifica e la spinta di una rosa capace di ritagliarsi spazio e momenti chiave in ogni suo protagonista. Lo dice il dominio tecnico di Emmausso, ma anche la frizzante vivacità di Rosafio e Zunno quanto la spericolata facilità con cui Frisenna ha deciso il match contro la Virtus. La lista potrebbe allungarsi, sempre carica di tanti nomi che stanno incidendo sul cammino del Messina. Prima o poi tocca a tutti prendersi la copertina, e questo resta un grande merito di Giacomo Modica. Che su questa copertina resta sfondo incancellabile.
DIFESA QUASI OBBLIGATA – A proposito di singoli: out Polito per un fastidio al tendine d’Achille e Pacciardi per un problema alla schiena. Squalificato Salvo dopo il calcetto contro la Virtus: per lui 3 giornate e un ricorso presentato dalla società. Si vedrà. Fuori mezza difesa quindi, così Modica avrà poco margine per scegliere. In porta torna Fumagalli, come Ortisi sulla sinistra. A destra ci sarà Lia, in mezzo Manetta e Dumbravanu non hanno alternativa se non l’arretramento di Franco. Difficile, anche perché l’ex Lucchese è l’uomo dell’equilibrio in mezzo al campo. Con lui Frisenna più di Firenze, ma il ballottaggio è aperto anche se la questione minutaggio favorisce il primo. Sulla trequarti Rosafio, Emmausso e Zunno restano i grandi favoriti per partire dall’inizio, con Ragusa che pare l’opzione in corsa. Per il ruolo di prima punta il prescelto pare essere Plescia, ma Luciani attende di scoprire gli incastri under. Come detto, infatti, Frisenna è favorito per la questione minutaggio, ma se Modica dovesse preferirgli Firenze ecco che, allora, toccherebbe a Luciani con Plescia in panca. Nell’Avellino, invece, l’unico assente è Varela, mentre le condizioni non ottimali di Ricciardi lanciano Cancellotti verso una maglia da titolare. In mezzo al campo Rocca prova a insidiare Palmiero, in attacco Patierno – preferito a Gori – dovrebbe far coppia con Sgarbi.
AVELLINO (3-5-2) Ghidotti; Rigione, Cionek, Frascatore; Cancellotti, Armellino, Palmiero, De Cristofaro, Tito; Patierno, Sgarbi. All. Pazienza
MESSINA (4-2-3-1) Fumagalli; Lia, Manetta, Dumbravanu, Ortisi; Frisenna, Franco; Rosafio, Emmausso, Zunno; Plescia. All. Modica
foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya