Bari-Messina, mai rinunciare a provarci

Pubblicato il 6 Febbraio 2022 in Primo Piano

Nulla da perdere? Non proprio, perché quando hai bisogno di punti conta meno chi ti trovi di fronte. Il Messina impegnato in casa della capolista Bari ha tutti i pronostici contro, una differenza evidente, ma nel calcio il verdetto resta esclusiva del campo. Provarci sempre diventa, allora, un obbligo.

NUOVA MENTALITÀ – Il secondo tempo di Palermo ha detto una grande verità ai giallorossi: le partite vanno aggredite, giocate e difendersi con terrore non paga. Era quasi scontato, un non segreto che, però, in casa Messina sembrava non interessare. Cambiare è, adesso, logica conseguenza. Poco importa l’avversario, perché Bari o Potenza che sia alla squadra di Raciti servono punti pesanti. Il momento della stagione conta, a giro di boa avvenuto non si possono più pesare come “impossibili” alcune sfide. Quella del San Nicola pare insormontabile, ma Carillo e compagni hanno il bisogno di raccattare punti ovunque. O, almeno, devono provarci. Ecco, il verbo “provare” come nuovo compagno di viaggio. La sensazione di arrendevolezza vista a Torre del Greco o Francavilla rappresenta il punto più basso della stagione, e non tanto per una questione di passivo. Perdere a Bari non sarebbe, certamente, drammatico, anche se si andasse incontro a un altro pesante passivo. Darebbe fastidio, ma sarebbe accettabile di fronte a una prestazione reale e non passiva e impregnata di remissività. La ripresa del Barbera ha detto che il Messina può far male all’avversario, può impensierire e martellare squadre sulla carta più forti. Può farlo grazie a tecnica, coraggio e organizzazione offensiva. No, il Messina non diventerà il Manchester City in un paio di giorni, ma se sarà capace di sfruttare le sue armi – che potrebbero essere anche quelle di un contropiede organizzato e tecnico – potrà dar fastidio anche alla capolista. Il mercato ha dato a Raciti armi importanti, sia dal punto di vista tecnico che dell’esperienza. Una crescita di condizione che andrà accompagnata, ma le soluzioni adesso sembrano esserci. Attendere ancora non servirebbe. Vedere un Messina finalmente bilanciato, finalmente organizzato nelle due fasi, finalmente squadra equilibrata. Arriverà solo alla venticinquesima (ventiquattresima giocata dato che manca ancora il recupero col Monopoli), ma c’è ancora tempo per costruire la salvezza diretta.

DIFESA A QUATTRO – Dubbi? Qualcuno, una buona notizia vista la moria delle settimane precedenti in cui adattare calciatori in ruoli non propri. Il primo riguarda il portiere con Lewandowski che pare potersi giocare l’ultima chance da titolare. In difesa Trasciani parte in vantaggio su Angileri per il ruolo di terzino destro, in una linea finalmente a quattro. Celic – nonostante un piccolo acciacco – dovrebbe far coppia con Carillo, mentre a sinistra ci sarà Fazzi. In mediana l’escluso dovrebbe essere Damian, con Rizzo confermato perno centrale affiancato da Fofana e Marginean. Il rumeno oscillerà tra centrocampo e trequarti, anche per diventare punto di riferimento degli esterni Russo e Gonçalves. Punta centrale Adorante, con Piovaccari pronto a subentrare. Nel Bari non mancano i problemi viste le assenze di Botta, Paponi e Mallamo, per mister Mignani l’unico dubbio, allora, riguarda proprio il ruolo di trequartista. Il tecnico dei pugliesi, però, può pescare da una rosa profondissima, nonostante un mercato di gennaio che ha visto partire profili come Marras finito in Serie B al Crotone. Gli innesti, però, portano i nomi pesantissimi di Maiello e Galano. Sfida di altissimo livello, vero banco di prova per un Messina che non deve dimostrare col risultato, ma con una prestazione credibile, vivace, sfacciata, volenterosa e vogliosa di andare a dar fastidio all’avversario. Provarci, sempre e comunque.

BARI (4-3-1-2) Frattali; Pucino, Celiento, Terranova, Ricci; Maita, Maiello, Scavone; D’Errico; Galano, Antenucci. All. Mignani

MESSINA (4-3-3) Lewandowski; Trasciani, Celic, Carillo, Fazzi; Fofana, Rizzo, Marginean; Russo, Adorante, Gonçalves. All. Raciti

*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale

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