Benevento-Messina, oltre le difficoltà

Pubblicato il 15 Febbraio 2025 in Primo Piano

La sconfitta del Latina in casa del Giugliano rappresenta l’ulteriore spinta per un Messina affamato di punti salvezza. La trasferta di Benevento si complica, maggiormente, vista l’assenza di Buchel ma il match del Vigorito deve essere affrontato con cattiveria agonistica massima e nessun margine di errore.

TESTA E CATTIVERIA – L’infortunio che tiene fuori il centrocampista del Liechtenstein è una di quelle brutte notizie che influenzano umore e possibilità. Dal piede mancino di Buchel, infatti, passano tempi di gioco e allucinazioni da trasformare il realtà. Così è stato con Casertana e Latina, così non è stato contro il Picerno e infatti si è visto il peggior Messina della ridotta era Banchieri. Non c’è tempo per piangersi addosso, perché i giallorossi non hanno possibilità di derogare al fare punti, in serie. La trasferta di Benevento è tra le più complicate – per chiunque – col carico di una squadra ammaccata da un mese in calo e l’esonero di Auteri. Panchina a Pazienza, esordio amaro contro una clamorosa Juve NG – squadra più in forma del momento – e consapevolezza che questo campionato potrebbe prendere un’altra destinazione. Sì, l’Avellino; ma Monopoli e soprattutto Cerignola non scherzano. Quindi, i campani devono vincere per ritrovare sé stessi e Pazienza per giustificare la forte scommessa che Vigorito ha fatto su di lui nonostante il licenziamento di inizio anno subito ad Avellino. Insomma, la salita del Messina è sempre più ripida. La forza dei giallorossi resta la consapevolezza, perché la squadra è conscia di dover compiere un’impresa con pochi eguali. Che potrebbe complicarsi ulteriormente se lunedì il Taranto dovesse bucare l’ennesima scadenza federale – sembra meno in bilico la situazione della Turris -, infatti, se gli ionici non ottempereranno ai pagamenti previsti saranno esclusi dal campionato. Tradotto: il Messina perderebbe 6 punti. Discorso che vale anche per altre, tipo la Casertana, ma che – restando in casa giallorossa – finirebbe per incidere sull’umore di una squadra impegnata a rincorrere. Problemi dell’immediato domani, l’oggi dice che al Vigorito servirà una partita aggressiva dal punto di vista dell’atteggiamento per mandare il messaggio all’avversario che nessuno resta in attesa degli eventi. La partita, come si dice, vorrà farla il Benevento ma il Messina possiede le armi per colpire.

QUESTIONE TATTICA – E come? Partendo da Costantino e De Sena, che come inizio non sarebbe male. Luciani è ancora calciatore da sprazzi: se calcia bene è probabilmente in fuorigioco, se parte col tempo giusto finisce per sparare alto. Normale, perché il ragazzo non ha mai avuto quella continuità necessaria per uscire dall’età acerba. Peccato, per lui, che oggi il Messina non possa permettersi di fare da nave scuola. Certo, il suo contributo serve come quello degli altri. Anzi, la sua testa deve restare accesa sia che parta dall’inizio o che subentri. Perché possiede le caratteristiche per colpire e far male. Deve solo capirlo. Intanto, dovrebbe lasciare spazio ai compagni più esperti. L’assenza di Buchel, però, apre il tema del modulo e delle scelte: partiamo da Krapikas che avrà davanti a sé la solita linea a quattro con Gelli e Dumbravanu in mezzo più Lia – favorito su Gyamfi – e Haveri. In mediana parte il sondaggio: chi in regia? Petrucci. Pare lui l’opzione migliore, perché Anzelmo è peggiorato troppo nel tempo per tornare titolare in una gara del genere. Certo, il ragazzo palermitano sarebbe il più indicato anche per riportare Petrucci sulla trequarti e sfruttare la sua capacità di legare i reparti. Chissà, intanto l’opzione favorita pare essere quella con Petrucci in regia e Tordini – in vantaggio su Vicario – sulla trequarti. Qualche problema anche per Pazienza che deve rinunciare allo squalificato Berra e recupera solo alla fine Oukhadda e Capellini, ma solo il secondo dovrebbe partire titolare. A sinistra Viscardi favorito sull’acciaccato Ferrara, in mediana tornano Viviani e Talia che dovrebbe strappare la titolarità a Prisco e Pinato. In avanti ballottaggio tra Manconi e Perlingieri.

BENEVENTO (4-3-3) Nunziante; Veltri, Tosca, Capellini, Viscardi; Simonetti, Viviani, Talia; Lamesta, Manconi, Lanini. All. Pazienza

MESSINA (4-3-1-2) Krapikas; Lia, Gelli, Dumbravanu, Haveri; Garofalo, Petrucci, Crimi; Tordini; Costantino, De Sena. All. Banchieri

*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya

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