Benevento-Messina: operazione “impresa”

Pubblicato il 10 Marzo 2024 in Primo Piano

Reset. Archiviare quanto accaduto contro il Crotone e reagire. Azioni necessarie per un Messina ancora a caccia di un posto nei prossimi playoff. La trasferta di Benevento è difficilissima, ma i giallorossi hanno dimostrato di essere esperti in imprese lontano da casa.

SEMPRE A CACCIA DI PUNTI – Caserta e Avellino, sempre in Campania ed entrambe da bottino pieno. I precedenti, quindi, sono dalla parte della squadra di Giacomo Modica che, intanto, ha già messo da parte il caos verbale per sottolineare con la matita blu gli errori – gravi – dell’arbitro Nicolini. Le parole del tecnico non volevano essere un tentativo di influenzare il futuro, ma una richiesta precisa di attenzione. Sì, perché quello che è sembrato mancare in alcuni arbitraggi è stato un alto livello di accuratezza. Passare oltre aiuta, perché pensare al campo diventa obbligatorio visto l’impegno immediato. Caserta e Avellino, dicevamo, ma il Benevento sembra in un momento storico diverso rispetto alle due squadre citate. Auteri ha messo la sua esperienza in una rosa fortissima ma discontinua, il mercato ha fatto il resto dato che nessuno si è permesso di sommare calciatori come Lanini e Starita a un attacco già di alto profilo. Risultati utili in serie, nella speranza di accorciare quanto basta per giocarsi lo scontro diretto con la Juve Stabia con la possibilità di toccare la vetta. Difficile, perché la squadra di Pagliuca non sembra cedere il passo. Il Messina ha ben altri obiettivi, ma battaglia in un mischione dove tutte possono fare e perdere punti. Una giornata in meno ma lo stecco distacco, alle viste lo scontro diretto con il Latina ma per giocarlo con maggiore intensità sarebbe ottimale trovare punti al Vigorito. In più, la distanza sulla zona playout autorizza a giocare con leggerezza per provare a dare reale fastidio ai sanniti. Il calendario del Messina è di quelli complicati, con scontri diretti e formazioni a caccia di punti salvezza in avvicinamento. Però, mai come in questo caso, sembra davvero giusto pensare partita dopo partita. Si comincia da Benevento.

ATTACCO DA SCRIVERE – Dove Modica non avrà Manetta ed Emmausso per squalifica, una giornata per il difensore e due per il numero 10. Pena leggera visti i precedenti, ma il calciatore dovrà lavorare molto per farsi perdonare dal proprio tecnico. e ne riparlerà in vista Foggia, intanto al Vigorito si rivedrà Pacciardi che è tornato nell’elenco dei convocati. Titolare? Difficile, così davanti a Fumagalli partono favoriti Lia – in vantaggio su Salvo -, e Ortisi sulle corsie con Polito e Dumbravanu in mezzo. Mediana che non dovrebbe prevedere modifiche con Frisenna e Franco davanti a tutti, Giunta si candida in caso di problemi. L’attacco, invece, rappresenta il vero rebus: vero che l’assenza di Emmausso pesa, altrettanto reale constatare che per Modica le opzioni non mancano. Ragusa e Zunno – i due più in forma – sembrano quelli con una maglia garantita, poi si apre il dibattito visto che Rosafio e Plescia sommati agli altri due potrebbero essere un tentativo di puntare sull’aggressività, magari in 4-2-4 con Zunno libero alle spalle di Plescia. Forse, un eccesso. Così, la formula con Firenze rispolverato nel ruolo di trequartista sembra essere quella con le percentuali maggiori. In questo caso, l’escluso potrebbe essere Rosafio.

BENEVENTO (3-4-3) Paleari; Berra, Terranova, Capellini; Benedetti, Pinato, Nardi, Simonetti; Ciciretti, Lanini, Bolsius. All. Auteri

MESSINA (4-2-3-1) Fumagalli; Lia, Polito, Dumbravanu, Ortisi; Frisenna, Franco; Ragusa, Firenze, Zunno; Plescia. All. Modica

*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya

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