Casertana-Messina: basta tragicommedie, ora serve fare sul serio

Pubblicato il 24 Gennaio 2025 in Primo Piano

Fermi tutti, si gioca. Settimana schizofrenica in casa Messina: sconfitta col Crotone, dimissioni di Modica, trattative, possibili ripensamenti, mercato in evoluzione e firma del nuovo allenatore. Ora, però, è tempo di scendere in campo e affrontare la Casertana, per una delle partite più importanti del campionato.

TUTTO PASTICCIATO – Il punto è quello di non ritorno. Perché quanto accaduto da lunedì sera fino a giovedì non è più accettabile. Inutile cercare di trasmettere una parvenza di normalità, o simili. Quanto successo, infatti, non ha nulla a che vedere con quello che servirebbe in questo momento di grosse difficoltà di classifica. L’addio di Modica, stando alle sue parole, è stata una conseguenza più che giusto per cercare di salvare un progetto sportivo palesatosi come mediocre. Il suo possibile reintegro non sarebbe stato corretto; per il modo in cui ha annunciato le sue dimissioni e anche per come sembrava ormai svuotato. Voltare pagina è giusto. Roma ha provato a ingaggiare il nome grosso: “no” di Rossi e Marino, Cangelosi neanche a parlarne – ma il tentativo ci stava per proseguire su una linea tecnica precisa -; mentre Lucarelli ha fatto pesare titubanze e ricco contratto con il Catania. Occhiuzzi e Cudini hanno prima accettato, poi fatto un passo indietro; così il nome giusto è diventato quello di Simone Banchieri. Il più giusto, perché non è questo il momento del migliore ma di quello “giusto”, cioè quello di chi vuole affrontare questa impresa senza remore. Che allenatore sarà lo scopriremo, a cominciare dal Pinto. Sfida in salita, difficile e soprattutto decisiva. No, non è presto per definire in questo modo un incrocio salvezza. Sul piatto due motivi: il vantaggio di +4 della Casertana che potrebbe diventare di 7 punti avvicinandosi preoccupantemente alla soglia dei 9 utili per non giocare il playout; poi il fatto che lo sciopero promesso dai giocatori del Taranto in vista della sfida con l’Altamura di lunedì – a due mancate presentazioni consecutivi si viene estromessi dal campionato – potrebbe diventare premessa della fine anticipata della stagione dei pugliesi con conseguente taglio dei punti. Per il Messina sarebbero 6, per la Casertana 3 (non ha giocato il ritorno) e così via per tutte. Sarebbe una classifica diversa, anche leggermente peggiore. Insomma, la partita del Pinto non ha necessità di grosse letture anticipate: serve vincere e sicuramente non perdere.

IN CAMPO – Difficile ipotizzare una formazione titolare, perché Banchieri si è unito alla squadra direttamente alla rifinitura a Montalto Uffugo e perché il mercato continua a cambiare la rosa. Non ci sono Pedicillo e Dell’Aquila dopo i problemi muscolari accusati contro il Crotone; non c’è neanche Peppe Salvo che sta per passare al Picerno. Convocato, invece, Bright Gyamfi: terzino destro arrivato dal Cosenza, con cui non ha giocato nemmeno un minuto in stagione visto il suo status da fuori lista. Il suo impiego dal primo minuto? Non impossibile, soprattutto perché le alternative sono al minimo; con Lia che potrebbe essere spostato più avanti e garantire maggiore equilibrio. Modulo? 4-3-3, ma Banchieri in carriera non si è mai arenata su una singola idea, quindi opzioni aperte. In porta ci sarà Krapikas, poi saluterà e passerà al Trapani, mentre in giallorosso tornerà Michele Avella. Portiere di buonissimo livello e gradito al preparatore Manganaro, unico confermato dopo l’addio di Modica. Difesa con Gyamfi e Ingrosso sulle fasce, in mezzo Morichelli si candida a sostituire Ndir mentre Marino potrebbe essere preferito a Dumbravanu se il moldavo non darà ancora garanzie fisiche dopo il fastidio alla schiena. In regia dovrebbe toccare a un altro nuovo arrivo: Marcel Buchel. Mediano del Liechtenstein, dotato di un mancino educato e insidioso per gli avversari. Ai suoi lati Crimi e Petrucci sono in vantaggio su Garofalo. A destra, come detto, ci potrebbe essere Lia – con Re alternativa nel caso Gyamfi non dovesse partire -, dall’altra parte Cominetti con De Sena punta centrale preferito a Luciani. Tutto possibile? No, forse tutto sbagliato, ma poco importante. Perché il Messina, per restare in corsa salvezza, deve fare risultato e deve farlo indipendentemente da uomini e moduli.

CASERTANA (4-3-2-1) Zanellati; Heinz, Kontek, Gatti, Falasca; Proia, Damian, Collodel; Paglino, Carretta; Vano

MESSINA (4-3-3) Krapikas; Gyamfi, Morichelli, Marino, Ingrosso; Crimi, Buchel, Petrucci; Lia, De Sena, Cominetti. All. Banchieri

*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya

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