Importante non perdere, fondamentale reagire. Il Messina che pareggia in casa della Casertana spreca il raddoppio ma si aggrappa a Krapikas, in una partita aperta e coraggiosa che mostra una squadra tornata all’intensità necessaria per competere. La strada resta in salita e il mercato sarà decisivo.
PRIMO GIORNO – Chi non aveva davvero nulla da perdere era Simone Banchieri (voto 6,5), troppo poco il tempo passato a contatto con la squadra per potersi prendere la responsabilità di una scivolata. Questa “tranquillità” è sicuramente servita al tecnico per preparare la sfida con lucida attenzione. Il suo primo Messina non è una squadra che ricalca quanto visto fino alla sconfitta contro il Crotone. Si parte dal modulo, che pare adattarsi ai calciatori e non viceversa. Chi sono gli 11 migliori? Questi, allora si gioca col rombo. Non solo, perché il pragmatismo prende il sopravvento con Krapikas incaricato di rinviare sempre lungo i palloni dal fondo, alla ricerca di una sporcatura con attacco della seconda palla. Due punte diverse, che si completano visto che Luciani può metterci il fisico e De Sena la profondità. Insomma, Banchieri la partita decide di prepararla nei dettagli, seguendo le proprie idee. Funziona, perché il Messina gioca una buona gara e resta in partita in ogni frangente. Certo, si balla parecchio e il canto del cigno di Krapikas è di quelli che prevedono straordinari. Il lituano dovrebbe andare al Trapani per lasciare spazio ad Avella, ma al Pinto firma una delle migliori prestazioni stagionali. Para il parabile, e qualcosa in più quando reagisce al colpo di testa ravvicinato di Vano. Il portiere fa parte della squadra, così la sua prova aumenta il valore di quello generale. La fase difensiva non è perfetta, perché manca un centrale di livello che sappia guidare e, inoltre, la condizione fisica non pare essere brillante. Tanti, infatti, i nuovi volti che devono trovare una crescita dopo aver passato tanti mesi a guardare. Chi sembra avere ritmo è Marcel Buchel: l’ex Spal si accomoda in regia, prende in mano il copione e guida i compagni in un’esibizione che vuol affidarsi alla tecnica. Sì, perché il rombo di Banchieri riporta Petrucci in alto e mette Garofalo e Crimi ai lati di Buchel. Insomma, non può esserci dinamismo esasperato; per questo serve far sudare il pallone. Infatti, il gioco gira ed è abbastanza fluido. In più, si cerca la profondità con i movimenti a entrare e uscire di De Sena. Non male per essere il primo giorno di scuola.
NON TUTTO BELLO E NON TUTTO BRUTTO – La partita del Pinto mostra molti volti diversi. La fase difensiva, come detto, potrebbe essere migliore ma tanti pericoli arrivano dagli esterni per un incrocio di moduli opposti: il Messina gioca con densità centrale, la Casertana con le catene esterne e trova sempre superiorità. Insomma, serviva difendere meglio nel cuore. I giallorossi peccano nel contenere Vano e pure i tagli di Egharevba sono difficili da seguire. Marino non gioca una gran partita, anche Dumbravanu soffre un po’ troppo fisicamente. La squadra cerca compattezza, ma sul lungo periodo cala la lucidità fisica e si allungo. Così, il finale diventa di sofferenza. In fase di possesso è bravo Buchel a dettare i tempi, anche Petrucci a farsi trovare sempre smarcato. La rete di De Sena arriva da un bell’attacco dello spazio di Lia che suggerisce a Garofalo il servizio. Bravissimo, poi, De Sena a finalizzare da rapace d’area. L’ex Monopoli è attaccante interessante per la sua capacità di fare reparto e di giocare insieme a un compagno. Importante anche in chiave mercato perché l’arrivo di Banchieri potrebbe far virare dall’idea di cercare calciatori per il 4-3-3. L’intesa con Luciani va sistemata, ma la colpa è del ragazzo 2002 che fa davvero troppa fatica a entrare nella partita. Sempre in fuorigioco, perde tutti i duelli e pare in eterna lotta col destino. Semplicemente è in ritardo rispetto al gioco. Quando De Sena lo cerca per il raddoppio facile eccede in generosità – anche se per Luciani sarebbe stato facile insaccare – ma soprattutto in lentezza. Forse, è stupito per la libertà o semplicemente gli manca spunto, ma sprecare la palla del raddoppio condanna il Messina. Che, comunque, era già stato fermato due volte dai legni (De Sena e Marino), a simbolo di una squadra che non ha mai rinunciato ad attaccare. Gol sbagliato, pareggio servito: ancora una volta troppo spazio sulle corsie – quasi sempre a destra, dove la Casertana ha più qualità – e leggerezza in mezzo. Dumbra sporca il cross, ma Lia è superficiale nel non prendere contatto con Egharevba; che si gira e calcia come fosse solo. Male Lia, perché serviva una cattiveria agonistica diversa. Peppe Salvo è andato a Picerno, ma in quel ruolo è arrivato Gyamfi e che si possa prendere tanti minuti pare probabile. Il finale di gara mostra un Banchieri razionale: si accorge che non avrebbe vinto, allora non vuole perdere. Mosse difensive giuste, peccato che la squadra sia stanca e sfilacciata. Ma regge e va bene così. Quindi? Prestazione positiva, ma il Messina non ha fatto ancora niente. Non far scappare la Casertana era vitale, battere Latina e possibilmente Picerno quasi obbligatorio. Solo così, infatti, si potrà ancora concorrere per la salvezza diretta. Una mano dovrà arrivare dal mercato, col ds Roma che continua a lavorare per migliorare ogni reparto: in difesa un centrale e un terzino sinistro. Poi, reparto offensivo – anche seguendo le nuove indicazioni di Banchieri – dove, certamente, si cerca una prima punta che possa giocare anche con De Sena.
Krapikas 7
Potrebbe essere stata la sua ultima partita in maglia giallorossa, se così fosse il suo addio è stato di altissimo livello. Un paio di interventi importanti, più un miracolo su Vano.
Lia 6
Bravo nell’attaccare (finalmente) la linea di fondo e mettere la palla del vantaggio. Poi, soffre troppo in fase difensiva e anche in occasione del pari non è aggressivo come dovrebbe. (dal 38′ s.t. Morichelli s.v.)
Marino 5,5
Giornata molto complicata, perché Vano è difficile da marcare e la Casertana porta tanti uomini a inserirsi in area. Regge come può, quando deve ci mette mestiere. La traversa gli nega un gol.
Dumbravanu 5,5
Luci e ombre, ma la forma ancora non lo aiuta. Soffre, anche lui, la fisicità di Vano e alla distanza fatica parecchio dal punto di vista della condizione.
Ingrosso 5,5
Un paio di buone discese, a cui manca una corretta esecuzione tecnica. In fase di non possesso, a volte, è pigro nel tornare in posizione e lascia troppi spazi. Dalla sua parte la Casertana sfonda troppo spesso. (dal 26′ s.t. Gyamfi 6: buonissimo ingresso per capacità di calarsi nella difficoltà del match, innesto che potrà diventare di alto livello non appena crescerà la condizione fisica)
Garofalo 6
Quantità tanta, quello che serviva. Bella la palla in verticale che lancia Lia verso l’assist per De Sena.
Buchel 6,5
Padrone del tempo e dello spazio. Si cala nel ruolo di regista leader, ogni pallone passa da lui e non viene mai sprecato. Un paio di giocate di esterno sono illuminanti, come la palla che innesca De Sena che poi coglie il palo. (dal 38′ s.t. Anzelmo s.v.)
Crimi 6,5
Come lotta. Partita di altissimo agonismo, capisce che dalle sue parti la Casertana ha qualità per far male e si cala nel ruolo di lottatore puro. Tampona, recupera palloni, ne ripulisce tanti e quando c’è da pressare è il primo.
Petrucci 6
Torna sulla trequarti e non fa neanche male. Giocate di qualità, tocchi eleganti e buona capacità di svariare. Il dinamismo manca, ma non spreca una singola goccia di sudore con corse a vuoto o sbagliate.
Luciani 5
Prime tre azioni offensive, tre volte in fuorigioco. Si fa notare solo per questo. Si impegna, ma non basta.
De Sena 6,5
Gol da attaccante d’area di rigore puro. Bravo anche quando si accorda con il resto della squadra. Quando attacca la profondità fa male agli avversari, come in occasione del palo. Peccato per l’incertezza che gli fa sprecare il raddoppio. (dal 23′ s.t. Frisenna 5,5: torna nei ranghi, entra con convinzione ma avrebbe potuto fare di più, soprattutto in fase di possesso)
CASERTANA Zanellati 6; Llano 6,5, Kontek 5,5, Gatti 6, Fabbri 5 (dall’8′ s.t. Falasca 5,5); Damian 6,5, Collodel 6; Carretta 6 (dal 28′ s.t. Bunino 5,5), Proia 5,5 (dall’8′ s.t. Paglino 6), Egharevba 7 (dal 39′ s.t. Bakayoko s.v.); Vano 5,5. All. Pavanel 6
*foto copertina: Casertana FC – Facebook ufficiale | ph. Stefano Della Cioppa