Nulla viene lasciato al caso. Con l’arrivo di Evangelista Cunzi si completa il reparto offensivo di un Messina già competitivo. Lo sprint finale non ammette leggerezze e l’ultimo innesto diventa un messaggio rivolto a tutte le avversarie. Attenzione, però, perché la pratica Castrovillari è da notti insonni.
NUOVI E ASSENTI – Uno di quei colpi che non hanno bisogno di presentazioni. Calciatore arcinoto Cunzi, di quelli che possono risultare decisivi in uno spezzone di campionato tanto corto quanto intenso. Tra turni infrasettimanali e possibili soste, infatti, il rischio di oscillare tra settimane piene e weekend di pausa resta concreto. Montagne russe che necessitano lucidità e forze – anche mentali – fresche. Alternativa ad Arcidiacono, ma anche seconda punta e centravanti come racconta una carriera fatta di tanta Serie C. Innesto mirato, che va a sostituire un Acquadro che non ha trovato spazio e cerca altra destinazione. Novelli archivia il mercato con il solito atteggiamento di chi ne resta lontano, interessato più agli acciaccati in vista di una di quelle sfide che non possono lasciare sereni. Il Castrovillari – nella gara d’andata – fu capace di tenere i giallorossi nella propria area, schiacciati e in sofferenza fino alla fine. Per i calabresi sembra passata una vita: tanti rinvii per problemi di Covid altrui (le avversarie), poi calendario fitto e risultati in calo. Via Franceschini e dentro Terranova, con la tendenza che sembra non essere mutata. Anche il mercato ha stravolto, ma un attacco che presenta nomi come Puntoriere e Bonanno va preso sempre con le pinze. Gli infortuni – dicevamo -, quelli di Cascione e Giofrè. Due possibili assenze pesanti, vista la centralità del quartetto difensivo mai modificato dal tecnico. Punti fermi che potrebbero mancare, al loro posto i favoriti restano Mazzone e Polichetti.
LE MASCHERE – Per una squadra che non cambia quasi mai uomini, allora, una doppia assenza del genere pesa e non poco. A disposizione il neo arrivato Cunzi e il recuperato Arcidiacono, entrambi buoni per la panchina vista la grandissima possibilità di tornare a vedere un trio mediano over con Vacca a fare compagnia ad Aliperta e Cristiani. Solidità e qualità, anche per rispettare un avversario in cerca di punti salvezza. Fattore campo poi, non intenso come il giocare in casa, ma terreno di gioco. Quello del Mimmo Rende non eccelso, quasi a pretendere una sostanza fisica oltre che tecnica. Lista dei nomi iniziata con due attaccanti destinati alla panchina, un altro dovrà saltare fuori dal ballottaggio tra Addessi e Bollino, il primo resta favorito per una maglia da titolare. Una varietà di scelte clamorosa per mister Novelli, con l’aggiunta di una panchina buona per cambiare le carte in tavola. Bollino è stato l’uomo della rivoluzione in corsa: trequartista per sparigliare, con la collaborazione straordinaria della duttilità di Cretella. La presenza costante di Addessi tra i titolari ha tenuto Bollino fuori, la sua bravura è stata quella di restare sul pezzo facendosi trovare pronto al momento giusto. Cambio tattico misto alla sua imprevedibilità che diventa freccia in più nella faretra di Novelli. Intelligente, il tecnico, nel trovare soluzioni diverse per dare linfa e stimoli al suo gruppo. Vero che il tecnico campano è un fiero promotore del 4-3-3 e del calcio offensivo, ma il suo Messina è diventato capace – quando utile – di indossare abiti tattici differenti e maschere diverse, tipo quella del saper soffrire.
CASTROVILLARI (3-5-2) Rizzitano; Porcaro, Mileto, Cinquegrana; Ielo, Ciriachi, Tuninetti, Capua, Greco; Puntoriere, Bonanno. All. Terranova.
MESSINA (4-3-3) Caruso; Mazzone, Lomasto, Sabatino, Polichetti; Vacca, Aliperta, Cristiani; Addessi, Foggia, Cretella. All. Novelli.
*fonte foto: Acr Messina – ph. Furrer