Una vittoria per ripartire – quella col San Tommaso -, un successo per riprendere una marcia che deve trovare il cambio di passo in trasferta. Il Messina viaggia verso Castrovillari con l’imperativo della vittoria, pena vedere la zona playoff sempre più lontana.
NUOVO CICLO – Gli arrivi di Pietro Arcidiacono e Samuele Emiliano sono linfa vitale per Karel Zeman. Due innesti di esperienza e sostanza per aumentare il peso di personalità e quello di tecnico di un gruppo, fin qui, carente sotto ogni aspetto. A meno di sorprese, questo, sarà il Messina definitivo: per il tecnico palermitano arriva il tempo delle scelte, quello a mercato chiuso e a gerarchie dettate da campo e caratteristiche. Il giochino più noioso, però, resta quello degli incastri under, una regola che produce minutaggio obbligatorio a scapito della qualità. Tra questioni ambientali e di campo, la stagione dei giallorossi resta ampiamente sotto le aspettative. Nella fase dell’assestamento dirigenziale non è facile viaggiare alla volta di una trasferta complicata, soprattutto quando c’è da sfatare l’incapacità di tornare a casa col bottino pieno. Due sole vittoria in trasferta (Marina di Ragusa e Corigliano) è cammino, evidentemente, insopportabile per chi non cela ambizioni importanti.
NECESSITÀ – Classifica che frustra quella del Messina, con i giallorossi in un desolante decimo posto che sembra guado insuperabile. Una vittoria a Castrovillari – paradossalmente – potrebbe non modificare la posizione, certamente animerebbe un ambiente influenzato fortemente dagli stravolgimenti dirigenziali. Il campo, però, deve godere della sua esclusività nel weekend della sfida, per questo lasciare la squadra isolata da ulteriori beghe sarebbe necessario, quasi quanto vincere e dimostrare sul campo. Il cammino esterno dei giallorossi non brilla, e le ultime uscite hanno mostrato anche tutti i limiti caratteriali del caso. Acireale come manifesto di una squadra serena quando fa la partita, nel panico quando il ritmo viene imposto dall’avversario. Castrovillari è avversario malato e per questo motivo ancora più pericoloso, il Messina non può, però, più permettersi di pesare il proprio destino in base a chi si trova davanti.
IL CASTROVILLARI – Il punto strappato in abbondante recupero contro il Savoia resta l’unica gioia degli ultimi due mesi dei calabresi. Mister Marra soffre la partenza di bomber Puntoriere, senza il suo ex capitano le difficoltà offensive si sono aggravate tanto da condurre i rossoneri a ridosso della zona playout. Cinque sconfitte in sei gare sono una mazzata di difficile digeribilità, anche se l’aver affrontato Palermo, Savoia, Giugliano e Acireale lascia Marra nella speranza di poter invertire la rotta una volta calato il livello degli avversari. La classifica dice che tra Messina e Castrovillari c’è, comunque, la distanza utile per rendere i giallorossi favoriti. Calabresi che, però, si giocano tra le mura del Rende le chance di allontanamento dalla zona rossa. Squalifica l’ex Ferrante, formazione che perde un tassello fisico importante per quello che resta un classico sistema basato su difesa di squadra e ripartenze veloci.
LE SCELTE – Prima chiamata per Emiliano che pare vicino alla titolarità, come lui Arcidiacono dopo la scossa data alla squadra contro il San Tommaso. Se per l’innesto di Emiliano il sacrificato sembra essere Ungaro, più complicato il discorso legato all’ex Potenza che darà vita a un effetto domino per il rispetto della regola under. Fragapane, sembra, il maggior indiziato a lasciare spazio all’attaccante catanese; altro nome quello di Cristiani. Non una questione di valore ma un obbligo: se entra un over, deve uscirne un altro. Il jolly Saverino, tra l’altro, favorisce il tecnico nella scelta di uno o l’altro, diventando utile per ogni reparto. Una vittoria esterna come aria fresca, nuova e necessaria per puntare a testa bassa l’obiettivo playoff.
CASTROVILLARI (4-3-3) Aiolfi; Barilaro, Mattei, Vona, Greco; Cangemi, Di Battista, Consiglio; La Ragione, Kean, Gagliardi. All. Marra
ACR MESSINA (4-3-3) Avella; Saverino, Bruno, Emiliano, De Meio; Buono, Lavrendi, Cristiani; Crucitti, Rossetti, Arcidiacono. All. Zeman