Catania-Messina: evitare di sprofondare

Pubblicato il 2 Novembre 2024 in Primo Piano

Due sconfitte e un crollo evidente. Così, il Messina è arrivato al punto di doversi guardare allo specchio e fare i conti con sé stesso per tirare fuori tutto quello che ancora conserva. Sfida di Catania che non necessita di alcuna retorica, perché la partita del Massimino è fondamentale per non affondare.

ATTACCATI ALLA VITA – Sarebbe davvero inutile sovraccaricare il tutto di quella spinta emotiva che accompagna, solitamente, eventi del genere. Il match del Messina a Catania non può rientrare nei classici incroci dove dare qualcosa in più per la rivalità, i tifosi e altro. No, perché questa squadra ha già dato dimostrazione di quanto l’aspetto più importante sia quello di ritrovarsi. Avellino e Cavese hanno tolto il velo dietro cui si nascondeva una mediocrità che non può far altro che condurre i giallorossi sul fondo della classifica. A Modica va dato il merito di aver tenuto tutto insieme, di avergli dato una parvenza di gioco e di capacità di competere. Il calo è stato repentino, con Trapani che ha rappresentato il punto di rottura che Monopoli aveva fatto intravedere e Avellino più Cavese smascherato. Anche per colpe dello stesso allenatore, troppo sicuro di poter ancora dare un senso a tutto quanto, compreso l’imbarazzante sistema gestionale che presume di portare avanti la baracca. Anche presuntuosamente convinto di poter contare sul proprio gruppo anche davanti a paure più grandi di loro. Basta scoprirsi un po’ che il castello di sabbia viene giù, divorato dalla marea – anche bassa -, come accaduto con la Cavese. Il quadro è abbastanza chiaro, con Modica rimasto in silenzio dopo la partita coi campani e non tornato a parlare per presentare la gara di Catania. Sbagliato, perché un professionista come lui ha i mezzi necessari per affrontare, anche a parole, un momento del genere. E non per parlare con noi o altri colleghi, ma per dire alla gente che segue il Messina quale sia lo stato dell’arte. Avrà le sue buone ragione, soprattutto nel post Cavese quando era probabilmente ancora sotto choc. Rimasto fermo a fissare il campo, prima di lasciarlo con sguardo vitreo e testa altrove. Pensando, forse, a quale sia la via più giusta per questa squadra. Sempre che ne esista ancora una. Tanto passa dal Massimino, e non perché è un derby e blablabla… macché, passa da Catania perché il Messina non può permettersi un’altra sconfitta e tantomeno una pessima figura. Questa squadra ha bisogno di una prova di orgoglio, di tornare quella dei primi 90′ di Trapani e non quella dal recupero in poi. Con i suoi problemi, limiti e difficoltà, ma viva e attaccata alla vita.

DIFESA A 3, SÌ O NO – Non parla Modica, ma l’elenco dei convocati suggerisce che il rientro di Petrucci potrebbe regalare qualche novità. Squalificato Marino, ma la possibilità di giocare ancora con la difesa a tre non tramonta. Potrebbe toccare a Ndir, con lui Manetta più Rizzo davanti a Krapikas. Sulle corsie Lia e Ortisi, che dovrebbe strappare la maglia a Morleo. In regia, quindi, torna in auge la possibilità di Petrucci titolare, con lui Frisenna e Pedicillo. In caso contrario, Anzelmo parte in vantaggio rispetto a Garofalo. In attacco la coppia Anatriello-Petrungaro è la migliore possibile. Dall’altra parte c’è un avversario tosto, forte e allenato dal migliore in categoria. Risultati ondivaghi, perché infortuni e pressione fanno la differenza. Toscano non sembra aver trovato la quadra, inoltre continua a non poter contare su troppi titolari. Squalificati Guglielmotti e Quaini, out Di Tacchio e Sturaro, con De Rose che torna tra i convocati. Classica difesa a tre per Toscano, con i dubbi che sono più avanti: precisamente sulla trequarti, dove Luperini e Stoppa si giocano una maglia al fianco di Jimenez e a supporto di Inglese.

CATANIA (3-4-2-1) Adamonis; Ierardi, Di Gennaro, Castellini; Raimo, Carpani, Verna, Anastasio; Jimenez, Luperini; Inglese. All. Toscano

MESSINA (3-5-2) Krapikas; Manetta, Ndir, Rizzo; Lia, Frisenna, Anzelmo, Pedicillo, Ortisi; Anatriello, Petrungaro. All. Modica

*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya

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