La punizione di Firenze resta negli occhi, come il sinistro di Tropea che non è di quelli facili da ritrovare su un campo da calcio. Il Messina pareggia a Cerignola e in mezzo a troppe sbavature tira fuori alcune prestazioni che lasciano ben sperare. Plescia? Il centravanti è il suo mestiere.
SBAGLIARE E IMPARARE – Prima avanti, poi addirittura in svantaggio sotto i colpi di Malcore. Infine, il pari sinfonico di Firenze. Per questo, allora, il Messina prima versione stagionale va promosso. Un sorriso che, però, non può cancellare alcune insufficienze. Sì, perché il pari del Monterisi è un risultato più che positivo ma gli spazi concessi e regalati ai pugliesi non sono solo frutto di un sistema volutamente rischioso. Leggerezze e qualche rincorsa mancata di troppo, ma il potenziale di crescita resta evidente e per Giacomo Modica (voto 6,5) c’è un terreno fertile da coltivare con la sua idea di calcio.
Fumagalli 6
Giocare alto e rischiare? E cosa potrebbe volere di più! L’atteggiamento di squadra lo mette a rischio, ma lui sembra assorbire la botta dall’alto dei suoi anni di esperienza. Sulle reti non può nulla, anche perché Malcore può addirittura prendere la mira.
Lia 6
In fase difensiva soffre il giusto, anzi quasi nulla. In quella offensiva prova a farsi vedere, ma la catena deve ancora essere oleata e quando lui attacca lo spazio non viene sempre premiato.
Polito 5
Traballa e si perde Malcore un po’ troppo spesso, ma non è il solo nella serata del Monterisi e, probabilmente, non lo sarà in tutta la stagione. Il ruolo sta provando a impararlo, gli manca quel pizzico di muscolarità per frenare avversari del genere.
Pacciardi 6
Sbavature? Ci sono, ma dopo una preparazione frenata da un problema alla caviglia mostra una buona integrità fisica e la personalità non gli manca. Malcore è cliente che non può essere frenato dal solo scontro individuale ed è il sistema a non aiutare.
Tropea 6
Il gol è pazzesco, come lo spazio che lascia a Russo e D’Ausilio dalla sua parte. La prestazione generale non è sufficiente, ma la rete pesa. Deve migliorare nelle letture e anche fisicamente sembra faticare nel correre all’indietro. Forse un legaccio mentale, perché quando spinge non pare essere in debito d’ossigeno.
Frisenna 5,5
Parte bene e con forza recupera qualche pallone. Poi, cala parecchio e perde le misure diventando facilmente attaccabile dagli avversari.
Giunta 6
Al contrario di Frisenna, perché lui parte maluccio e non sembra calato nel ruolo di regista. L’adrenalina lo aiuta, così quando la partita si alza di tensione lui si scrolla i tatticismi e ci mette volontà. Gli manca un pizzico di cattiveria quando accompagna l’azione.
Scafetta 6
Francesco, ma davvero? Pronti via e palombella da centrocampo per ingannare il portiere avversario. Fuori, ma di pochissimo. Personalità sì, ma anche capacità tattiche perché per larghi tratti è quasi sempre al posto giusto. Cala fisicamente e manca un pizzico di continuità nella prestazione.
Cavallo 5,5
Un po’ lezioso, ed è un eufemismo. Troppe volte rientra sul sinistro ma non scarica velocemente, con i compagni che allargano le braccia e pensano a cosa sarebbe potuto essere. Chissà… magari la prossima volta giocherà a due tocchi.
Zunno 6,5
Non è un falso nove, ma si impegna. Non solo perché svaria, pressa e aiuta, ma perché si cala perfettamente nella partita. Quando trasloca a sinistra si accende e vivacizza, mostrando tigna e agonismo. La qualità individuale c’è, serve donarla alla squadra.
Emmausso 5
Modica lo mette in comfort zone non dirottandolo dalla sinistra al centro, ma lui non è in una di quelle giornate in cui può fare la differenza. Anzi, aiuta pure poco in fase di non possesso e per Frisenna e Tropea i primi 45′ sono una faticaccia. Sostituito, ci sta.
Firenze 7
Chi lo ha visto nelle partitelle di preparazione avrà notato il freno a mano tirato vista una crescita fisica ancora lenta. Quel destro, però, non è che debba sudare poi tanto per inquadrare lo specchio della porta. Per quello che chiede Modica deve migliorare dal punto di vista aerobico e non solo, ma la classe serve sempre e lui ne possiede un bagaglio che fatica a chiudersi per quanto è pieno.
Plescia 6,5
Non sarà fisicamente a livello degli altri, ma quando entra – poco dopo il quarto d’ora della ripresa – inizia a farsi sentire. Un paio di sportellate, due urlacci a Zunno e compagnia, poi si prende la punizione che Firenze pennella. I numeri sono numeri, ma il gioco del calcio è anche altro.
Ortisi 6
Entra al 25′ della ripresa senza rubare l’occhio, ma fisicità dove serve e pulizia nel tocco ci sono. E non sono due aspetti banali.
Luciani s.v.
Il momento del suo ingresso è clou, ma lui non partecipa tanto da meritarsi il voto.
CERIGNOLA
Trezza 5; Russo 5,5, Martinelli 5,5, Ligi 5,5, Tentardini 6; Tascone 6, Capomaggio 5,5 (dal 40′ s.t. Bianco s.v.), Ruggiero 5,5 (dall’11’ s.t. Leonetti 4); D’Ausilio 6,5 (dall’11’ s.t. Ghisolfi 6), D’Andrea 6 (dal 24′ s.t. Sosa 5,5); Malcore 7,5 (dal 40′ s.t. Neglia s.v.). All. Tisci 5,5
*foto copertina: Acr Messina | ph. Francesco Saya