Cessione Messina: Mannino respinto, Sciotto pronto al settimo capitolo
Pubblicato il 7 Luglio 2023 in Primo Piano
Nulla di ufficiale, ma dai primi riscontri pare chiara la volontà di Pietro Sciotto di non accettare l’offerta ricevuta da Fabrizio Mannino per il 100% del Messina. Cifra che non sembrerebbe aver accontentato i voleri del patron.
I GIORNI DELL’OFFERTA – Tempo di pianificare? Quasi. L’attesa per la conferma della chiusura negativa delle trattativa continua a logorare la pazienza di una piazza lacerata da 42 giorni di trattative non trattative tra la proprietà del Messina e possibili compratori. Dalla scrematura dei primi interessati è rimasto in piedi il solo Mannino, protagonista a pari livello di uno stillicidio senza precedenti. Lui e Sciotto rette parallele impossibilitate a incontrarsi. Un passo avanti, due indietro. L’avvicinamento che sembrava concreto di martedì 27 giugno, poi la virata della proprietà che nella stessa serata chiudeva ogni possibilità di trattativa tra le parti. Invece no, perché Mannino appena atterrato a Milano staccava il primo biglietto utile per tornare in Sicilia per far ripartire il balletto della trattativa non trattativa. Ultimi incartamenti inviati nei giorni scorsi con il quadro finanziario del club aggiornato al 20 giugno. Fondamentale per la proposta. Così è stato, con la pec inviata dallo studio legale Bella verso le 13 di giovedì 6 luglio. Ricevuta, letta, analizzata e – a quanto sembrerebbe – respinta.
MODALITÀ – Cifra non confermata, ma che non dovrebbe superare di moltissimo i 2 milioni di euro complessivi. All’interno della stessa, infatti, ci sarebbe pure la quota prevista per lo smaltimento dei debiti pregressi della società. Un ammontare non preoccupante, ma che a causa dello scarso valore patrimoniale del club prodotto dalla proprietà in questi 6 anni finisce per limare quasi del tutto la differenza che avrebbe rappresentato il “guadagno” previsto per il presidente uscente. Non solo, perché a non convincere la proprietà sarebbero state le modalità presenti nell’offerta per la pianificazione dei pagamenti dei debiti stessi, più la responsabilità da assumersi su possibili future richieste di pagamenti, vertenze o decreti ingiuntivi. Insomma, tutti gli indizi portano al rifiuto netto e alla parola “fine” su una trattativa mai decollata davvero. Il colpo di scena non è mai da escludere visti i precedenti, ma qualche comunicazione soffiata da parte della proprietà stessa sembra indirizzare verso il settimo anno di gestione Sciotto. Si attende il comunicato ufficiale, al quale far seguire una precisa cronologia per il riempimento di tutte le caselle dirigenziali e tecniche: direttore generale, direttore sportivo poi allenatore e quindi squadra. Sono solo 7 i calciatori sotto contratto: un misero gruppetto che, con la prima decade di luglio agli sgoccioli, non conosce ancora la possibile sede del ritiro estivo.