Cosa ci ha insegnato Casertana-Messina

Pubblicato il 16 Gennaio 2024 in Primo Piano

Vittoria di carattere che porta entusiasmo ad una piazza che cominciava a intravedere i fantasmi di novembre. Partita ordinata ed efficace dei ragazzi di Modica che mettono la testa fuori dalla zona play out. Ecco 5 considerazioni sul match del Pinto.

QUANDO MENO TE LO ASPETTI – Si perché è da ammettere che una vittoria sul campo della Casertana è quanto di più remoto avessimo potuto immaginare alla vigilia della partita. Un Messina in emergenza con un mercato che fatica a decollare contro una corazzata che non perdeva da mesi. Ma il calcio è strano e il pallone è rotondo e quando meno te lo aspetti è capace di sorprenderti in positivo o negativo che sia. La partita dei ragazzi di Modica è praticamente perfetta: dalle marcature difensive sempre puntuali e attente alle ripartenze letali e di qualità. Emmausso illumina e tutta la squadra lo segue, azione dopo azione, passaggio dopo passaggio fino ad arrivare in porta dove il numero 10 ne fa 2 ma potevano essere anche 4. Tre punti che fanno mettere la testa fuori, ma che chiedono disperatamente una continuità che può arrivare solo dal mercato. 

LUCIANI O PLESCIA – Modica lancia il ragazzo in un momento in cui quasi tutti lo vedono fuori dal progetto. Scelta di stomaco, di carattere, che ha la conseguenza di lasciare in panchina un Plescia fuori forma alla ricerca di nuova linfa. Le panchine di Modica le conosciamo, durante tutta la prima parte di stagione non sono mai mancate scelte forti che qualche volta hanno portato gli effetti sperati. Nel complesso la prestazione di Luciani non è eccezionale, una prova nella media che si porta con sé il brivido di un possibile fuorigioco sulla rete dello 0-2, poi per fortuna il classe 2002 ha deciso bene di disinteressarsi a quel pallone che Emmausso ha spedito in rete. Se il giovane sia ancora nei piani di Modica non è ben chiaro, ciò che è certo è che Plescia per 90 minuti è rimasto seduto in panchina, probabilmente pensando a come dimostrare di meritarsi quel posto alla guida dell’attacco. 

RITORNA LIA MA C’È SALVO – Vittoria che porta con sé la buona notizia del ritorno di Damiano Lia. L’esterno giallorosso dopo più di due mesi di stop ha finalmente recuperato ed è pronto a riprendere il suo posto sulla fascia. Con la Casertana Modica gli concede solo i minuti finali, le motivazioni sono da ricondurre sicuramente ad una precauzione che non fa mai male verso un ragazzo che è stato fuori tanto, ma è inutile negare che la grandissima prestazione di Salvo ha aiutato nella decisione di preservare il numero 7. Il classe 2003 è in crescita continua e l’azione del gol dello 0-2 testimonia una personalità dirompente accompagnata da una tecnica niente male e da una gamba notevole. Accelera, lascia sul posto il due/tre giocatori della Casertana e ha la lucidità di servire perfettamente Emmausso. Il problema – che problema non è – sarà adesso capire come Modica deciderà di gestire due giocatori che in questa stagione hanno dimostrato di saper fare la differenza. L’ampiezza di scelte non è mai una cattiva notizia, ma Lia sarà ben consapevole che quel posto sulla corsia dovrà guadagnarselo sul campo perché Salvo non ha alcuna intenzione di fermarsi. 

PIÙ CINISMO – Tre punti e tutti contenti, ma quando c’è la possibilità di blindare il risultato il Messina di Modica deve essere più cinico. Dopo la rete dello 0-2 la Casertana si è riversata nella metà campo giallorossa lasciando “interminati spazi e sovrumani silenzi” direbbe Giacomo Leopardi. Intere praterie per i giallorossi, bravi a ripartire in contropiede con convinzione, ma superficiale nel momento decisivo per dare il colpo di grazia al match. Lo stesso Emmausso, autore di una gara super, si lascia, ingolosire da una possibile tripletta e manca nel passaggio decisivo. Il salvataggio di Fumagalli tiene i padroni di casa a debita distanza ma una rete avrebbe ridato entusiasmo e speranza ad una squadra col morale sotto i piedi. La concretezza è una delle chiavi per dare continuità a questo risultato.

ERMANNO SEI SEMPRE TU – Passa quasi inosservato la parata decisiva sopracitata dell’estremo difensore giallorosso. Forse perché non fa più notizia o forse perché la copertina Ermanno se la prende insieme a suo figlio per l’incredibile e romantica storia che li vede insieme convocati nello stesso match. Fatto sta che Fumagalli è sempre decisivo, sempre pronto a mettere le cose a posto, ad evitare il peggio e in questo caso a annullare la possibile rimonta di una Casertana tutta riversata in avanti alla ricerca della rete che riaprisse la partita. A marzo sono 42 ma non importa, l’augurio è che il figlio Jacopo arrivi a giocare titolare con il papà fra i pali.

*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya

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