Altra sconfitta che fa rima con delusione e rimpianti. Il Messina di Modica ha bisogno di una scossa al più presto. Ecco 5 considerazioni per interpretare la caduta interna contro il Benevento.
SOS ESTERNI– Passano le giornate ma le reti realizzate dal comparto di esterni restano 2, entrambe realizzate da Emmausso, di cui una su calcio di rigore. È chiaro che la valutazione non passa solamente per i gol messi a segno ma è altrettanto evidente come le prestazioni di tutti gli esterni siano al momento sotto la sufficienza. Il solo Plescia è lasciato al suo destino all’interno dell’area di rigore in attesa di cross interessanti che puntualmente non arrivano. Emmausso, Ragusa, Cavallo, che sono i tre maggiormente impiegati da mister Modica, non riescono ad incidere sulla gara, non creano preoccupazioni alla porta avversaria e si perdono, alle volte, in giocate superflue. Se di solito le emergenze avvengono a livello di disponibilità, questa volta la situazione critica è dentro al campo e Modica ha il compito di trovare la miglior soluzione possibile.
RAGUSA, PRONTEZZA D’ANIMO – A proposito di esterni, Nino Ragusa nel match di ieri si merita un appunto in più, per il semplice fatto di aver sprecato una clamorosa occasione da gol. Il Benevento ha una delle migliori difese del campionato ed era prevedibile che segnare non sarebbe stata una passeggiata. Le occasione create, allora, diventano ancor più importanti e ancor più decisive e Ragusa spreca malamente. Al di là del discorso su come interpreti la partita, il capitano del Messina vanifica la più ghiotta occasione dei suoi con l’effetto di un contraccolpo che si infrange su tutta la squadra. Da lì in poi i giallorossi producono poco e non mettono mai in discussione il risultato. Un errore così pesa tanto e se a commetterlo è il trascinatore della squadra è chiaro che il suo peso si triplica.
REBUS CENTRALI – La prestazione di Polito non è da dimenticare ma quando il Benevento accelera le sofferenze sono tante. Il posto accanto alla certezza Marco Manetta comincia a diventare un rebus perché Modica non sembra riuscire a trovare la quadra giusta. Prima Pacciardi, poi Ferrara, poi Polito e ancora Pacciardi, insomma al Messina serve una coppia titolare e al momento sono più i dubbi che le certezze. Polito gioca una discreta partita, ma quando la punta avversaria gioca su di lui spalle alla porta va in enorme difficoltà concedendo nel primo tempo una super occasione a Ferrante. Per il resto, manca la leadership e la fermezza per consentire ai compagni di appoggiarsi su di lui senza problemi. Ferrara nel match di ieri non era a disposizione, ma il tecnico dei giallorossi ha bisogno al più presto di trovare la coppia giusta a cui consegnare le chiavi della difesa.
LE SCELTE DI MODICA – Rimanendo sulla formazione mandata in campo da mister Modica, sorgono dubbi più che critiche. L’assenza per la totalità del tempo di gioco di Giulio Frisenna salta all’occhio. Abbiamo messo in evidenza come anche in condizioni non eccelse il centrocampista giallorosso sia in grado di fare la differenza e non averlo visto neanche per un minuto lascia qualche perplessità. La forma fisica sarà sicuramente uno dei fattori che ha inciso nelle scelte del mister ma nel momento di forcing un suo aiuto a centrocampo poteva dare più concretezza alle offensive giallorosse. Gli ingressi, invece, di Luciani e Zammit lasciano ancora una volta a desiderare ed è significativo che nel momento che doveva essere di massimo sforzo del Messina, le conclusioni verso la porta di Paleari sono pari a zero. Non è la prima volta che in situazioni di svantaggio ci si getti in scorribande poco organizzate che alla fine non portano a nulla. Bisogna essere più lucidi e creare occasioni in maniera ordinata per avere qualche speranza di riprendere il risultato.
NIENTE PANICO – È la terza sconfitta in quattro, la seconda consecutiva tra le mure amiche ma adesso è fondamentale mantenere la calma e non andare nel panico. Abbiamo più volte detto come il mese di novembre non sarà tra i più facili per il Messina ma fare punti non è impossibile nonostante la forza degli avversari che arriveranno. Il Messina è squadra capace di battere chiunque e di perdere contro chiunque, dunque il pessimismo e da prendere e mettere da parte. Più di qualcosa non sta funzionando nelle ultime uscite, soprattutto nel sistema tattico ideato da Modica che prevedeva un tipo di gioco diverso e che in queste settimane abbiamo visto solo a Crotone dove i gol realizzati furono addirittura 3 a fronte dei zero gol segnati con Brindisi, Taranto e adesso Benevento. La strada è lunga e nulla è perduto, un cambio di rotta è però atteso già con il Latina.
*foto copertina: ACR Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya