Sconfitta amara per un Messina che gioca bene ma cade in casa contro il Crotone tra le polemiche su alcuni episodi. Passo falso che non compromette il sogno playoff, ancora a portata di mano. Ecco 5 considerazioni sul match del San Filippo.
SVISTE SU SVISTE – Vorremo evitare di parlare di direzione arbitrale ed errori che, ormai, sono all’ordine del giorno in Serie C, ma la gara con il Crotone lascia l’amaro in bocca di una partita preparata bene, giocata meglio e perso dopo numerose sviste da parte della quaterna arbitrale. Citando i due episodi più clamorosi del match, partiamo dal rigore solare non concesso a Marco Rosafio, nettamente colpito dall’avversario dopo aver spostato il pallone al momento giusto. Pochi dubbi, anzi nessuno, ma arbitro e guardalinee sonnecchiano e lasciano correre. Secondo episodio la rete di Emmausso, annullato per un fuorigioco a prima vista dubbio che ha scatenato le proteste dei giallorossi. Chiamata “coraggiosa” a dir poco, ma dalle varie immagini emerse dopo il match il 10 del Messina sembra sempre in gioco. Errori che non pesano solo per i punti persi in questa gara, ma che si sommano a sviste e decisioni che nelle precedenti gare sono sempre andate contro la squadra di Modica.
POSIZIONE CHIARA – “Non contiamo nulla”, chiosa così un Giacomo Modica visibilmente arrabbiato al termine della partita. Non volendo fermarsi sulla singola frase che può essere facilmente fraintesa, il tecnico di Mazara del Vallo si presenta ai microfoni deciso e informato su quelli che sono i fatti che coinvolgono il Messina da tempo. Un rigore in casa che manca da tre anni e tante occasioni in cui raramente sono arrivate deicisoni a favore dei giallorossi. Messaggio chiaro e posizione ferma per un tecnico che fa i complimenti alla sua squadra e in una delle prime volte in stagione tira in ballo la direzione arbitrale. La squadra crede nel sogno playoff e punti persi in questo modo fanno ancora più male.
CLAMOROSA INGENUITÀ – Delusione e amarezza che sono alimentate dalla clamorosa ingenuità di cui si è reso protagonista Michele Emmausso. Pugnetto all’avversario e rosso diretto per il 10 che salterà almeno due giornate per condotta violenta. Il 10 non solo lascia in inferiorità numerica ma rischia di compromettere anche le partite successive in cui il Messina dovrà fare a meno di lui in un periodo ricco di impegni difficili. Modica è duro in conferenza stampa e non lo perdona, anzi afferma di averlo avvertito di fare attenzione durante l’intervallo, ma il richiamo non ha avuto buon esito. Gesto che macchia un periodo d’oro per Emmausso che stava trascinando a suon di gol i suoi, e che adesso dovrà guardare i compagni da fuori.
DUMBRAVANU PASSO INDIETRO – Il difensore moldavo gioca una buona gara fino allo svarione di fine primo tempo che stava per provocare la rete del vantaggio pitagorico. Da lì una gara difficile per il giovane centrale che va in difficoltà sugli attacchi dei calabresi. Meno sicurezza nel giocare il pallone che rende la sua prestazione insufficiente. Sulla rete decisiva del Crotone non ci arriva per un soffio, ma la sensazione è che il pallone era troppo alto per lui. Un passo indietro che Dumbravanu dovrà dimenticare in fretta visto che domenica sarà di nuovo protagonista contro il Benevento e data l’assenza di Manetta sarà lui il leader della difesa.
CREDERCI ANCORA – Una sconfitta che brucia e che sembra rendere più complicato inseguire ancora il sogno playoff, ma il Messina gioca ed esprime idee originali ed efficaci. Il traguardo della zona calda della classifica dista ancora pochi punti e i giallorossi hanno ampiamente dimostrato di poter meritare un posto tra quelle squadre che proseguiranno il proprio percorso oltre il mese di aprile. La chiave del successo sta nella testa di ogni giocatore che deve affrontare queste ultime 8 giornate con la mente libera, consapevole che tutto ciò che arriverà potrà essere un di più in grado di far sognare una piazza dopo anni di delusioni.
*foto copertina profilo ufficiale Facebook ACR Messina | ph. F.Saya