Cosa ci ha insegnato Messina-Foggia

Pubblicato il 26 Marzo 2024 in Primo Piano

Sconfitta che fa male e che allontana il Messina da un sogno playoff che nelle ultime settimane si era tramutato in obiettivo. Gara sfortunata che i giallorossi perdono per ingenuità. Ecco 5 considerazioni sul match del San Filippo.

SUPER PRIMO TEMPO – Il primo tempo del Messina è – anche a detta di Modica – uno dei migliori della stagione. Alta intensità, difesa attenta, tante occasioni e una rete mancata solo per dei super interventi di Perina, fattore decisivo per la vittoria del Foggia. Sembrano i presupposti per una bella gara combattuta fino all’ultimo ma gli episodi svoltano a favore dei pugliesi. Lo spazio lasciato a Millico è troppo per un giocatore di quel calibro che mette in porta Gagliano. La reazione c’è, nel secondo tempo crollano i ragazzi di Modica.

5 MINUTI – La gara del Messina finisce in esattamente 5 minuti, 300 secondi fatali che faranno maturare poi un pesantissimo 0-3. Manetta entra in ritardo, secondo giallo e rosso per il centrale giallorosso che lascia i suoi in 10 all’alba della ripresa. Un duro colpo, ma nulla che Modica e co non abbiano già sperimentato in questa stagione. A complicare enormemente le cose è lo svarione di Pacciardi dopo qualche minuto che porta i rossoneri sul 2-0. I giallorossi attaccano e ci provano ma con 2 gol di vantaggio e un uomo in più il Foggia controlla la partita con tranquillità rischiando quasi nulla.

INESPERIENZA – La stagione di Frisenna è fantastica ma la sua carta d’identità parla chiaro e per un ragazzo classe 2002 alcuni episodi di inesperienza sono tollerabili, ma anche eliminabili per una crescita che deve avvenire da qui al prossimo anno. È la seconda espulsione dell’8 giallorosso che sabato perde la testa ed applaude l’arbitro per un fallo da giallo abbastanza evidente. Gesto che può portare solo ad una conclusione ma che oltre a lasciare il Messina in 9 peserà anche per la prossima gara con la Juve Stabia. Troppe volte quest’anno Modica ha dovuto fare a meno di giocatori fondamentali per squalifiche più che evitabili.

UN’IMPRESA – Adesso è dura, i punti dal decimo posto – occupato proprio dal Foggia – sono diventati 4, con il Latina che è scappato a 48 punti. Il sogno playoff rischia di rimanere tale per un Messina che ha lottato alla grande in un girone di ritorno da alte posizioni in classifica. Il calendario da qui alla fine del campionato è insidioso e rimontare lo svantaggio sembra essere fuori dalla portata di una squadra che manifesta comunque qualche limite.

OCCHIO AL FUTURO – Che si riesca o meno nell’impresa di centrare i playoff, diventa importante a questo punto della stagione buttare un occhio sul futuro del Messina che quest’estate deve essere il meno travagliato possibile affinché si costruisca una squadra che possa lottare dalla prima all’ultima giornata ad una posizione di rilievo. Il primo nodo sono i prestiti che scadranno: se per Zunno la strada sembra più che tortuosa, per giocatori come Dumbravanu e Rosafio un tentativo sarebbe opportuno. I due giocatori di proprietà della Spal hanno dato tanto alla causa del Messina e una loro conferma getterebbe le basi per un progetto futuro.

*foto copertina profilo ufficiale Facebook ACR Messina | ph. F.Saya

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