Cosa ci ha insegnato Monterosi-Messina

Pubblicato il 4 Dicembre 2023 in Primo Piano

Ritorno alla vittoria che dà un po’ di ossigeno al Messina di Modica. Tre punti fondamentali dopo un mese disastroso che, tuttavia, non bastano ad allontanare definitivamente preoccupazioni e paure. Ecco cinque spunti che ci lascia Monterosi-Messina.

UNA BUONA STELLA – “La fortuna aiuta gli audaci” recitava Virgilio nell’Eneide. Questo antico proverbio di riflette più che mai nella vittoria dei giallorossi sul Monterosi al Bonolis di Teramo. Sarebbe, infatti, fuorviante parlare del successo del Messina senza considerare un fattore fortuna che sabato pomeriggio ha baciato i ragazzi di Modica. Nel primo tempo Vano spacca la traversa di testa da pochi passi, nella ripresa un altro legno salva Fumagalli e compagni negando la gioia del gol a Silipo su calcio di rigore sul risultato di 0-1. Episodio chiave del match, visto che nell’azione successiva Ragusa conquista il penalty poi trasformato da Emmausso. Nel finale di gara Ermanno aiuta la fortuna compiendo un vero e proprio miracolo sul rigore sbagliato da Costantino. La partita giusta, gli episodi giusti, arrivati quando dovevano arrivare e che aiutano un Messina che altrimenti sarebbe caduto in un baratro senza fine. Se è vero, però, che la fortuna gira, è altrettanto vero che questa va sfruttata per poter portare a casa il massimo del risultato, in questo caso i tre punti.

EMMAUSSO, POSSIBILE RIVALSA – Una rondine non fa primavera, è vero, ma bisogna capire bene cosa c’è dietro la bella prestazione di Emmausso che con il Monterosi segna a gioca bene, facendo tutto ciò che non aveva fatto nelle scorse giornate. Lo si aspettava dal 3-3 con la Turris, e nel frattempo sono passati due mesi e mezzo di critiche e ripensamenti su quello che era l’acquisto più importante del mercato giallorosso. In mezzo, anche dichiarazioni di mister Modica, multe per comportamenti non proprio eccelsi, tutte cose che vedevano il futuro del Messina senza Michele Emmausso, pronto ad essere messo alla porta già nel mese di gennaio. Una buona prestazione, come dicevo, non cambia ciò che il numero 10 non ha dato per tutto questo tempo, ma è inevitabile che da ora comincia una rincorsa per cercare di rientrare stabilmente nei piani della squadra. Le qualità non sono mai mancate, starà all’ex Picerno metterci animo e volontà per farsi perdonare le tante prestazioni negative.

FIRENZE IN CABINA DI REGIA – Novità tattica dettata da necessità, ma che si rivela azzeccata per il tipo di partita che il Messina ha giocato. I giallorossi si presentano al match con esattamente tre centrocampisti Frisenna, Firenze e Scafetta. In questa situazione lo spostamento del numero 5 in cabina di regia è quasi automatico per mister Modica che beneficia di una grande prestazione del centrocampista. Firenze in questa stagione ha giocato sia da mezzala che addirittura da esterno, ma è parso che lì in mezzo al campo il suo rendimento cresca notevolmente. Da giocatore con spiccate doti offensive è bravo nel verticalizzare di continuo lanciando nello spazio i compagni d’attacco. È, probabilmente, meno attento in fase difensiva, ma d’altra parte si adatta benissimo al gioco che Modica vorrebbe proporre da inizio stagione. La squalifica di Franco ha aperto a questa possibilità, che, verosimilmente, sarà riproposta nelle prossime gare per vivacizzare la manovra offensiva fin troppo sterile e scontata.

MODICA E ROMA, GENNAIO SI AVVICINA – La crisi, interna alla società giallorossa, ha portato all’ipotesi di una nuova rivoluzione nel mercato di gennaio tra cessioni di chi non ha convinto e acquisti per rinforzare la rosa nei reparti critici. Il quesito su chi debba portare avanti questa rivoluzione permane, nonostante la fiducia totale del patron Sciotto al mister Modica e al ds Domenico Roma. È chiaro che saranno i risultati a parlare, ma questa ottima ripartenza nel mese di dicembre avvicina sempre di più i due componenti dell’area tecnica giallorossa ad essere i protagonisti di questa rivoluzione. Per un buon mercato, oculato e ragionato, le mosse non possono certo essere fatte all’ultimo minuto, anzi si presuppone che il ds Roma sia già al lavoro per sistemare la squadra. Il match di sabato era un crocevia da non sbagliare e il successo ottenuto porta a pensare che Sciotto non cambierà proprio adesso.

NESSUN ENTUSIASMO – Che sia un mantra per giocatori e ambiente in generale. È fondamentale, adesso, non eccedere nell’entusiasmo dopo una vittoria che mancava da circa un mese e mezzo. Non si è fatto ancora nulla, e le tre gare che porteranno alla pausa natalizia sono da considerarsi come tre finali che daranno delle riposte importanti su quello che questa squadra può fare. La vittoria dà morale e ossigeno per affrontare il derby con il Catania con più tranquillità, ma testa e atteggiamento sono essenziali per uscire da una crisi da cui il Messina ha appena messo la testa fuori.

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