L’inferiorità numerica per ottanta minuti, l’inevitabile epilogo sotto i colpi di una squadra proiettata verso l’inseguimento di una promozione che avrebbe dell’incredibile: difficilmente giudicabile il debutto sulla panchina del Messina del nuovo tecnico Raffaele Di Napoli (voto 5,5) con l’espulsione di Martinelli che polverizza dopo pochi minuti piani, visioni e progetti tecnici. Salvemini immediatamente sacrificato sull’altare dell’equilibrio tattico, Barisic e Scardina in campo quando ormai la gara ha preso una direzione ben precisa: tutti gli orizzonti sconvolti da un singolo errore, il resto procede su binari facilmente immaginabili. Con la Paganese nuovo appuntamento in chiave salvezza, la gara del San Vito-Marulla è l’apparente conferma della distanza che separa questo Messina dal discorso playoff.
Berardi 6: incolpevole sui gol subiti, ha il merito di rimandare più volte il sorpasso silano con alcuni interventi decisivi tra i pali.
Barilaro 5: Cavallaro riesce sempre a trasformare l’intenzione in azione, l’ex Ancona sbanda senza trovare mai le necessarie contromisure.
Burzigotti 6,5: gol a parte, una nuova prestazione coraggiosa da leader del reparto arretrato. Parzialmente colpevole in occasione dell’errore decisivo di Martinelli.
Martinelli 4: mancato controllo, atterramento ai danni di Arrighini e conseguente cartellino rosso. Il suo errore dopo otto minuti di gioco cambia irrimediabilmente la gara del Messina.
De Vito 6: propositivo in avanti come nei migliori frangenti del girone di andata, non riesce a rivelarsi decisivo nei ripiegamenti difensivi. In crescita rispetto alle ultime uscite.
Giorgione 6,5: l’ultimo ad arrendersi, prova a suonare la carica anche nei momenti di maggiore difficoltà. Sfiora il gol con un calcio di punizione da posizione defilata.
Baccolo 5,5: l’uomo in meno penalizza soprattutto la costruzione del gioco offensivo. Autore di una gara sostanzialmente anonima. (dal 29′ s.t. Scardina sv)
Fornito 6: dai suoi piedi un assist per Burzigotti ed un pericoloso fendente dalla trequarti respinto miracolosamente in angolo da Perina. Si spegne alla distanza, pur dimostrando ancora una volta un compendio di tutte le proprie qualità.
Gustavo 5: mai uno spunto, poche occasioni per incidere. Largo sulla fascia, si sacrifica in fase difensiva per dare equilibrio alla squadra. (dall’11’ s.t. Barisic 5: qualche giocata interessante quando il copione si avvia verso l’epilogo)
Tavares 5: le sportellate con i centrali calabresi non aprono alcun spazio ai compagni. Isolato in avanti, non riceve mai il solito pallone vagante da trasformare in oro.
Salvemini sv: sacrificato dopo pochi minuti per sopperire tatticamente all’espulsione di Martinelli. (dal 13′ p.t. Genny Russo 5,5: catapultato ancora una volta tra i protagonisti dopo l’iniziale panchina, lotta come può per un’ora prima di cedere ai colpi decisivi dei calabresi)
* foto di Salvatore Mannarino per gentile concessione di Cosenza Channel