Falletti, Avenatti, Brignoli, Valjent: sono solo alcuni dei nomi lanciati da Vittorio Cozzella alla Ternana, un patrimonio stimato e apprezzato dalle big del calcio italiano (Juventus su tutte) che garantirà al club umbro ambizioni future e sostenibilità economica. Uomo di campo, ex attaccante tra le altre di Treviso, Brescia, Catanzaro e Mantova, il possibile nuovo direttore sportivo del Messina ha costruito in rossoverde dal 2010 all’agosto del 2015 un modello sportivo basato sullo scouting nelle serie minori e il costante sviluppo del settore giovanile, passaggi obbligati per superare a testa alta le note ristrettezze del campionato italiano. “Ho parlato con persone squisite, do sempre un grande valore alle mie impressioni epidermiche nel valutare le scelte che mi vengono sottoposte – ha dichiarato ai nostri microfoni Cozzella – ho discusso nei giorni scorsi con il presidente Stracuzzi e con l’avvocato Villari, in questo momento sono più che possibilista in merito ad un mio approdo al Messina”.
TRATTATIVE – Nessuna battuta riguardo alle trattative che tengono banco in questo momento nella città dello Stretto, l’intenzione è solo quella di rimettersi in pista e tornare a lavorare sul campo: “So che il Messina sta riassestando la propria struttura societaria; non ho parlato ancora di programmi con il presidente, ne discuteremo in un incontro più approfondito. Ci sono 5-6 giocatori sotto contratto con i giallorossi, della rosa della scorsa stagione conosco bene solo Tavares, a Terni per pochi mesi ad inizio 2011, Giuseppe Russo e Salvemini”. La separazione con il club umbro nell’agosto dello scorso anno per alcuni dissidi con il presidente Longarini, la voglia di confrontarsi oggi con una nuova sfida: “Messina è una piazza ideale per fare calcio, penso alla passione della tifoseria, alla storia del club: sono lusingato per questo interessamento. Per competere per il vertice oggi sono fondamentali le strutture e un’efficace organizzazione del settore giovanile, aspetti che eventualmente valuterò nello specifico. In questo mondo contano unicamente i risultati prodotti, il resto ha poca importanza: credo di aver fatto bene il mio lavoro in passato, gran parte della rosa costruita a Terni è oggi sotto la lente di ingrandimento di alcuni club di serie A, mi riferisco soprattutto a tanti giovani del ’96 e del ’97. Attendo novità, ma non nascondo di essere oggi molto vicino al Messina”.