Pari e rimpianti. Quindi buone prospettive per il futuro prossimo. Il Fc Messina stecca parzialmente la prima, ma offre spunti significativi sul piano tecnico-tattico. Gioco e personalità sono già elementi identificativi per la creatura di Rocco Arena, che avrebbe potuto brindare con i tre punti all’esordio, e che invece deve accontentarsi del “punticino” alla sua prima uscita stagionale.
FESTIVAL DEL PENALTY – Fissore, Melillo, Gomes e Coria: quattro potenziali titolatissimi fuori dai giochi al battesimo stagionale. Costantino deve quindi far leva sulla tenuta del suo impianto tattico e degli interpreti a disposizione. 4-3-3 come marchio di fabbrica, giropalla costante e pressing alto. Tre dei quattro under presenti nello scacchiere titolare compaiono nella linea difensiva: il portiere Aiello e i due esterni bassi Casella e Brunetti. Al centro della difesa il duo Marchetti-Quitadamo. L’altro under titolare di giornata è Correnti, che viene schierato a sorpresa in mezzo al campo al fianco del “play” Giuffrida e di Alessandro Marchetti. Il tridente è costruito sull’esplosività di Bevis, Dambros e Carbonaro, che mettono subito alle corde la retroguardia ospite al primo affondo: Dambros atterrato da Maltese in area. Il fallo è netto, il penalty di Carbonaro imprendibile: 1-0. La macchina da gioco di Costantino pare già ben oliata, al punto che il vantaggio acquisito non fa arretrare di un millimetro i giallorossi. Linee compatte e incessante ricerca della giocata verticale: le chiavi del match sono in mano ai padroni di casa, che rischiano solo sul piazzato del 10 ospite, Convitto, respinto in corner da Aiello. Ma l’occasionassima è ancora per il Fc Messina: Carbonaro cade in area strattonato dal terzino Daniello. Altro penalty, ma stavolta il 7 messinese scaraventa la sfera sull’incrocio dei pali. Preludio al pari ospite, che arriva dal terzo calcio di rigore fischiato dall’arbitro Costantino per via del fallo commesso da Domenico Marchetti: Cannavò non perdona. Ma il Fc Messina riparte subito dalla sue trame di gioco. Che portano la banda di Costantino a sfiorare il raddoppio in un minuto: con il destro di Giuffrida prima e poco dopo con lo stacco ravvicinato di Casella, che sfiora il palo su corner di Alessandro Marchetti.
RITMI AL RIBASSO – Il Fc attacca da subito. L’occasione capita sui piedi di Correnti, imbeccato in corsa dalla solita fiammata di Bevis: pallone in curva Sud. La trama è alla fine un copia-incolla di quanto visto nella prima parte, perché i giallorossi sono costantemente in fase di proposizione, agevolati dalla squadra di Campanella, settata evidentemente su un atteggiamento conservativo. Il ritmo gara è però adesso più basso e il gioco spezzettato da interruzioni in serie e una minore qualità del fraseggio di entrambe le squadre. Così Costantino si gioca la carta Carrozza, che rileva Dambros, ancora in ritardo di condizione. Carbonaro si sposta nello slot di centravanti. L’occasione arriva poco dopo dal tiro-cross di Casella, su cui Bevis, in spaccata, manca la sfera per questione di centimetri. Centimetri, anche quelli che separano il palo dal bel piazzato calciato di lì a poco da Quitadamo. Che non riesce a ribadire in rete, al tramonto della sfida, il colpo di testa pericolosissimo di Chiappino. Altro gol sfiorato, che fa lievitare i rimpianti.
F.C. MESSINA 1
LICATA 1
MARCATORI Carbonaro (FCM) su rigore al 1′, Cannavò (L) su rigore al 28′ p.t.
F.C. MESSINA (4-3-3) Aiello; Casella, Marchetti D., Quitadamo, Brunetti; Marchetti A. (dal 34′ s.t. Miele), Giuffrida, Correnti; Bevis (dal 42′ s.t. Chiappino), Dambros (dal 29′ s.t. Carrozza), Carbonaro. (Oliva, Puleo, Pini, Santapaola, Bonasera). All. Costantino
LICATA (4-2-3-1) Ingrassia; Daniello, Maltese, Porcaro, Dama (dal 40′ s.t. Enea); Diaby, Doda; Rizzo (dal 17′ s.t. Adeyemo), Assenzio (dal 42′ s.t. Cassaro), Convitto; Cannavò. (Callea, Sangiorgio, Biondo, Mazzaruto, Caternicchia, Gallon). All. Campanella.
ARBITRO Gigliotti di Cosenza
NOTE Spettatori 750 circa. Ammoniti Daniello, Marchetti D., Cannavò, Marchetti A., Maltese, Ingrassia. Corner 7-3. Recupero 0 e 6′.