Antivigilia della delicatissima sfida tra Fidelis Andria e Messina: in conferenza stampa, mister Raciti, presenta il match del Degli Ulivi in programma domenica con calcio di inizio alle 17:30.
UNO SPAREGGIO – “Bisogna avere equilibrio, ma come tutte le finali – e per noi è una finale – si va per fare risultato pieno. Non possiamo essere rinunciatari e dobbiamo andare a fare la partita. Andremo a giocare a viso aperto, non mi interessa come viene vista la mia squadra altrove, a volte si cercano solo facili provocazioni. Vogliamo salvarci senza playout, faremo di tutto per farlo e lo faremo fino all’ultimo secondo dell’ultima partita. Non so come abbiano preparato la sfida e quanto sia la loro pressione, sicuramente è una partita difficile dato che è una sorta di spareggio. Non so che ambiente troveremo, sicuramente faranno di tutto per essere nelle migliori delle condizioni possibili, ma noi dovremo fare il nostro. Marginean? Stimolato dalla Nazionale, un po’ stanco ma è tra i convocati e speriamo che possa cavalcare questo entusiasmo. Anche il problema alla caviglia è pienamente risolto. La squadra ha lavorato bene, non abbiamo passato una settimana facile perché c’è qualcuno che non è nelle migliori condizioni di salute, però chi sarà a disposizione farà una partita importante. Non ci saranno Trasciani, Angileri e Baldé che sono influenzati, qualche problema lo hanno avuto anche Celic e Gonçalves, con quelli a disposizione cercherò di fare la migliore formazione possibile. Siamo pronti a più tipi di partite, noi vorremo fare una gara e loro un’altra, in questi casi ne viene fuori una diversa e più sporca, fallosa e sulle seconde palle. Dobbiamo essere pronti a ogni evenienza. I precedenti? La storia del Messina conta sempre. Ogni partita è diversa, gli episodi contano e dovremo evitare gli errori già commessi, se eliminiamo quelli ne faremo molto meno. A quattro partite dalla fine non possiamo più sbagliare. La partenza venerdì è stato obbligata, logisticamente è una trasferta difficile, la società è stata perfetta nell’organizzare il viaggio e darci la possibilità di preparare al meglio la partita. Abbiamo lavorato sulla nostra identità e il nostro equilibrio, abbiamo un gioco riconoscibile e ci tornerà utile per fare la partita che vogliamo”.