Cinismo e razionalità come componente fondamentale per frenare l’ambizione estetizzante. Il Foggia passa al San Filippo con merito superando un Messina a tratti brillante, più forte dell’emergenza e dei pensieri negativi: Mazzeo con mestiere regola la contesa, ai giallorossi solo i rimpianti.
IL CORAGGIO – Sovvertire il pronostico, questo l’unico proposito di Marra nella geremiade di un organico decimato da infortuni e squalifichi. Il ritorno alla difesa a quattro (Akrapovic terzino a sinistra), il centrocampo a rombo per sfruttare le geometrie di Bramati e Mancini, il rientro di Milinkovic in attacco: il tecnico campano affida alle ripartenze veloci e allo spunto dei singoli le speranze di vittoria, il resto dipende dal cinismo e dalla rinnovata solidità difensiva dei satanelli. Mancini sciupa dopo pochi giri di lancette il pallone del possibile vantaggio, il Foggia ringrazia e passa con Mazzeo, abile a sfruttare uno spunto dalla destra di Angelo. Nuvole nere che lasciano presagire il diluvio. Il Messina si ridesta lentamente dal suo torpore: ci provano Lazar e Bramati, i rossoneri non pungono più, Pozzebon trova il jolly in diagonale grazie ad un preciso filtrante di Milinkovic. In mezzo Foresta lavora per quattro con Ionut generoso una volta rientrato nella sua posizione naturale di terzino. Pari giusto al duplice fischio di Amoroso.
LO SCATTO – I satanelli si rifugiano nei loro consueti preziosismi: nessuna accelerazione, pochi rischi per un Messina ordinato. Sroppa inserisce Padovan, Mazzeo si sposta sulla fascia in attesa di trovare l’occasione per colpire: pazienza ricompensata da un errore di Ionut su un pallone vagante in area, l’ex Benevento trova lo spazio per decidere la partita. Marra passa al 4-2-4 inserendo anche Ferri e Madonia, l’occasione migliore, tuttavia, passa dai piedi di Maccarrone: Guarna in tuffo certifica la vittoria, il Foggia è la nuova capolista del campionato.
MESSINA 1
FOGGIA 2
MARCATORI: Mazzeo (F) al 6′, Pozzebon (M) al 24′ p.t.; Mazzeo (F) al 23′ s.t.
MESSINA (4-3-1-2) Berardi; Ionut, Mileto, Maccarrone, Akrapovic; Lazar (dal 32′ s.t. Madonia), Bramati (dal 10′ s.t. Capua), Foresta; Mancini (dal 24′ s.t. Ferri); Pozzebon, Milinkovic (Russo, Bruno, Fusca, Marseglia, Ricozzi, Rafati, Gaetano, Maniscalchi, Crudo). All. Marra.
FOGGIA (4-3-3) Guarna; Angelo, Coletti, Empereur, Rubin; Agnelli, Vacca (dal 30′ s.t. Gerbo), Riverola; Sarno, Mazzeo (dal 34′ s.t. Letizia), Chriricò (dal 19′ s.t. Padovan). (Sanchez, Loiacono, Quinto, Sainz Maza, Martinelli, Sicurella, Dinielli). All. Stroppa.
ARBITRO Amoroso di Paola
NOTE Spettatori 1500 circa. Ammoniti Riverola, Bramati, Ionut, Gerbo, Agnelli. Corner 7-5. Recupero 0′ e 3′