Due facce in due tempi. Il Messina va sotto, frena il suo gioco ma nella ripresa ribalta tutto grazie al suo bomber e si prende tre punti con merito. Seconda vittoria di fila in trasferta e terza consecutiva: un finale di 2020 niente male.
CINISMO DATTILO – Novelli punta sul consueto 4-3-3. Nella linea difensiva opta per Cascione sulla fascia destra, con Giofré sull’altra fascia e la coppia di centrali Lomasto-Sabatino davanti a Lai. Chiavi del centrocampo, manco a dirlo, ad Aliperta, in versione “play” stretto tra Cristiani e Crisci. Nel tridente offensivo la spunta Addessi per una maglia da titolare, in un reparto completato da Bollino e dal centravanti Foggia, che ha regalato 3 punti pesanti nel precedente turno contro il Castrovillari. L’Acr Messina parte con un buon piglio e dà la sensazione di poter comandare il gioco. E in effetti in questa fase Addessi, in due distinte circostanze, crea qualche grattacapo a Giappone, portiere dei trapanesi. Il Dattilo attende e si affida ad un baricentro basso, per evitare di scoprire il fianco ai biancoscudati. Ma alla prima occasione utile i padroni di casa passano, con la rasoiata di Lupo che sorprende Lai quando siamo a metà del tempo. Il Messina subisce particolarmente il colpo, perché dopo essere andato sotto fatica a riattivare le leve del suo gioco. Ed infatti, salvo un colpo di testa, neanche troppo velenoso, di Sabatino, la squadra di Novelli appare nettamente depotenziata in fase di proposizione. Trend che non muta sino al duplice fischio.
LA SCOSSA – Serve una scossa, insomma. Che Novelli prova a dare in avvio di ripresa, inserendo Arcidiacono per Bollino. La sua squadra si trasforma, ed è chiaro dall’approccio manifestato da subito dai giallorossi. Che passano nel giro di una decina di minuti, grazie al gol dal dischetto del bomber Foggia, che capitalizza al massimo il penalty fischiato dall’arbitro per un intervento di Galfano, col braccio, in area di rigore. Il Messina vuole ribaltarla, e ci prova a stretto giro ancora con Foggia, che ha una grande occasione praticamente sulla linea di porta, con Cristiani che sulla ribattuta prova a replicare, ma calcia a lato. Brivido per il Dattilo, che pare alle corde. E così tutto questo sciupio è solo il preludio al ribaltone, che arriva ancora dai piedi di Foggia, che scavalca Giappone ed esulta con grande enfasi. Tutta un’altra musica, adesso, per la banda di Novelli, che gioca da big nonostante un Dattilo che in qualche modo prova a rimettersi in carreggiata, senza però trovare spunti significativi, malgrado la girandola di cambi attivata da Chianetta. Che in qualche modo danno nuova linfa al gioco dei trapanesi, senza però raggiungere vette trascendentali. Di spazi, in concreto, l’Acr ne concede pochissimi ai padroni di casa, e bada solo a mettere in ghiaccio la vittoria. Che arriva puntuale, al triplice fischio di Canci di Carrara che sancisce il blitz giallorosso. Seconda vittoria di fila in trasferta e terza consecutiva: un finale di 2020 niente male.
DATTILO 1
MESSINA 2
MARCATORI Lupo (D) al 25′ p.t.; Foggia (M) su rigore al 11′ e al 18′ s.t.
DATTILO (4-3-3) Giappone; Benivegna, Nigro, Pagliarulo, Galfano (dal 30′ s.t. Doda); Cicala (dal 42′ s.t. Bellinghieri), Sekkoum, Lupo (dal 34′ s.t. Calafiore); Iraci (dal 23′ s.t. Bonfiglio), Manfré, Terranova (dal 39′ s.t. Testa). (Grimaudo, Fragapane, Palermo, Pace). All. Chianetta.
MESSINA (4-3-3) Lai; Cascione, Lomasto, Sabatino, Giofrè; Cristiani (dal 35′ s.t. Vacca), Aliperta, Crisci (dal 43′ s.t. Boskovic); Bollino (dal 1′ s.t. Arcidiacono), Foggia, Addessi (dal 39′ s.t. Cretella). (Manno, Mazzone, Izzo, Lavrendi, Saindou). All. Novelli.
ARBITRO Canci di Carrara
NOTE Ammoniti Aliperta, Lomasto, Manfré, Galfano, Nigro. Recupero 2′ e 4′.
